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Lipari. Dopo anni di sequestro giudiziario, via libera alla riconversione:da sito industriale a litorale.
RITUFFIAQMOCI NELLA POMICE
Il maxi sequestro delle cave si è risolto in una bolla di sapone, assolti i due imputati D'Ambra e Galvagno. I 40 dipendenti hanno ripreso il lavoro grazie ai 600mila euro previsti dalla finanziaria della Regione.

–Le "spiagge bianche" di Lipari torneranno arenile per i bagnanti.
Dopo anni di sequestro giudiziario, è arrivato il via libera alla riconversione: da sito industriale a litorale. Pronto ad accogliere miglia di ombrelloni. Un lavoro congiunto per un traguardo atteso da tempo. Molti gli enti coinvolti nel recupero dell'area: Forestale, Genio Civile, Comune e il Curatore fallimentare, nominato per il procedimento della Pumex spa, la società di Enzo D'Ambra, ex presidente di Confindustria Messina, che aveva in concessione la cava di estrazione della pomice.
Il progetto è ambizioso e richiederà tempo. Tre saranno le fasi da affrontare. In primis bisognerà smontare tutti i macchinari e metterli in vendita. Poi, bisognerà mettere in sicurezza il sito: ripristinare le vie dell'acqua ed eliminare il pontile della frazione di Porticello, ultimo esemplare rimasto sull'isola, parzialmente distrutto dall'ultima mareggiata. Infine bisognerà decidere come e con chi affrontare la riqualificazione. La strada è lunga, ma l'amministrazione è apparsa determinata nel percorrerla fino in fondo.
Il Comune di Lipari ora, promette che la cava tornerà ad essere uno dei posti più belli di tutto l'Arcipelago. La restituzione dell'area è prevista per questo mese, compresi i vecchi stabilimenti della zona mare. E proprio in quella zona convergono le maggiori aspettativa: gli ambientalisti vorrebbero una conversione votata alla salvaguardia dei luoghi, con la nascita di un museo della pomice e la creazione di un parco geo-minerario; gli imprenditori mirano allo sfruttamento turistico dell'area. Il sindaco sembra propendere più per la seconda. Al momento, l'unica cosa certa è il crono programma dei lavori. Il progetto dovrebbe essere ultimato nel 2017. Gli isolani, per quest'estate, dovranno accontentarsi soltanto del recupero delle spiagge di Cala Vinci e di Vallemuria, chiuse nel 2005 dopo il terremoto.

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