Lipari - Tragedia sfiorata nel centro dell'isola. Un appartamento ha preso fuoco. All'interno vi erano il proprietario, peraltro cieco e il piccolo figlio. Probabilmente a scatenare le fiamme un corto circuito.
L'incendio si è sviluppato nel primo pomeriggio. E' accaduto nel vico Arigò, limitrofo alla frequentata via Garibaldi. Padre Giuseppe Lo Presti e figlio erano da soli a casa, mentre non si trovava all'interno la moglie Grazia Basile. Scattato l'allarme hanno fatto in tempo a lasciare l'abitazione. Immediato l'intervento dei vigili del fuoco che con l'ausilio di autobotte si sono adoperando per evitare che la situazione precipitasse. Con molto coraggio i pompieri hanno fatto in modo di allontanare la bombola del gas. Sul posto mobilitazione generale. Presenti i carabinieri, la polizia municipale, l'assessore Giovanni Sardella, il presidente del consiglio comunale Adolfo Sabatini. In zona si è riversata tanta gente. Si è anche temuto per le altre abitazioni perchè il fuoco ha continuato a divampare per alcune ore. I danni - stando ad un primo bilancio - sarebbero ingentissimi. Gli inquirenti - come è prassi - hanno avviato le indagini per accertare le cause dell'incendio. Per precauzione è stata anche sgomberata la famiglia di marocchini che vive al piano terra. Domani dal Comune saranno emesse due ordinanze di inagibilità delle abitazioni.
LA REAZIONE.
Gentile Direttore,
desideriamo ringraziare sinceramente le forze dell'ordine, i rappresentanti delle istituzioni, i tecnici comunali, i vicini di casa, gli amici e tutti coloro che si sono prodigati per aiutarci e che hanno manifestato la loro affettuosa vicinanza nei momenti di comprensibile difficoltà che abbiamo vissuto dopo l'incidente di mercoledì pomeriggio.
Vivere in un piccolo paese permette di apprezzare ancora di più il senso di solidarietà che sa unire una comunità come la nostra quando una difficoltà colpisce qualcuno dei suoi membri.
Talvolta, però, il prezzo di questo privilegio è la tendenza ad attribuire eccessivo valore a notizie che, circolando, si discostano gradualmente dalla realtà dei fatti.
In questo senso, riteniamo opportuno inoltrarle alcuni chiarimenti, per evitare il prosieguo di inutili imprecisioni.
Quando è scoppiato l'incendio, nessuno dei componenti della nostra famiglia si trovava all'interno dell'abitazione, ma – rientrando da un pranzo di compleanno – alcuni erano in prossimità dell'ingresso e, purtroppo, impossibilitati ad affrontare da soli quello che si stava verificando. I vigili del fuoco, in quel momento, erano impegnati in un'altra località dell'isola, e quando hanno finalmente potuto raggiungere la nostra casa si sono spesi davvero eroicamente per domare le fiamme. Quest'esperienza insegna che, se il presidio fosse potenziato in unità e mezzi, il nostro paese non potrebbe che beneficiarne.
Le cause dell'incendio sono incerte: potrebbe essersi trattato di una lampadina surriscaldata o di un corto circuito; non siamo in grado di stabilire con esattezza quale ipotesi sia quella giusta, e altrettanto crediamo sarebbe stato doveroso riportare nei resoconti a mezzo stampa.
Infine, i danni sono stati certamente significativi, ma da qui a descrivere lo scenario come catastrofico c'è una sostanziale differenza. Si consideri che, dall'abitazione direttamente interessata dalle fiamme, tra ieri e oggi abbiamo potuto recuperare in perfette condizioni il mobilio di alcune stanze, e persino – fortunatamente – il guardaroba della nostra famiglia. E' abbastanza ovvio che, in una "casa distrutta", questo non sarebbe potuto accadere.
Ringraziandola dunque per l'ospitalità che vorrà accordare alla presente nota, e ringraziando ancora tutti per la sensibilità e l'attenzione riservataci, porgiamo distinti saluti
La famiglia Lo Presti-Basile
IL VIDEO
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