Lipari - Cattivi odori in ospedale. Sembrerebbe che la causa siano dei topi trovati morti. Il tanfo ha interessato il pronto soccorso e si accentua sempre piu', se si apre l'aerazione. I tecnici hanno iniziato le verifiche nel controsoffitto sollevando i pannelli, ma il fetore - lamentato anche dai pazienti - è divenuto insopportabile.
All'ospedale il pronto soccorso è con l'organico ai "minimi storici". In servizio vi sono 4 medici. La pianta organica ne prevede 7. Fino ad ora hanno sopperito alle carenze i medici del 118, ma poiché hanno esteso una nuova graduatoria a tutta la provincia di Messina, da settembre i medici hanno scelto come sedi quelle più vicine, ovvero Messina ospedale Piemonte e Papardo, oltre che Milazzo.
Sulla gravissima situazione che si prospetta al pronto soccorso avevano anche lanciato l'allarme i "Grillini" con una interrogazione inviara anche al ministro della salute Beatrice Lorenzin e anche all'assessore regionale alla sanità Baldo Gucciardi.
---Al Comune prima riunione del tavolo tecnico costituito dal sindaco Marco Giorgianni, in collaborazione con il direttore generale dell'Asp 5 di Messina Gaetano Sirna, in vista dell'arrivo della commissione sanità regionale, presieduta da Giuseppe Digiacomo. Al centro dell'attenzione la questione chiusura del punto nascite all'ospedale di Lipari ed il potenziamento della sanità nelle isole Eolie. Del tavolo tecnico, oltre al sindaco Marco Giorgianni ed all'assessore Fabiola Centurrino, fanno parte il presidente Adolfo Sabatini, i consiglieri Giacomo Biviano, Giovanni Giachno Busacca, Luciano Profilio, Francesco Megna, Pietro Lo Cascio ed Antonio Casilli. Il direttore generale dell'Asp di Messina Gaetano Sirna ha autorizzato i dirigenti ed i medici anche delle isole minori: Francesco Catalfamo, Mario Pajno, Enzo Compagno, Giovanni Noto, Nino Indaimo, Caterina Cacace, Antonio D'Amico, Ugo Maiani, Giulio Catanesi, Leonardo Renzo, Gaetano Nocita, Rosaria Pulizzotto, Franco Scarnà e Salvatore Savio.
Questo l'ordine del giorno approvato il 9 febbraio scorso all'unanimità dal consiglio comunale di Lipari.
ORDINE DEL GIORNO
Il Consiglio Comunale di Lipari
premesso che
l’Ospedale di Lipari costituisce il principale riferimento sanitario per un arcipelago di sette isole dove si registrano una popolazione residente di circa 15.000 abitanti e, sulla base dei dati disponibili per l’ultimo decennio, una media annuale di 120-130 nascite;
lo stesso comprensorio è interessato da oltre 500.000 presenze turistiche annuali, dato che lo qualifica tra le principali destinazioni turistiche tra le isole minori italiane e su scala regionale;
l’arcipelago ospita tre vulcani attivi (Vulcano, Stromboli e Panarea), che fino a un recente passato hanno motivato la definizione di uno “stato di emergenza” per l’intero comprensorio, e risulta caratterizzato da un’elevata densità di fenomeni di natura sismica;
il tempo richiesto per coprire la distanza tra le isole e la terraferma con un mezzo veloce (aliscafo o monocarena) varia da un minimo di 60 a un massimo di 180 minuti;
le isole sono servite esclusivamente da collegamenti marittimi che, nell’assetto attuale, risultano soggetti a interruzioni quotidiane di 12 ore nella fascia notturna, ma che vengono spesso sospesi in presenza di condizioni meteo-marine avverse, anche per più giorni consecutivi e con una frequenza di casi particolarmente elevata in alcuni periodi dell’anno;
anche il servizio di elisoccorso può divenire particolarmente complesso o essere del tutto impedito da condizioni meteorologiche avverse, e in ogni caso le operazioni con mezzi elicotteristici si espletano spesso con tempi superiori ai 60 minuti;
considerato che
il mantenimento del punto nascita dell’Ospedale di Lipari era stato previsto nel Decreto dell’Assessore alla Sanità del 14/1/2015 “Riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera-territoriale della Regione Sicilia”, pubblicato sulla GURS il 23/1/2015, ma lo stesso Assessorato non ha predisposto alcun progetto per garantire una prosecuzione dell’attività relativa a gravidanze fisiologiche e non a rischio, e il punto nascita non ha pertanto ottenuto la deroga dal Ministero della Salute;
nel caso dell’isola di Pantelleria, le particolari caratteristiche “oro-geografiche” sono state tuttavia ritenute motivazioni valide a supporto di soluzioni idonee per il mantenimento del locale punto nascita;
nel più ampio panorama delle isole minori italiane, assume particolare rilievo il “Progetto sanità insulare Isola d’Elba”, approvato dal Consiglio comunale di Rio Marina con delibera n. 12 del 9/4/2015 e successivamente recepito dal Consiglio Regionale della Toscana, dove l’Ospedale di Portoferraio viene classificato come “ospedale di base” e tra le sue funzioni operative viene previsto il punto nascita;
nel corso delle ultime settimane sono state raccolte oltre 4.000 firme su supporto cartaceo e oltre 1.500 on-line a sostegno di una petizione per la riapertura del punto nascita dell’Ospedale di Lipari;
ritenuto che
il diverso trattamento riservato all’Ospedale di Lipari e al suo punto nascita appare fortemente discriminatorio e contraddittorio, soprattutto alla luce delle caratteristiche geografiche e demografiche dell’arcipelago;
il trasferimento sulla terraferma, a fronte delle richiamate difficoltà derivanti dagli orari dei collegamenti marittimi o dalle loro frequenti interruzioni, comporti – oltre a comprensibili e gravi disagi di natura psicologica, affettiva e logistica – la necessità di affrontare costi elevati per il viaggio e il soggiorno, tanto in attesa del parto quanto in seguito all’evento, e l’inevitabile perdita di giornate di lavoro per congiunti e familiari;
l’elevata frequenza di tali casi produca rilevanti danni sia al principio delle pari opportunità, sia all’economia locale, e che il perdurare di tale situazione determini discriminazioni di natura economica e sociale a svantaggio delle fasce più deboli, di fatto costrette a severe limitazioni nell’esercizio del diritto di accesso alla salute e all’assistenza sanitaria;
il servizio sanitario in un comprensorio micro-insulare non possa essere limitato a un servizio in rete o ridimensionato a presidio di prossimità, ma debba essere idoneo a fronteggiare emergenze sanitarie semplici, quali gravidanze fisiologiche, interventi chirurgici a bassa complessità e piccola chirurgia ambulatoriale, eventi traumatici – che possono risultare particolarmente frequenti durante la stagione turistica a seguito del massiccio afflusso di visitatori – e a garantire terapie di medio-lungo periodo che, se effettuate in terraferma, causerebbero gravi disagi soprattutto alle fasce più deboli;
DELIBERA
di inoltrare presso il Ministero della Salute, la Presidenza della Regione Sicilia, l’Assessorato Regionale alla Sanità, e per conoscenza alla Presidenza della XII Commissione Affari Sociali, Igiene e Sanità del Senato e della Camera dei Deputati, alla Presidenza della IV Commissione Regionale Servizi Sociali e Sanitari, al Prefetto di Messina e alla Direzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale 5 di Messina, le seguenti richieste:
1. Pieno ed effettivo riconoscimento del Comune di Lipari, e in generale di tutto il comprensorio insulare delle Eolie, quale area territoriale caratterizzata da particolari difficoltà di accesso ai servizi sanitari.
2. Applicazione del Piano Sanitario della Regione Siciliana 2011/2013 “Piano della Salute”, con particolare riferimento al capitolo 8 “Assistenza sanitaria nelle isole minori”, dove si afferma che il presidio ospedaliero micro-insulare deve essere inteso “nell’ottica di offrire un’assistenza di base alle popolazioni di riferimento; dovrà essere attivato il percorso nascita e il percorso chirurgico secondo la logica del ‘doppio binario’ che prevede il trasferimento in presidi a maggiore complessità delle gravidanze a rischio e dei pazienti che devono sottoporsi a interventi chirurgici di maggiore impegno, limitando quindi le attività ostetriche e chirurgiche in loco ai casi di minore complessità”.
3. Adozione delle linee di indirizzo del “Progetto pilota per l’ottimizzazione dell’assistenza sanitaria nelle isole minori e nelle località caratterizzate da difficoltà di accesso” approvato dalla conferenza Stato-Regioni il 30/07/2015, dove si stabilisce che “le Regioni possono mantenere punti nascita con parti inferiori a 500 l’anno, garantendo la presenza dei requisiti e degli standard di sicurezza previsti dall’accordo Stato-Regioni del 16/12/2010”.
4. Applicazione delle indicazioni fornite nel Decreto Ministeriale n. 70 del 2/4/2015, pubblicato su G.U. del 4/6/2015, in merito alla regolamentazione degli standard strutturali, tecnologici e quantitativi nell’assistenza ospedaliera sul territorio nazionale, con particolare riferimento al punto 9.2.2 “Presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate”.
5. Nell’ottica di una opportuna integrazione delle indicazioni che derivano dai dispositivi di legge e dai documenti sopra richiamati, l’Ospedale di Lipari deve pertanto essere considerato come “OSPEDALE DI BASE”, anche se con bacino di utenza inferiore a 80.000 abitanti, e come tale dotato di: PRONTO SOCCORSO, MEDICINA GENERALE, CHIRURGIA, ORTOPEDIA, OSTETRICIA E GINECOLOGIA, ANESTESIA E CAMERA IPERBARICA, DIAGNOSTICA PER IMMAGINI (con TAC e RM), PATOLOGIA CLINICA, EMOTECA.
6. Puntuale verifica dell’effettiva funzionalità dei servizi già esistenti tra quelli sopra richiamati e della loro conformità a quanto previsto dalla pianta organica dell’Ospedale di Lipari.
7. Rispetto delle indicazioni fornite dalla legge sui “Privilege” in merito alla valutazione dei requisiti professionali e della casistica nella selezione del personale medico-sanitario destinato alla turnazione presso l’Ospedale di Lipari.
8. Strutturazione di una rete in sinergia con i centri specialistici di riferimento per l’aggiornamento permanente del personale in forza all’Ospedale di Lipari, al fine di garantire la condivisione di percorsi, protocolli e linee guida e di evitare fenomeni quali isolamento e emarginazione professionale.
DELIBERA
altresì di impegnare il Sindaco e la Giunta ad attivare tutti i percorsi istituzionali finalizzati a conseguire positivi riscontri in merito alle istanze sopra formulate, e in particolare a richiedere entro tempi brevi la convocazione di un tavolo tecnico – di concerto con gli organi competenti della Regione Sicilia – per i necessari approfondimenti relativi alle stesse.
L'INTERVENTO.
di Salvatore Agrip
Vedo con piacere che il consiglio Comunale sulla questione "sanità" sta allargando un po gli orizzonti, uscendo dopo anni dalla sola questione "punto nascite", alla quale sicuramente ci vorrebbe una proposta alternativa e che nessun politico pone però. Sarebbe opportuno partire dalla medicina di base che non funziona al meglio e ci sono molte lacune, come anche la questione dell'assistenza domiciliare allargata ad altri aspetti di patologie, ci si potrebbe produrre anche in un obbiettivo politico, per ottenere una casa di riposo/assistenza per i nostri anziani, che spesso per problematiche familiari e sociali sono costretti in modo emarginale ad essere assistiti fuori dalle nostre isole. L'aspetto "sanità" in queste isole è molto complesso e il Comune di Lipari amministra sei isole su sette, quindi c'è bisogno ancora di allargare gli orizzonti e formulare un reale progetto tecnico/politico per far fronte alle tante esigenze sulla salute di chi vive e soggiorna in questo arcipelago.