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IL COMUNE DI LIPARI PER IL SERVIZIO COMPLETO DEI RIFIUTI SPENDE OLTRE 5 MILIONI DI EURO. MA COME SI PU0' EVITARE LA "MANGIATOIA"? ECCO I CASI DEI COMUNI PIU' VITUOSI.

Trento: differenziare conviene

L’associazione Comuni Virtuosi ha raccolto in una pubblicazione, in collaborazione con Esper, le esperienze degli amministratori che hanno traghettato i propri Comuni verso forme di gestione dei rifiuti più sostenibili. Tra questi c’è anche Trento, dove la raccolta differenziata era ferma al 45 per cento. La rivoluzione è arrivata con il graduale passaggio al sistema del porta a porta. “Nel giro di poco più due anni abbiamo raggiunto e superato il 65 per cento. Ora si viaggia sopra l’80 per cento di raccolta differenziata, viene applicata la tariffa puntuale (quel sistema, cioè, in cui ogni famiglia o impresa paga in proporzione ai rifiuti indifferenziati prodotti) ed i cittadini mai tornerebbero indietro al bidone stradale. Anche perché si è dimostrato che il porta a porta conviene economicamente al cittadino. Milioni di euro risparmiati, non conferendo migliaia di tonnellate alla discarica ed invece introdotte nel circuito virtuoso del riciclo.

Effetto domino
Nel Nord della Toscana, tutto è iniziatO da un bando della provincia di Lucca per i Comuni decisi a sperimentare modelli virtuosi di gestione dei rifiuti. Grazie all’impegno che i cittadini hanno messo nella raccolta differenziata. Non solo: l’impegno del Comune di Capannori, che ha esteso il porta a porta a tutto il suo territorio superando in pochi anni il 75 per cento di differenziata, ha spinto gli altri enti locali a perseverare senza cedere a pressioni: fu di stimolo anche agli altri Comuni della provincia a proseguire il percorso che faticosamente avviato con varie resistenze di alcuni gestori locali dei servizi che ritenevano di non dover cambiare radicalmente il modello di raccolta stradale all’epoca quasi onnipresente in Toscana.

Più raccolta differenziata, meno costi

Anche a Olbia si è riusciti a far cambiare strada al gestore rifiuti, ottenendo grossi miglioramenti: grazie all’estensione del porta a porta a tutto il territorio, infatti, in soli due anni la percentuale di raccolta differenziata è passata dal 31 al 73 per cento. “All’insediamento della giunta, come nuovo assessore all’Ambiente, ereditai l’esito di una gara di igiene urbana piuttosto onerosa già bandita – ma non ancora assegnata all’unico soggetto che aveva partecipato alla selezione – ed un servizio di raccolta differenziata stradale tradizionale che permetteva di raggiungere circa il 30 per cento e mal soddisfaceva le esigenze di decoro urbano della città”. Il Comune decide di ridurre l’aumento dei costi per i cittadini, già paventato, e migliorare il servizio introducendo anche il sistema della tariffa puntuale. “Era necessario però convincere della bontà di queste scelte anche l’azienda affidataria del servizio. Fortunatamente, dopo una iniziale diffidenza e resistenza alle proposte di variazione, l’azienda appaltatrice si è convinta della necessità di accogliere quasi tutte le richieste di variazione ed i risultati non si sono fatti attendere”.

L’addio a Hera di Forlì
L’obiettivo di far crescere ulteriormente i propri livelli di raccolta differenziata attraverso porta a porta e tariffa puntuale sta dietro anche alla scelta di Forlì e di 12 Comuni della provincia. I 13 enti locali hanno deciso di togliere alla grande multiutility a capitale misto Hera, che oggi con i servizi di igiene urbana, avvio al riciclo e smaltimento copre 358 Comuni e quasi 3,5 milioni di cittadini, la raccolta dei rifiuti. Attività che verrà affidata a una nuova società al 100 per cento di proprietà pubblica. “Il nuovo operatore, per ridurre i costi, dovrà raccogliere più rifiuti possibile in modo differenziato e puntare sulla riduzione.

Nei 13 comuni i livelli di raccolta differenziata si aggirano in media intorno al 50 per cento, l’obiettivo è superare il 70 per cento entro un anno dall’avvio del nuovo sistema.Hera fa sapere che “negli ultimi 10 anni ha più che raddoppiato la raccolta differenziata nel proprio territorio (portandola dal 25 a oltre il 55 per cento), e ha l’obiettivo di portarla al 65 per cento entro 3 anni su un bacino di oltre 3 milioni di abitanti, più un milione di turisti estivi. A Forlì ci sono le tariffe più basse dell’Emilia Romagna e inferiori del 35 per cento rispetto alla media del Nord Italia. Da dove possono dunque venire i virtuosismi di ulteriori riduzioni?”. Per l’associazione dei Comuni Virtuosi, però, l’uscita dalla multiutility dei 13 enti locali, 180mila abitanti in tutto, sarebbe un “precedente che può mutare le regole del gioco”.

LA REAZIONE NEL WEB

Alessandro Pajno: Questa è la maleducazione. Nessuna amministrazione o sindaco può far miracoli, se non viene aiutato con i normali gesti quotidiani dei cittadini che dovrebbero collaborare ed avere rispetto per la propria terra....questa gente che abbandona rifiuti è come se si stesse sputando in faccia.

IL VIDEO.

Bartolino Leone

LE REAZIONI NEL WEB.

Giovanni Martello: Non si riesce a capire tutto questo, sembra che fa piacere alla gente di Pianoconte vedere questo scempio! Non hanno cura della loro isola e frazione.

Mariarosa Cortese: Guarda che non è sempre la gente di Pianoconte a depositare questo schifo, bensì di altre frazioni... E' chi di competenza che non fa niente per rendere l'isola pulita!

Giacomo Chiofalo: Basterebbe mettere, delle telecamere e far pagare a qualcuno e poi vedi come, le persone diventano più civili. Basta tuccarici a sacchetta...

Giovanni Martello: Ma cosa può fare chi di competenza se poi il cittadino no collabora? Sono d'accordo con il signor Chiofalo! Il comune divrebbe mettere delle telecamere di sorveglianza. Come ci sono ovunque per il controllo del territorio. Non possiamo sempre dare la colpa ad altri. Io ho casa a Pianoconte proprio sulla curva, specialmente nel periodo estivo se ne vedono di tutti i colori.

Giacomo Chiofalo: Chiedere chi e' l'assessore al ramo, e farglielo presente. Noi poveri cittadini più di questo non possiamo, oppure se uno vedrebbe chi la butta questa spazzatura denunciarlo. Non c'e' altro modo...

Giovanni Martello: Certo ma non dite cosa possiamo fare noi poveri cittadini, voi che vivete sull'isola siete i veri responsabili dovete avere l'occhio vigile sul territorio in piu' fare presente all'assessore questo scempio. C'e' ancora molta omerta' sull'isola.

Giacomo Chiofalo: Secondo me non e' solo gente di Pianoconte, loro si mettono questa spazzatura su una ape o sulla macchina e scelgono i punti, dove sono meno visti per buttare chiamiamola spazzatura. Per questo ci vorrebbe una telecamera...

Gìovanni Martello: Ma è possibile che non si riesce a capire chi e' stato? E che nessuno vede niente da anni? Allora ha ragione la signora Cortese, ma se e' sicura che vengono da altrove allora lei sa chi sono? Se vengono da altre frazioni caricandola sulla macchina farebbero prima portarka a Cannete al centro raccolta e sarebbero legali? Secondo me vengono da Pianoconte e dintorni...

Giacomo Chiofalo: Guardi io sto a Canneto da quasi ventanni ma sono originario di Pianoconte e li di notte mi ricordo che era lo stesso come ora. Non e' cambiato niente.

Giacomo Biviano (Da Marisa): Cari amici, le telecamere sono vietate dalla legge, ma se il signor Martello ha la casa li vicino, la può mettere nella sua proprietà, con un'angolazione tale da prendere un pezzettino di quella strada ed il gioco è fatto.

Raoul Marco Redditi: Non mi pare che siano vietate dalla legge.....dato che sono ovunque e non sono per forza private.

Massimo Ristuccia: Che amarezza!

Giacomo Biviano: Mi vergogno per loro.

 

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