di Alessandra Turrisi
Basta con ritardi e inefficienze della macchina amministrativa, basta con scelte dettate «da esigenze di protagonismo mediatico», bisogna «cambiare passo» per scongiurare «il tracollo dell'Isola». Stavolta i vertici della Chiesa siciliana vanno giù duro. Scelgono di parlare attraverso un documento unitario, approvato dalla Conferenza episcopale siciliana, sedici mesi dopo l'ultima nota sulla situazione economica, sociale e politica alla vigilia delle elezioni regionali. Bocciano numerosi provvedimenti assunti dal governo e dall'Assemblea in tema di welfare, famiglia e formazione, ma lodano lo sforzo compiuto nel ridurre i costi della politica.