La ditta Campione di Agrigento é l'azienda che ha costruito attraverso una sua controllata il travagliato porto di Filicudi, le cui vicissitudini hanno fatto penare turisti e filicudari. Nel silenzio si è andati avanti con un lungo contenzioso fra l'opera che il mare puntualmente divorava. La ditta attualmente é sotto inchiesta per tangenti. In una intercettazione con la segretaria Campione esclama: Maria, Maria..."cunsumatu sugnu". La polizia gli aveva appena sequestrato alcuni fogli con gli appunti dei destinatari di tangenti e regalie.
---Ad aprile 2008, Il Consiglio di giustizia amministrativa, con ordinanza n. 273/08, aveva sospeso, l'aggiudicazione dei lavori per l'ampliamento del porto dell'isola di Filicudi. Lavori che erano stati assegnati dopo la gara d'appalto effettuata il 28 febbraio dell' anno precedente dalla sezione provinciale dell'Urega. A fine marzo 2008, dopo un lungo contenzioso che pendeva dinanzi al Tar, l'appalto era stato affidato alla ditta dichiarata vincitrice, l'Associazione temporanea d'imprese costituita tra la Serf srl di Bologna e la Tecnofim Group spa di Agrigento, società del gruppo Campione. L'appalto ha un valore a base d'asta di 2 milioni e 71 euro per il prolungamento e allargamento del molo lato sud e all'allungamento testata est del porto dell'isola di Filicudi, compresi i lavori di sistemazione della banchina di riva e di prolungamento e miglioramento della strada di accesso al porto.
---Filicudi, le mareggiate continuano a distruggere il “nuovo porto”
Filicudi – Le mareggiate continuano a distruggere il nuovo porto. I marosi degli ultimi giorni hanno dato un nuovo colpo di grazie ai lavori per la messa in sicurezza della principale struttura portuale dell’isola di Filicudi. Degli otto cassoni che la ditta ha collocato, resistono solamente cinque. Gli altri tre sono stati letteralmente spazzati via dal mare. Due nel latro destro e uno a sinistra. Gli abitanti sono in stato d’agitazione anche perché l’impresa ha sospeso i lavori dal mese di novembre.
Tra gli isolani c’è la preoccupazione che con l’arrivo di nuove mareggiate invernali possano spazzare via anche gli altri cassoni. Per questi lavori finanziati con quasi un milione di euro dalla Regione, la ditta ha già incassato circa 600 mila euro. E nell’isola delle Eolie divampano le polemiche perché si sostiene che si è trattato di “quattrini buttati a mare”.
Per di piu’ si aggravano i disagi perché l’unica struttura portuale operativa è quella alternativa di Pecorini che è molto distante dal centro abitato: dista difatti circa10 chilometrie la strada provinciale lascia parecchio a desiderare ed è anche pericolosa per la caduta di massi. Un sopralluogo è stato anche fatto dai tecnici del Comune di Lipari per cercarla di farla mettere in sicurezza soprattutto nei tratti piu’ a rischio.
---(ANSA) - FILICUDI (MESSINA), 16 AGOSTO 2012- Dopo un anno e mezzo di disagi per gli isolani costretti a spostarsi a Pecorini per poter arrivare e partire con gli aliscafi e i traghetti, anche se l'agenzia e' rimasta al porto principale (distante 12 chilometri), la 'controversia' di Filicudi e' destinata ad essere appianata. Almeno per il momento. Grazie alla mediazione della giunta Giorgianni, la ditta Campione di Agrigento ha accettato, a sue spese, di ripristinare lo scalo principale dell'isola. E cosi' da lunedi', se tutto procedera' secondo i piani, aliscafi e traghetti torneranno ad attraccare al molo principale dell'isola eoliana. Da parte sua la ditta sta procedendo a smantellare i resti dei cassoni che erano stati collocati per la messa in sicurezza della struttura e che, in balia del mare, sono diventati un intralcio. (ANSA).
---CONTROCORRENTEOLIANA del 21-4-2014
L’isola di Filicudi rientra in quei parametri del silenzio dove “occhio non vede e cuore (o altro) non duole”. In svariati modi ci siamo occupati del nuovo (per modo di scrivere) porto di Filicudi. Pagato, collaudo e lasciato o abbandonato in uno stato d’ indefinibile realtà. Nessuno di Filicudi ne parla pubblicamente. Eppure sono in tanti quelli di Filicudi inseriti nel contesto dell’attuale amministrazione. A tutti i livelli. Saporitamente ci giungono notizie che é meglio girarsi dall’altro lato, far finta di non vedere che magari qualche altro appalto é pronto a sbarcare. Non ci sarebbe da meravigliarsi. Ma da preoccuparsi. Tanto anche per il pericolo non recitanto.