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di Susanna Messaggio*

Il dolore ha tanti volti, ma forse il più difficile da sopportare è quello che non possiamo condividere, quello che ci fa sentire sole anche in mezzo alla folla. La vulvodinia è questo tipo di dolore: invisibile agli occhi degli altri, ma reale per chi lo vive sulla propria pelle. Oggi, in occasione della Giornata Mondiale della Vulvodinia, è tempo di rompere questo silenzio e di far luce su una condizione che colpisce milioni di donne per ricordarti che non sei sola. Non lo sei mai stata. Quante volte hai sentito dire "è tutto nella tua testa"? Il tuo dolore è reale. Non sei tu che esageri, non sei tu che sei "troppo sensibile". Sei una donna forte che sta affrontando una condizione medica reale, e meriti di essere ascoltata, compresa e curata. La vulvodinia è un dolore cronico inspiegabile che si manifesta in bruciore, fitte, prurito e disagio persistente nella zona vulvare. La natura intima del dolore e il senso di vergogna che spesso lo accompagna, creano un ciclo di silenzio che lascia le donne senza supporto e senza diagnosi per anni. Ogni volta che una donna trova il coraggio di parlare della vulvodinia, crea uno spiraglio di luce per tutte le altre. La tua voce può essere il faro che guida un'altra donna fuori dall'oscurità dell'isolamento. La tua storia può essere la chiave che apre la porta della comprensione per qualcun'altra. Immagina una catena di donne che si sostengono l'un l'altra. Ognuna con la sua storia, ognuna con il suo percorso, ma tutte unite nella comprensione reciproca. Quando condividi la tua esperienza, non stai solo liberando te stessa: stai tendendo una mano a tutte quelle donne che, proprio in questo momento, stanno cercando il coraggio di parlare. Parlare è il primo passo verso la guarigione.

Quando rompi il silenzio, dai un nome al tuo dolore, e ciò che ha un nome può essere affrontato. È attraverso le parole che permetti agli altri di capirti veramente, aprire la strada a cure più appropriate, liberarti dal peso della solitudine. Parlare significa diventare parte di una comunità che comprende, che sostiene, che non giudica. Oggi stesso puoi fare la differenza. Può iniziare con un piccolo gesto: parlarne con un'amica fidata, cercare un gruppo di supporto, scrivere la tua storia, o semplicemente prenotare quella visita che rimandi da tempo. Non sottovalutare il potere di questi piccoli passi. Ogni cambiamento inizia con un singolo momento di coraggio. La tua voce è potente. La tua esperienza è importante. La tua storia merita di essere raccontata. E soprattutto, ricorda: non sei sola in questo viaggio.  Nel suggerirvi un supporto concreto su questa tematica, il Dott. Luca Bordoni, responsabile di proctologia ed esperto del pavimento pelvico, insieme al ginecologo Edoardo Bison, al Dott. Augusto Morandi, ortopedico e specialista in medicina rigenerativa e longevità, e il Dott. Domenico Alfieri, omotossicologo e medico informazionale, il 22 novembre inaugureranno, con Susanna Messaggio, la nuova M2 Quality Clinic a Milano 2. Questa clinica all’avanguardia riunisce tanti specialisti e offre prodotti eccezionali per il benessere delle donne di tutte le età.

*Attrice-educatrice-psicopedagogista-ufficio stampa

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