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ENEA sta lavorando attivamente su soluzioni per ridurre la spesa legata alla produzione di acqua calda sanitaria nelle isole minori italiane, con l'obiettivo di salvaguardare l'interesse economico della popolazione locale, tutelando contestualmente ambiente, salute e sicurezza dell'ecosistema. Il programma rientra nelle attività di Ricerca di Sistema Elettrico (RSE), che promuove l'efficienza energetica come strumento della decarbonizzazione su ampia scala.

La campagna sperimentale è stata attivata a Lampedusa e prevede un sistema di produzione ibrido con l'obiettivo di individuare la taglia minima dell'impianto fotovoltaico necessaria da combinare con la pompa di calore, ai fini di individuare il mix più vantaggioso e sostenibile per l'accumulo di energia elettrica e termica e l'autosufficienza nella produzione di acqua calda sanitaria. Si tratta di un particolare determinante, in quanto nel contesto delle piccole isole italiane, la produzione di acqua calda sanitaria rappresenta il 40% dei consumi elettrici complessivi.

ENEA: OBIETTIVO AUTOSUFFICIENZA
Secondo Biagio di Pietra, responsabile del laboratorio ENEA Soluzioni Integrate per l'Efficienza Energetica: Nelle piccole isole del Mediterraneo la produzione di acqua calda sanitaria e la climatizzazione impattano in maniera significativa sulla domanda energetica, sia nel settore residenziale che turistico. Studi recenti hanno mostrato che circa il 40% dei consumi elettrici degli utenti residenziali è infatti attribuibile alla produzione di acqua calda, con picchi significativi durante la stagione turistica.

Le analisi condotte a Lampedusa assieme all’Università di Palermo hanno inoltre mostrato che quasi tutti gli utenti residenziali usano scaldacqua elettrici.
Per trovare una soluzione incline a garantire alle isole minori italiane un elevato livello di autosufficienza nella produzione di acqua calda sanitaria, l'Osservatorio Climatico ENEA ha testato un sistema ibrido, composto da un impianto fotovoltaico (1,74 kWp), un inverter ibrido, una pompa di calore con accumulo da 200 litri e un sistema di accumulo a supercondensatore da 3,6 kWh.

Si tratta di un sistema relativamente economico, che è stato impiegato in una campagna sperimentale a Lampedusa, producendo risultati che Biagio Di Pietra reputa assolutamente promettenti, soprattutto nell'ottica di risolvere un problema molto specifico, legato ai picchi di fabbisogno:

Nelle reti elettriche delle piccole isole, che hanno dimensioni ridotte, è più complesso gestire l’intermittenza della generazione da rinnovabili, così come i picchi di domanda. Per ovviare a questo problema abbiamo utilizzato dei sistemi che regolano in automatico l’immissione della generazione elettrica in rete, programmando i carichi grazie ad accumuli termici e a dispositivi smart, controllati dal sistema e non dall’utente, al quale viene comunque garantito massimo comfort.

ENEA: DAI TEST VALORI DI AUTOCONSUMO DEL 63%
Secondo ENEA, i test condotti a Lampedusa avrebbero permesso di verificare la capacità del sistema di produrre, soltanto quando necessario, l'acqua calda sanitaria necessaria per soddisfare i consumi, spostando pertanto la domanda di energia elettrica nei periodi di picco, con l'obiettivo di minimizzare lo scambio con la rete. I valori ottenuti sono molto promettenti, dal momento che descrivono un autoconsumo medio pari al 63% dell'energia prodotta.

I test sono stati condotti nella duplice ottica di verificare l'efficienza del sistema e generalizzare il più possibile la sua applicabilità, in modo da diffondere il modello nel contesto di tutte le isole minori del Mediterraneo, in modo da attivare un sistema sostenibile su ampia scala.

Secondo Biagio Di Pietra, l'iniziativa di ENEA si colloca in un contesto molto più ampio: La nostra ricerca tocca anche altri aspetti: in collaborazione con l’Università di Palermo, abbiamo avviato da qualche anno uno studio sperimentale presso il faro di Capo Grecale di Lampedusa e presso la mediateca di Pantelleria finalizzato a testare sistemi per la climatizzazione degli ambienti del tipo free solar cooling.

Infine, con l’obiettivo di rendere cittadini e imprese protagonisti e beneficiari della trasformazione energetica, sono state organizzate una serie di attività di formazione e disseminazione in collaborazione con amministratori locali, scuole, distributori elettrici e ricercatori.

ENEA: I DETTAGLI DEL SISTEMA IBRIDO TESTATO A LAMPEDUSA
Nell’ambito delle attività del programma di Ricerca di Sistema Elettrico (RSE), ENEA ha testato a Lampedusa il seguente sistema ibrido per la produzione autosufficiente di acqua calda sanitaria:

un impianto fotovoltaico di piccola taglia (1,74 kWp), un inverter ibrido, una pompa di calore con accumulo da 200 litri, un sistema di accumulo a supercondensatore da 3,6 kWh. Secondo quanto espressamente riportato da ENEA, il test condotto a Lampedusa aveva l’obiettivo di individuare la taglia minima dell’impianto fotovoltaico in combinazione con la pompa di calore per consentire la massima autosufficienza nella produzione di acqua calda sanitaria. Inoltre, la sperimentazione puntava a determinare il miglior mix tra accumulo di energia elettrica e termica per rendere più efficiente l’intero sistema, dalla produzione al consumo di energia.(hdblog.it)

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