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L’Ingv e Il dipartimento regionale della Protezione Civile a seguito di controlli hanno accertato “un aumento delle concentrazioni dei gas vulcanici nell’area craterica della “Fossa” e nelle aree di “Camping Sicilia” e “Rimessa”.
Il punto è stato fatto in una riunione di aggiornamento sui gas vulcanici a cui hanno presenziato i dipartimenti della Protezione Civile nazionale e regionale, rappresentanti della prefettura di Messina, dell’Ingv, dell’Arpa, del dipartimento di prevenzione dell’Asp e del Dipartimento per le attività sanitarie e Osservatorio di Palermo. In particolare è stata discussa l’opportunità dell’adozione di una specifica regolamentazione per la “Pozza dei Fanghi”, da poco restituita ai proprietari dopo il dissequestro operato dall’autorità giudiziaria e per la Protezione Civile, il sindaco Riccardo Gullo dovrà adottare delle azioni al fine della mitigazione del rischio connesso all’emissione dei gas vulcanici, attuando specifiche ordinanze di competenza.

Secondo i vulcanologi e la Protezione civile, la “Pozza dei Fanghi” presenta a tutt’oggi alte concentrazioni di gas vulcanici a causa della sua conformazione topografica che favorisce la stratificazione dei gas vulcanici, quali H2S e CO2, con un rischio elevato per la salute in caso di esposizione.

E il sindaco Gullo ha emesso subito l’ordinanza per “interdire la permanenza e/o il transito di persone e/o animali di affezione nelle già menzionate aree e di provvedere alla recinzione delle aree interdette apponendo adeguata segnaletica di divieto di accesso che riporti gli estremi del presente provvedimento. Consentire l’accesso alle aree interdette, dalle ore 06:00 alle ore 23:00, solo agli addetti dei centri di competenza, al personale della Protezione Civile Nazionale – Regionale - Comunale, alle forze dell’ordine, per le attività di monitoraggio e controllo previa adozione di tutte le misure necessarie atte a garantire la propria incolumità”.

L’ordinanza ha validità da domani 26 giugno 2024 e potrà comunque essere modificato e/o integrato a seguito di specifiche indicazioni. Per i trasgressori la sanzione amministrativa è di 500,00 Euro.

L'INTERVENTO

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di Sergio La Cava

Siamo alle solite per non dire siamo alle comiche.
Dopo anni di sofferenza per l'isola di vulcano,con pandemia,emergenza cratere, spiaggia di levante chiusa, scalata al cratere interdetta,popolazione che ha dovuto lasciare le proprie case,e solo grazie alla resistenza dell'allora sindaco Giorgianni non è stata fatta evacuare, pozza dei fanghi sequestrata,dicevo,dopo anni di disastri, che sul piano economico hanno determinato una gravissima crisi per tutti gli operatori dell'isola, che hanno stoicamente resistito indebitandosi pur di non chiudere le loro decennali attività, in molti casi di famiglia, FINALMENTE quest'anno è stata dissequestrata la pozza dei fanghi dunque un grande sospiro di sollievo per residenti e turisti che a livello internazionale frequentano quella pozza da lustri.
Ma non avevamo fatto i conti con le ormai iconiche "temperature" .

Non essendo un tecnico mi faccio le domande dell'uomo della strada
1)possiamo sapere se esiste un rimedio per allontanare questi gas "dispettosi" tipo maxi ventilatori posti ai lati della pozza che possano disperdere questi gas che ahimè " a volte tornano"?
2)per lo stesso principo per il quale è stata vietata la musica e cioè la statistica delle risse etc etc,si potrebbe avere una statistica degli ultimi 50 anni che riguardi eventuali morti,feriti,malesseri vari o semplicemente "scottature da esposizione al sole?
3)e possibile con dei cartelli o con dei rilevatori stabilire quando si puo accedere visto che a quanto pare questi delinquenti dei gas non si appalesano costantemente ma compaiono facendo "tana" giocando a un non gradito gico del nascondino e gettando la popolazione nello sconforto?

Noi non ne possiamo più sia chiaro 

I fanghi rappresentano per noi quella destagionalizzazione tanto invocata da tutti e ad oggi mai programmata da nessuno.
Ci siamo diligentemente spostati dalle ns case in 48 ore non appena le istituzioni lo hanno richiesto
I milioni delle emergenza non ci hanno mai detto che fine abbiano fatto potendo tutti constatare lo stato pietoso in cui versano le ns strade(mai cosi da dieci anni a questa parte) che,in parte dovevano essere sistemate con quei fondi
Abbiamo avuto le piu alte autorita sull'isola durante lo stato di emergenza, fatto una prova di evacuazione con tanta pazienza,ma i ns sacrifici sono stati inutili in quanto non è seguita alcuna sistenmazione della viabilità promessa.
speravamo che si capisse che esiste una strada unica che collega vulcano porto con due frazioni quelle di Piano e Gelso ed è ridotta a poco più di una mulattiera,la strada per l elipista ,lasciamo perdere,assistiamo a un disinteresse totale.

Vogliamo parlare dello stato in cui versa la banchina del porto di levante? ai vs occhi i giudizi
Credo che la popolazione sia davvero stanca di assistere allo stillicido che ci colpisce non appena Lisola finalmente comincia a rialzare la testa.
Spero che queta volta ci siano date spiegazioni convincenti attivando se è il caso tutte le procedure anche alternative per permettere l utilizzo di questo bene che la natura ci ha donato ignara che dopo averlo realizzato avrebbe dovuto scontarsi con gli uomini.

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Il sindaco Gullo anche per Stromboli ha emesso una ordinanza per “vietare l’accesso da quota 290 metri sul livello del mare e sino all'area sommitale del vulcano; e anche sul versante di Ginostra, al sentiero di punta Corvi da quota 130 metri sul livello del mare fino all'area sommitale del vulcano; consentire l’accesso fino a 290 metri sul livello del mare, soltanto se accompagnati da guide alpine e/o vulcanologiche autorizzate; consentire l’accesso al versante di Ginostra lungo il sentiero di Punta Corvi fino a quota 130, soltanto se accompagnati da guide alpine e/o vulcanologiche autorizzate. L’accesso è consentito previa consultazione dei bollettini dell’Ingv.

LA PROTESTA DELLE GUIDE ESCURSIONI SOSPESE "NON SIAMO STATI COINVOLTI..."

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Oggetto: sospensione delle escursioni in segno di protesta per il mancato confronto sulla gestione del rischio vulcanico.
In seguito all’innalzamento del livello di rischio vulcanico ad arancione il giorno 25 giugno 2024, e alla conseguente emanazione dell’ordinanza N°23 del 25-06-2024 da parte del Comune di Lipari, le guide vulcanologiche esprimono la propria preoccupazione e insoddisfazione.
L’ordinanza vieta ai singoli escursionisti la fruizione in autonomia di sentieri al di fuori dell’abitato e consente le escursioni solo fino a quota 290mt solamente se accompagnati da guide vulcanologiche o alpine.
Questa misura restrittiva è stata presa senza nessun confronto con la comunità e con i professionisti del settore escursionistico, creando un senso di esclusione e di mancanza di collaborazione, penalizzando interamente il relativo indotto, ma soprattutto svilendo le attività escursionistiche di cui lo Stromboli dovrebbe essere protagonista, già precedentemente pesantemente ridotte.

La stessa appare inoltre incoerente e comunque non esauriente con gli obiettivi di salvaguardia dell’incolumità pubblica in essa citati. Se difatti, le “attuali condizioni di disequilibrio del vulcano” si ritengono davvero foriere di un più marcato rischio di accadimento di attività non ordinaria quali esplosioni maggiori ed esplosioni parossistiche, in entrambi i casi le restrizioni indicate non appaiono utili allo scopo in quanto:
· le esplosioni considerate di intensità maggiore vengono indicate come abili a coinvolgere l’area sommitale, ovvero al di sopra dei 400m di quota;
· le esplosioni parossistiche coinvolgono potenzialmente ogni singolo abitante o villeggiante dell’isola, soprattutto chi trascorre il tempo al mare, a causa del rischio tsunami, o gli sbarchi continui delle mini crociere: il margine di tempo di una eventuale allarme potrebbe non essere sufficiente all’evacuazione di un numero talmente alto di persone.

Ad acuire queste criticità si sottolinea la mancanza di manutenzione della rete sentieristica, tale da rendere i percorsi fruibili con il più alto livello di sicurezza, nonché garantire vie di fuga necessarie a qualunque quota, qualunque sia il livello di allerta.
Ancora una volta, si evidenzia la carenza di informazione e di strategie comunicative atte alla mitigazione del rischio su un’isola vulcanica attiva, elemento fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere dei residenti dei visitatori.

Le Guide Vulcanologiche comunicano che sospenderanno tutte le escursioni in segno di protesta.
L’obiettivo è richiedere tempestivamente un tavolo di confronto con gli enti preposti alla gestione del territorio; preme ricordare che le Guide Vulcanologiche vengono formate ed abilitate dallo Stato tramite il Collegio Nazionale delle Guide Alpine per accompagnare gli escursionisti sui vulcani ma soprattutto per mitigare il rischio vulcanico connesso all’ambiente in cui opera. Le ordinanze sindacali vengono emesse lasciando alla guida un ruolo talmente residuale nella mitigazione del rischio vulcanico tale da non valorizzare né considerare le peculiarità della professione,

Data la formazione delle Guide Vulcanologiche ed Alpine, nella mitigazione del rischio, si rimanda agli stessi la responsabilità dell’accompagnamento alla quota di 400mt.
Restiamo disponibili per un dialogo costruttivo e confidiamo in una pronta risposta da parte delle autorità competenti.

Le Guide operanti a Stromboli

GV Mario Pruiti GV Antonio Famularo GV Adriano Di Pietro GV Mario Zaia GV Renzo Zaia GV Manuel Oliva GV Giuseppe Martinico GV Guglielmo Piscopo GV Giuseppe Iacolino GA Rolando Tagliapietra GA Antonino Zerilli

RASSEGNA STAMPA GDS.IT

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