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di Sergio Raffaele

Natale! Un magia che si ripete da due millenni e rappresenta un TEMPO atteso con entusiasmo sia dai più piccoli che dagli adulti. Una ricorrenza che evoca luce, calore e una profonda spiritualità, che entra nelle nostre case addobbate a festa con il presepe, l’albero e il vischio.

È il TEMPO delle tradizioni che non vogliamo dimenticare, come la messa della Vigilia, il pranzo del 25, arricchito da uno o più posti a tavola per accogliere i figli che tornano sull'Isola, le nacatole, i mercatini e le luci che rendono ancor più fiabeschi i tanti nostri vicoletti. Insomma, un Natale ricorrenza di spontaneità e di grandi emozioni, che sembrano ripetersi, ma che in realtà si rinnovano col cambiare delle epoche e dei diversi stili di vita i quali propongono sempre nuovi avvenimenti per poi selezionare quelli più piacevoli da riporre nella sfera più intima dei ricordi.

La mia proposta per il 2023 è di provare a “rallentare”, di regalarci delle pause immaginando di realizzare un periodo di maggiore tranquillità con una rilettura meno affannosa della ricerca regalo perfetto; in altri termini, riempiendo di maggiori contenuti il nostro Tempo quale momento della condivisione con gli altri. Riflettendo, il TEMPO utilizzato bene può rivelarsi una delle risorse più preziose per donare, per solidarizzare, per dare spazio alla spiritualità e, se possibile, anche di perdono. Sicuramente, affrontato con una positiva predisposizione d’animo può determinare letizia, sprigionare energie nascoste, generare gioia interiore ed attimi autostima. C’è proprio un bisogno di TEMPO da vivere in una posizione di ascolto e attenzione, di mettere in campo progetti ed iniziative altruistiche che possano trasformarsi in valore sociale in una logica di economia civile.

Quando, se non a Natale, si ha l’opportunità di ritagliarsi dei momenti per “l’incontro”, di superare eventuali dissapori e parlare col “noi” anziché con “io”. Non è più TEMPO di evocare il solidarismo solo stando seduti su una comoda poltrona limitandosi ad un semplice like o ad un click su un evento realizzato da altri. Natale è anche l’occasione della generosità esaltata in questa stagione dalla “italica” disponibilità a donare. In verità, preferirei che questa virtù si trasformasse consapevolmente in partecipazione attiva e responsabile -non intesa come delega da assegnare altri soggetti- ma corrispondesse concretamente, ad una chiamata all’azione diretta e personale. Vorrei, cioè, un Natale staccato dallo stucchevole ritornello pubblicitario: ”è Natale e a Natale si può fare di più” piuttosto che ripetere a se stessi <<devo o dobbiamo fare di più>>. Ecco, in questi giorni proviamo allora a far risuonare nelle nostre menti questo ultimo sentire e, seppure in presenza di un contesto complesso, cerchiamo di evocare un Natale meno consumistico ma maggiormente rivolto alla solidarietà, alla di gioia condivisa, alle sane tradizioni ritagliandoci un buon TEMPO -certo anche per noi- ma da dedicare soprattutto agli altri.

Vorrei, quindi, un TEMPO più sereno da vivere, un TEMPO di speranza e pace sempre auspicato! 

Buona NATIVITÀ a tutti.

 

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Da Milazzo Ettore Resta 

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La mia fontana del Mela. Il grande regalo fattomi dal Comune.  Buon Natale.

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