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La Casa del Postino di Pollara, famosa nel mondo per tanti motivi e non solo perché venne girato il film “Il Postino”, riparte da documenti storici nell’attualità della sua posizione panoramica e legale. 

Nel 1998 un ricco arabo s’innamorò di quei muri color rosa circondati da una natura incontaminata e del sottostante mare azzurro fino ad arrivare alla visione di Panarea e Stromboli. Così sul tavolo, apparentemente “sgangherato”, posto a centro “bagghiu”, firmò un assegno di due miliardi di lire, aumentabili, per comprare casa, storia e natura.

L’artista Pippo Cafarella guardò la cifra “assegnata” e con la gioia dentro il suo sguardo fermo, restituiti la proposta offrendo un fumante caffè e una manciata di uva passita. La notizia arrivò alle orecchie della politica locale.

I tre sindaci di Leni (allora commissariata), Malfa e Santa Marina stilarono e firmarono, per la prima volta insieme, il documento protocollo n.1 del 12-2-1999 per proporre al signor Pippo Cafarella l’acquisto della casa o l’eventuale affitto.

Ma naturalmente “Pippu” continuò a dipingere e scrivere dentro la sua Casa dell’Artista chiamata anche Casa del Postino senza mai interrompere i rapporti con le amministrazioni locali chiedendo addirittura collaborazione e vincolo.

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