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Nell’ambito della collaborazione con la Stazione di Inanellamento dell’Università di Palermo e delle attività del “progetto monitoraggio uccelli marini” coordinato da ISPRA (Strategia Quadro Ambiente Marino), anche quest’anno l’Associazione Nesos ha condotto il censimento delle colonie di uccello delle tempeste (Hydrobates pelagicus) delle Isole Eolie.

Questa specie, divenuta sempre più rara nel Mediterraneo, trascorre la maggior parte della vita in alto mare, ha abitudini notturne e nidifica in grotte o cunicoli spesso poco accessibili, cosa che rende estremamente faticoso il lavoro di monitoraggio. Nel Tirreno meridionale si riproduce soltanto nel nostro arcipelago; le piccole popolazioni eoliane sono importanti non soltanto in termini di ricchezza della biodiversità delle isole, ma perché si tratta di una specie prioritaria elencata nella direttiva europea 147/09.

In queste colonie il successo riproduttivo è abbastanza elevato e ciò lascia ben sperare per il futuro della specie, quanto meno a livello locale. La discreta presenza degli uccelli delle tempeste testimonia come l’ambiente marino presenti ancora un buono stato di “salute” e come le Eolie custodiscano una fauna di straordinario interesse, anche se spesso poco conosciuta.
Desideriamo ringraziare Blue Marine Foundation che ha fornito un mezzo nautico per lo svolgimento delle ricerche, l’Ufficio Circondariale Marittimo che ha agevolato la logistica mettendo a disposizione un ormeggio e, naturalmente, tutti gli amici che hanno collaborato e collaborano alle attività di monitoraggio.

ASSOCIAZIONE NESOS

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