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Cari amici lontani e vicini,

la storia é quella leggenda con la cruna dell’ago dove far passare il filo di fantasmi a forma di totani eoliani. La sfida che ogni anno per sognare di destagionalizzare il periodo turistico. Almeno sulla carta. Per almeno un ottimo motivo: tenere la disoccupazione a distanza di sicurezza. Il capitolo più intenso e controverso della leggenda delle 7 isole ormai a ristretta vocazione turistica. Al netto delle dovute e non del tutto insincere dichiarazioni di stima sia politiche che commerciali. Il loro altro sé. L’esistenza con lo schiaffo permanente alla vita nel paradiso dell’inferno.

Essere nel libro dei sogni e tutto quello che non potrà mai essere nella vita reale di tutti i giorni con il lusso sulla bocca per chiedere tutto perché tutto sarà concesso. Incantatori di vacanze per tutti i gusti con la folla adorante ma con la voglia di linciare e lapidare in pubbliche spiagge. Chi cresce da star predestinata nella bambagia e chi nasce nudo come il bambinello nella stalla tra buoi e asinelli con le zecche e vive nella trincea della vita, pagando un prezzo all’applicazione feroce ma con la tortura nei dubbi senza bisogno del bello. Basta contare i soldi donando un po’ d’invidia.

Giusto per raddrizzare depressione, partire e ripartire senza guardare le ustioni del passato. Un piccolo mondo antico da cui nessuno si è davvero separato e conservandolo nel labirinto della testa per pescarlo alle prime o ultime voglie.

Dal sole libero delle Eolie, BuoNotiziario a tutti!

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