Al via le istanze per 23 posti di dirigente medico all’ospedale Papardo di Messina. L’estratto del bando è stato pubblicato nella Guri Concorsi del 13 gennaio e da quella data ci sono trenta giorni di tempo per presentare istanza.
In base alla delibera n. 1537 del 10 novembre 2022 a firma dell’allora direttore generale Mario Paino il concorso pubblico, per titoli ed esami, prevede l’assunzione dei seguenti dirigenti medici:
-1 patologia clinica; -2 cardiologia; -2 chirurgia generale; -1 chirurgia toracica; -1 chirurgia vascolare; -1 chirurgia plastica; -2 ostetricia e ginecologia; -1 malattie infettive; -2 otorinolaringoiatria; -2 medicina interna; -1 gastroenterologia; -1 oftalmologia; -1 ortopedia e traumatologia; -1 pediatria; -1 neonatologia; -1 radioterapia; -2 urologia.
I requisiti di ammissione, generali e specifici, devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di partecipazione da compilare ed inviare in via telematica, a pena di esclusione, utilizzando la specifica piattaforma informatica accedendo al seguente indirizzo: https://concorsi.aopapardo.it/. Il bando integrale è pubblicato in Amministrazione trasparente-bandi di concorso del sito aziendale
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Anche al Papardo di Messina la giunta regionale guidata dal presidente Renato Schifani è pronta a nominare il nuovo commissario, così come in tutte le altre strutture siciliane.
E dal 1° gennaio il dottor Mario Paino lascerà l'incarico di commissario per godersi finalmente la pensione e riposarsi.
Carriera brillante sia come medico all'ospedale di Lipari e soprattutto come direttore generale del Papardo il cui ospedale dopo anni di declino con il suo avvento ha fatto un vero e proprio salto di quaulità divenendo anche struttura d'eccellenza con diversi riconoscimenti a livello nazionale.
Superfluo aggiungere che è divenuto anche l'ospedale degli eoliani a molti dei quali è stata salvata la vita.
Al dottor Paino i complimenti e grazie per quanto fatto per la comunità eoliana (l'unico rimpianto forse è che mai ha accettato di candidarsi a sindaco di Lipari ma chissà...) e auguri per l'immediato futuro.
L'INTERVENTO
di Mario Paino
Carissimi.
E' giunto il momento del distacco ed è per me difficile esprimere i sentimenti che provo. La mia mente va al Natale di quattro anni fa, quando non più giovane e dopo una lunga carriera medica sul campo, fui chiamato a guidare una Azienda sulla quale incombevano numerosi disegni di legge che programmavano l'accorpamento con altre aziende e il progressivo depotenziamento.
Mi resi subito conto che il problema dell'Azienda Papardo non era l'accorpamento ma il
rilancio e la riqualificazione. Fu così che iniziai a mettere a norma le Malattie Infettive,
riportandole al Papardino, dove vi erano tutte le strutture adeguate e realizzate allo scopo, in grado di reggere con dignità anche un evento pandemico e provvidenzialmente il Papardo diventò un eccellente presidio di salute nel successivo periodo pandemico, a quel punto non previsto, né programmato. All'interno furono realizzati in tempi rapidi Malattie Infettive, Malattie dell'Apparato Respiratorio, Terapia Intensiva Respiratoria e Rianimazione Covid, reclutando con difficoltà i necessari anestesisti, merce rara di questi tempi.
Abbiamo poi concentrato la nostra attività sull'incremento della qualità delle prestazioni, adottando opportune misure per riqualificare il DH oncologico, il laboratorio di genetica biomolocolare, per attivare la Breast Unit (fiore all'occhiello della nostra Azienda), così come abbiamo qualificato il centro di procreazione medicalmente assistita, altra peculiarità del Papardo. Ma abbiamo avuto la necessità di riqualificare il quotidiano, soprattutto la Neurochirurgia e la Ortopedia, che anche attraverso la robotica, oggi sono realtà che si sono imposte nel panorama dell'offerta sanitaria della nostra regione.
Non cito particolari attività ma credo che tutte le discipline e specialistiche siano state accompagnate in un processo di riqualificazione e miglioramento quali-quantitativo che ne hanno determinato, con soddisfazione, la promozione a secondo polo universitario della nostra città, con l'istituzione della seconda facoltà di Medicina, attraverso una virtuosa sinergia con il Magnifico Rettore dell'Università di Messina, concretizzatasi anche attraverso procedure di cardiologia interventistica e cardiochirurgia, comuni fra le aziende in proficuo interscambio di professionalità.
Tutto ciò non si sarebbe potuto realizzare senza il vostro coinvolgimento diretto, sentito e partecipato e di ciò io non finirò mai di ringraziarvi di quello che avete fatto per la vostra Azienda e per gli ammalati che hanno bisogno. Ed è per questo che io oggi sento il dovere di dirvi "GRAZIE".
Ho sentito vicino tutto il Papardo in questa azione di riqualificazione che deve proseguire oltre il mio mandato e sono certo che sarà così. E oggi, nel congedarmi da Voi, con gli occhi lucidi di commozione ma con l'animo sereno di chi ha cercato di fare il possibile per riconsegnarvi un Papardo più riqualificato, lo voglio fare con le medesime tre parole con le quali vi ho rivolto il mio saluto di ingresso quattro anni fa, parole che oggi assumono però un altro significato e un'altra valenza.
La prima parola è "GRAZIE" per tutto quello che avete fatto per il Papardo e per tutto quello che avete fatto per me. Io, medico di provincia, proveniente dall'Ospedale più piccolo del mondo, sono stato onorato di essere stato con Voi. Il Papardo lascia una traccia indelebile nella mia vita.
La seconda parola è "PERDONO". Nel percorso della direzione, non sempre ho potuto
gratificare, come avrei voluto, tutte le legittime aspirazioni di ciascuno, perché confliggenti, ma ho cercato di compensare i meritati riconoscimenti, talvolta riuscendoci, talvolta no, ma tenendo sempre come bussola l'interesse dell'Azienda e del paziente ammalato. Perdonatemi per quelle volte che non ci sono riuscito. Vogliatemi bene comunque se non vi costa niente, e se vi costa sacrificio, perdonatemi soltanto.
La terza parola è "AIUTO". Aiutatemi a essere gratificato che le mie energie profuse non siano disperse e si prosegua nel percorso di riqualificazione intrapreso. Abbiate la certezza, quando vi affacciate alla finestra del Papardo, che anche da qualche finestra del vicino mare tirreno, ci sarà sempre qualcuno che vi penserà e pregherà per voi.
Vi voglio bene. Con animo grato