di Daniela Falconeri
Presso l’U.O.C. di Urologia, diretta da Sebastiano Condorelli – da Roma in giù unica struttura per il Sud Italia– viene utilizzata già da alcuni mesi con successo l’innovativa tecnica Rezum che sfrutta il vapore acqueo a 103° C e l’energia termica per ottenere la riduzione dell’iperplasia prostatica benigna con dosi mirate di energia termica.
La patologia prostatica è di frequente riscontro con l’aumentare dell’età; negli uomini dopo i 50 anni la prevalenza dell’aumento di volume della ghiandola è del 40-50% e la sintomatologia, dovuta all’ostacolo meccanico dello svuotamento vescicale, è caratterizzata da disturbi della minzione, fino all’incontinenza o alla ritenzione urinaria cronica e alle complicanze renali, con notevole impatto sulla qualità di vita.
La terapia medica utilizza farmaci efficaci che tra gli effetti collaterali causano spesso ipotensione. I trattamenti chirurgici comunemente utilizzati -Resezione Transuretrale della Prostata (TUR-P), laserterapia e, in casi eccezionali, la chirurgia a cielo aperto, hanno diverse implicazioni (necessità di anestesia spinale o generale, degenza di 4-5 gg, tempi lunghi di intervento, disturbi irritativi post-operatori, complicanze emorragiche, eiaculazione retrograda, ecc.).
L’intervento endoscopico Rezum, della durata di circa 10 minuti, attraverso un ago inserito nell’interstizio del tessuto prostatico, consente la rottura delle membrane cellulari per convezione, riducendo in poche settimane il volume prostatico, con progressiva dilatazione del canale uretrale. La tecnica mini-invasiva viene eseguita in day-hospital o in regime ambulatoriale, con anestesia locale o blanda sedazione e consente di ottenere risultati estremamente positivi dal punto di vista clinico: vengono preservate la funzione eiaculatoria e la salute sessuale e il paziente non necessita di ricovero ospedaliero.
Sono dieci in tutta Europa gli specialisti che applicano la tecnica Rezum. Grazie all’esperienza professionale del Dott. Condorelli e alle scelte strategiche del manager Alessandro Caltagirone, Direttore generale dell’ASP di Caltanissetta, stiamo già assistendo a un’importante inversione di tendenza che vede la Sanità pubblica siciliana rispondere efficacemente e in maniera appropriata non soltanto ai bisogni di salute della sua popolazione ma di accogliere anche numerose richieste di pazienti provenienti da altre regioni italiane.(cefpas.it)