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di Daniela Ditta

E' quanto prevede un decreto emanato dal dipartimento Trasporti, dopo che lo scorso 19 novembre sono andati deserti i bandi regionali. Caronte&Tourist e Liberty Lines - chiamati ora all'accettazione - potrebbero quindi proseguire i servizi integrativi svolti con navi e aliscafi "nelle more delle nuove gare"

Altri nove mesi di proroga dei contratti di servizio con gli armatori che effettuano i collegamenti marittimi da e per le isole minori. Lo ha deciso la Regione con un decreto firmato dal dirigente generale del dipartimento Trasporti Fulvio Bellomo e dalla dirigente del servizio 1 (autotrasporto persone) Dora Piazza, dopo che lo scorso 19 novembre sono andate deserte le gare per i servizi integrativi di trasporto marittimo tramite navi e aliscafi (circa 300 milioni di euro per cinque anni).

Il provvedimento, emanato sulla scorta di un atto d'indirizzo dell'assessore Marco Falcone, estende fino al 30 settembre 2022 la proroga già concessa nel 2021 per l'emergenza Covid a Caronte&Tourist e Liberty Lines, compagnie di navigazione che si sono aggiudicate i bandi regionali nell'ormai lontano 2015. L'ulteriore proroga, che scatterà dal primo gennaio, prevede "la possibilità di risoluzione anticipata in caso di affidamento anticipato dei servizi". In sostanza, i due gruppi armatoriali - chiamati ora all'accettazione della proroga - potrebbero quindi proseguire i collegamenti tra la Sicilia e le isole minori "nelle more dell’espletamento delle nuove gare".

Il "no" degli armatori alla Regione: cosa c'è dietro il flop dei bandi da 300 milioni
Per garantire "il diritto alla mobilità delle popolazioni isolane", la Regione ha sfruttato una legge nazionale che permette di prolungare gli affidamenti fino ai dodici mesi successivi alla dichiarazioe di conclusione dell'emergenza Coronavirus. Di fatto, l’unica possibilità per non interrompere la continuità dei collegamenti integrativi con le isole minori in scadenza a fine anno.

La Regione, oltre a fissare un termine di 9 mesi entro cui portare a termine una nuova procedura di gara, apre a una negoziazione con gli armatori. Il decreto infatti, non solo stabilisce che la proroga "sarà attuata nel rispetto delle disposizioni contrattuali e dei valori economici già in atto previsti", ma anche che "sono fatte salve tutte le prerogative ed effetti dei procedimenti di contestazione in corso per irregolare esecuzione contrattuale" avviate nei confronti di Caronte&Tourist.(palermotoday.it)

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La Regione sui trasporti marittimi punta ad una proroga di nove mesi. La decisione è scaturita dopo che ai bandi indetti dell’assessorato regionale dei trasporti la gara è andata deserta. Ora però bisognerà raggiungere una intesa con le attuali società, Caronte & Tourist e Liberty Lines che con navi e aliscafi  gestiscono il trasporto via mare fino a fine dicembre.

Il decreto è stato emanato dallo stesso assessorato diretto da Marco Falcone. La gara prevedeva circa 300 milioni per cinque anni. La proroga già concessa lo scorso anno per il Covid, durerà fino 30 settembre 2022 e sancisce "la possibilità di risoluzione anticipata in caso di affidamento anticipato dei servizi, ma  nelle more dell’espletamento delle nuove gare. E sarà attuata nel rispetto delle disposizioni contrattuali e dei valori economici già in atto previsti". I rappresentanti delle due società al momento non hanno rilasciato dichiarazioni.(ANSA)

SANTA MARINA SALINA, IL SINDACO ARABIA "CI SARANNO ANCHE TAGLI DI MEZZI E DI CORSE..."

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di Domenico Arabia*

Alla c.a. del Prof. Enrico Giovannini, Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Trasporti Direzione Generale per la Vigilanza sull’Autorità di Sistema Portuale, per il Trasporto Marittimo, Regione Siciliana Assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità Alla c.a. del Sig. Assessore Avv. Marco Falcone ed ai Comuni delle isole siciliane

OGGETTO: Collegamenti marittimi d’interesse Statale ex Convenzione rep. n. 32.593 – Raccolta n. 10.415 del 22.04.2016 – Criticità

Apprendiamo con preoccupazione della rimodulazione degli assetti marittimi di cui alla convenzione in oggetto a partire dal prossimo 1° gennaio sia per i collegamenti navali che per i collegamenti veloci d’interesse statale.
Da quanto appreso da parte degli utenti, il settore Eolie, vedrà la riduzione dei mezzi impiegati nel periodo invernale con conseguente rimodulazione degli itinerari orari che comporteranno la riduzione delle attuali tre navi in servizio a due, e dei quattro aliscafi a tre.

Tale modifica degli assetti ministeriali avviene dopo la rimodulazione dei collegamenti marittimi integrativi d’interesse regionali con le isole minori di Sicilia, che ha comportato l’indizione di una gara, poi andata deserta. Poiché la mobilità degli abitanti delle Isole Eolie da e verso la terra ferma o interisole, può essere esercitata esclusivamente mediante collegamenti marittimi, indispensabili per garantire il diritto alla mobilità e la continuità territoriale, la riduzione dei mezzi e conseguente rimodulazione degli orari che comportano riduzione di corse rappresentano un forte disagio per gli utenti e in particolare per pendolari, studenti, lavoratori, ecc., oltre che per il trasporto delle merci e degli autoveicoli, mettendo a rischio anche la regolarità dei rifornimenti di prodotti di prima necessità.

Modificare l’impianto attuale dei collegamenti marittimi d’interesse statale, dopo la gara riguardante l’affidamento dei servizi integrativi d’interesse regionale, come già detto andata deserta, e senza alcun confronto con le Amministrazioni locali interessate, che sempre meno vengono coinvolte sia dallo Stato che dalla Regione nelle decisioni che riguardano i propri residenti, rischia di compromettere ulteriormente le già precarie condizioni sociali ed economiche e favorire il fenomeno di abbandono di questi territori insulari da parte della popolazione e in particolare da parte dei giovani.

Le Isole, ove lo Stato è sempre più assente per il continuo taglio dei servizi statali nei territori insulari (per ultimo recentemente nelle isole Eolie è stato soppresso l’Ufficio di Registro), non possono essere oggetto di ulteriori tagli soprattutto in tema di mobilità.
In ragione di quanto sopra, si chiede agli Enti in indirizzo di voler sospendere l’applicazione dei nuovi itinerari orari e all’Assessore delle Infrastrutture e della Mobilità un incontro urgente di presenza per poter affrontare congiuntamente tale importante problematica, atteso che questa Comunità Isolana non può subire ulteriori tagli che aggraverebbero i disagi al già precario equilibrio sociale di questa popolazione.
In attesa di ricevere assicurazioni in merito, si inviano distinti saluti.

*Sindaco di Santa Marina Salina

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Trasporti: sindaco eoliano, non ridurre corse navi
SALINA - “Con il nuovo anno nei trasporti marittimi da e per le isole di Sicilia ci saranno meno mezzi e meno navi”. Il sindaco di Santa Marina Salina, alle Eolie, Domenico Arabia lancia un ’sos” e si rivolge al ministro dei trasporti Enrico Giovannini e all’assessore regionale Marco Falcone. In agitazione sono anche gli altri tre sindaci eoliani e gli albergatori, operatori turistici e commerciali.

“Apprendiamo con preoccupazione – dice - della rimodulazione degli assetti marittimi di cui alla convenzione a partire dal prossimo 1 gennaio sia per i collegamenti navali che per i collegamenti veloci d’interesse statale. Il settore Eolie, vedrà la riduzione dei mezzi impiegati nel periodo invernale con conseguente rimodulazione degli itinerari orari che comporteranno la riduzione delle attuali tre navi in servizio a due, e dei quattro aliscafi a tre. La modifica degli assetti ministeriali avviene dopo la rimodulazione dei collegamenti marittimi integrativi d’interesse regionali con le isole minori di Sicilia, che ha comportato l’indizione di una gara, poi andata deserta.

Poiché la mobilità degli abitanti delle Eolie da e verso la terra ferma o interisole, può essere esercitata esclusivamente mediante collegamenti marittimi, indispensabili per garantire il diritto alla mobilità e la continuità territoriale, la riduzione dei mezzi e conseguente rimodulazione degli orari che comportano riduzione di corse rappresentano un forte disagio per gli utenti e in particolare per pendolari, studenti, lavoratori, ecc., oltre che per il trasporto delle merci e degli autoveicoli, mettendo a rischio anche la regolarità dei rifornimenti di prodotti di prima necessità”.

“Modificare l’impianto attuale dei collegamenti marittimi d’interesse statale – aggiunge Arabia - dopo la gara riguardante l’affidamento dei servizi integrativi d’interesse regionale, come già detto andata deserta, e senza alcun confronto con le Amministrazioni locali interessate, che sempre meno vengono coinvolte sia dallo Stato che dalla Regione nelle decisioni che riguardano i propri residenti, rischia di compromettere ulteriormente le già precarie condizioni sociali ed economiche e favorire il fenomeno di abbandono di questi territori insulari da parte della popolazione e in particolare da parte dei giovani”.(ANSA)

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