Cari Amici lontani e vicini, Buon Natale dal Notiziario delle Eolie e un caro saluto a tutti Voi dal Sole sempre libero delle Eolie e come sempre buon Notiziario a tutti...


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Eolie - spazzate dal vento da due giorni. Alle 9,30 da Milazzo parte il traghetto "Isola di Vulcano" della Siremar-Caronte.

Isolamento con mareggiate sui porti e sulle strade.

A Canneto il nuovo lungomare rischia. Barche sui marciapiedi anche a Marina Lunga.

Scuole chiuse

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foto di Silvia Carbone

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Le Eolie da due giorni spazzate dal vento e con mareggiate che hanno allagato porti e strade. Stromboli, Ginostra, Panarea, Alicudi e Filicudi sono isolate da 48 ore. Nelle altre isole, Lipari, Salina e Vulcano i traghetti non viaggiano da due giorni, ma ieri mattina le isole principali sono state collegate da alcune corse di aliscafi della Liberty Lines che a Lipari hanno attraccato nello scalo alternativo di Punta Scaliddi. Al porto di Milazzo sono bloccati i pendolari (tra loro medici e insegnamti) e i camion carichi di derrate alimentari.

Sull’Arcipelago soffia vento da est a 30 chilometri orari con mare Forza 5-6. Il sindaco Marco Giorgianni ha emesso un'ordinanza per l’allerta rossa e le scuole sono rimaste chiuse. A Canneto e Marina Lunga, sempre a Lipari, le mareggiate hanno anche invaso le strade depositando pietre e terriccio sull'asfalto. Le barche sono state messe al sicuro sui marciapiedi.(ANSA)

IL VIDEO DELLA MAREGGIATA DI CANNETO DI SALVATORE AGRIP

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METEO EOLIE

Pioggia Temperatura: 19°C Umidità: 93% Vento: moderato - E 22 km/h Situazione alle ore 7:30

Foto di Sabrina La Greca

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Giovanni Soldini incrocia la rotta dei volontari di Sea Shepherd Italia al largo delle Eolie e sale a bordo della loro barca. La Onlus sta lavorando all’Operazione SISO per liberare i mari da dispositivi di pesca illegali, Soldini: «I nostri mari sono una risorsa fondamentale per la sopravvivenza dell’uomo»

Giovanni Soldini e il suo equipaggio - in viaggio a bordo di Maserati Multi 70 verso Malta per partecipare alla Rolex Middle Sea Race - hanno incontrato stamattina tra Stromboli e Messina i volontari di Sea Shepherd, l’organizzazione internazionale senza fini di lucro la cui missione è quella di fermare la distruzione dell’habitat naturale e il massacro delle specie selvatiche negli oceani per conservare e proteggere l’ecosistema e le differenti specie.

I volontari di Sea Shepherd Italia sono impegnati nelle acque intorno alle Isole Eolie nell’Operazione SISO, che ha l’obiettivo di combattere le attività di pesca illegale e liberare il Mediterraneo da più plastica possibile. In particolare, l’organizzazione sta recuperando reti spadare e FAD (Fishing Aggregative Devices) illegali: metodi di pesca formati da un filo di propilene che tiene a galla delle larghe foglie, sotto alle quali si raduna una gran quantità di pesci che viene pescata indiscriminatamente. I FAD provocano danni gravissimi all’ecosistema marino, catturando e uccidendo anche tartarughe, delfini, capodogli, balenottere e squali.

Giovanni Soldini commenta: «I volontari di Sea Shepherd stanno facendo un lavoro pazzesco nei nostri mari per cercare di difenderli dall'assurda noncuranza di chi vuole solo depredarne le risorse a qualsiasi costo. Ci sono chilometri di cavi in plastica che vengono abbandonati in mare: è ora di capire che il mare va rispettato, non è una risorsa infinita ed è fondamentale per la sopravvivenza dell’uomo su questo pianeta. È sempre bello vedere che si può fare qualcosa e che c’è qualcuno che non smette mai di lottare per fare inversione di marcia, come i volontari di Sea Shepherd».

Andrea Morello, presidente di Sea Shepherd Italia, racconta: «Alle prime luci dell’alba solitamente cerchiamo all’orizzonte plastica e ne troviamo sempre molta nella forma di FAD illegali. Stamane invece la bellezza di Maserati Multi 70 ha incrociato le nostre prue e siamo felici di aver ricevuto a bordo la visita di Giovanni Soldini proprio mentre iniziavamo a rimuovere una di queste attrezzature illegali dal nostro amato Mare Mediterraneo, il più sovrasfruttato al mondo e quindi il più in pericolo. Sempre più vele, prue e volontari dovranno solcare il Mare in sua difesa perché se muore il Mediterraneo moriremo anche noi».(ANSA)

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