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Australiani gioiamo, poiché siamo uniti e liberi: l’inizio di “Advance Australia Fair”, inno ufficiale nazionale è pieno di fiducia ed ottimismo, peccato che in questo momento i residenti non possano godere di così tanta libertà.

La causa è sempre la stessa e facilmente intuibile, l’emergenza sanitaria. In diverse Nazioni si procede ormai con le riaperture, mentre in Oceania si è deciso di fare il contrario. Simon Birmingham, ministro delle finanze, ha sottolineato come i confini internazionali rimarranno chiusi fino a tutto il 2022. C’è già chi parla di isolamento dal mondo, tenendo conto del fatto che l’Australia ha bloccato questi confini già nel marzo del 2020, in concomitanza con il lockdown, senza fare mai un passo indietro.

A conti fatti, i numeri sembrano aver dato ragione a Canberra. I casi complessivi sono stati 30 mila (in Australia vivono 25 milioni di persone), mentre i decessi sono stati poco più di 900. La frustrazione fra la popolazione rischia però di farsi strada con l’ennesima proroga delle chiusure e con l’impossibilità di usufruire di aeroporti e porti nazionali.

L’unica eccezione è rappresentata dalla vicina Nuova Zelanda: in questo caso è stata prevista una “bolla” concordata per gli spostamenti senza alcuna quarantena, una possibilità che ha debuttato lo scorso mese di aprile. In poche parole, l’opzione di un viaggio o di una vacanza da queste parti è da escludere per ancora molto tempo.(avionews.it)

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