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Il lavoro che è stato messo a punto dall'equipe dell'Ingv Ambiente ha portato alla luce una problematica importante dei nostri tempi. ll rilascio di plastica nella natura, ed in particolare negli oceani, è uno degli effetti più recenti e visibili dell’inquinamento ambientale causato dall’attività umana.

Nonostante i progressi nella raccolta di dati dai fondali marini e nella comprensione dei meccanismi per cui le plastiche raggiungano gli oceani la dispersione di inquinanti nelle profondità marine rimane in gran parte ignota.

I rifiuti marini sono definiti come “qualsiasi materiale solido persistente, prodotto o lavorato scartato, smaltito o abbandonato nell'ambiente marino e costiero” (UNEP, 2009). I rifiuti marini includono legno, metalli, vetro, gomma, tessuti e carta.

La plastica è generalmente considerata la componente dominante, a causa della sua durata e del grande volume prodotto. Oltre ai litters solidi esistono particolati e soluti come inquinanti organici persistenti (POP) e pesticidi come DDT.

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