In un pianeta sempre più globalizzato, dove tutto sta diventando vicino e a portata di mano, dove non è difficile ricevere i propri acquisti on-line direttamente in giornata, ci sono ancora luoghi dove vicinanza e prossimità sono ancora concetti riferibili solo ai vicini di casa, e non di certo ai vantaggi che la globalizzazione ha prodotto. È il caso dell’isola di Stromboli, dove da mesi ormai si susseguono disservizi postali di vario genere, dai ritardi nei servizi di recapito, alla mancanza totale di smistamento della corrispondenza in arrivo, provocando un’enorme giacenza di pacchi, corrispondenza e bollette delle utenze, che in alcuni casi ha prodotto la sospensione del servizio di erogazione dell’elettricità, circostanza già grave di per sé, ma ancora di più se si considera che i fruitori delle utenze nelle isole minori spesso dipendono proprio dall’elettricità per assolvere alle loro faccende domestiche essenziali per una vita dignitosa.
L’Associazione Proloco Amo Stromboli ha denunciato questa situazione insostenibile che si sta perpetrando ai danni della comunità strombolana in data 26 febbraio, nel quale la Proloco per mezzo della sua presidente Rosa Oliva rappresentava il disagio registrato sull’isola a causa del malfunzionamento dei servizi di recapito, al quale ha fatto seguito in data 4 marzo una risposta dalla Dirigenza della Macro Area Logistica Sicilia in cui si prendeva atto dei disservizi imputandoli alle avverse condizioni atmosferiche, con la rassicurazione di un pronto potenziamento dell’organico del recapito sulle isole Eolie. Oltre a denunciare il pessimo stato dei servizi di recapito, l’Associazione Proloco Amo Stromboli ha chiesto alle Poste l’istallazione di un ATM Postamat; davanti a tale istanza il Responsabile qualità Mal Sicilia Carlo Di Pasquale ha sostenuto che la mancata istallazione dell’ATM sia da addebitare ai ritardi di sistema dovuti l’emergenza sanitaria, e che una volta concluse le operazioni in calendario per il 2020 si provvederà a programmare le altre.
Ancora per mezzo della sua presidente Rosa Oliva, la Proloco Amo Stromboli ha inoltrato ai rami aziendali di competenza di Poste Italiane in data 6 marzo, una lettera in cui si espongono – a nostro dire – le reali motivazioni delle difficoltà dei servizi postali di Stromboli, e che non sono di certo addebitabili alle condizioni atmosferiche avverse del mare o all’emergenza pandemica in corso. Il cattivo funzionamento dei servizi di recapito è innanzitutto da imputare alla saltuarietà della presenza del postino a Stromboli: non è ammissibile, considerata la peculiarità dell’impianto urbanistico di Stromboli, che il postino frequenti l’isola solo pochi giorni la settimana, facendo la spola dalla Sicilia, affinché il servizio di recapito sia efficiente e puntuale chi lo effettua deve risiedere sull’isola, così da guadagnarsi pian piano una certa dimestichezza con il luogo.
Alcune considerazioni infine sullo sportello ATM Postamat: possibile che ancora si fatichi a comprendere che progresso e sviluppo – sostenibile e rispettoso dei territori – passano attraverso l’accesso ai servizi? Qui non si tratta di chissà quale istanza strampalata, avere annesso all’ufficio postale l’ATM sarebbe un notevole miglioramento dei servizi postali tutti per l’isola di Stromboli, con grande beneficio della comunità strombolana; il progresso e lo sviluppo sostenibile per i territori si costruiscono anzitutto attraverso il miglioramento delle condizioni di vita e dell’accesso ai servizi essenziali delle comunità locali, di certo non con il turismo mordi e fuggi che pone al centro delle cronache l’isola di Stromboli nei soli mesi estivi.