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Allarme coronavirus a Ostia: il dipendente del bar-ristorante di uno stabilimento balneare è stato trovato positivo. Si tratta di un uomo del Bangladesh, che lavora in cucina. Aveva problemi di salute (ma senza i sintomi di Covid-19), è andato in ospedale, e qui come prassi è stato eseguito un tampone il cui responso ha confermato la positività. 

Immediatamente è stato dato l'allarme: la titolare dello stabilimento (Le Vela, in via Vespucci) ha subito chiuso bar e ristorante. Tutti i dipendenti stanno facendo il tampone, i clienti sono stati avvertiti. L'uomo non lavorava a contatto con il pubblico e questo dovrebbe rendere poco probabile che abbia contagiato i frequentatori della struttura, ma non si può escludere l'effetto catena: potrebbe avere trasmesso il virus ad altri dipendenti che a loro volta hanno avuto contatti con l'uomo del Bangladesh. Per questo è necessario eseguire i tamponi a tutti. L'uomo non era stato di recente nel suo paese, ma potrebbe essere stato contagiato da connazionali tornati da Dacca.

LE INDAGINI

Intanto l’Unità di Crisi COVID-19 della Regione Lazio rende noto che «la Asl Roma 3 ha disposto la chiusura di uno stabilimento balneare ad Ostia in attesa delle verifiche sui contatti di un caso positivo di nazionalità del Bangladesh. Si sta già svolgendo l’indagine epidemiologica da parte della Asl a partire dai dipendenti della struttura e dai contatti stretti dell’uomo che è stato posto in isolamento. Il caso indice sembra essere un coinquilino sempre di nazionalità del Bangladesh andato a Milano. Avviate le procedure del contact tracing nazionale». 

«Aveva solo un forte mal di schiena, poi l’esito del tampone che per noi è stata una doccia fredda». A parlare è Susanna Corti, la titolare dello stabilimento “La Vela” dove un dipendente, cittadino del Bangladesh, è risultato positivo al Covid. Un caso di coronavirus sul litorale di Ostia e direttamente in spiaggia, visto che il ristorante è al servizio dello stabilimento balneare sul lungomare Amerigo Vespucci. Il ristorante è stato chiuso e nelle prossime ore stessa sorte potrebbe toccare anche all’intera struttura.

Gli ispettori della Asl Roma 3 hanno da poco terminato l’ispezione nelle cucine dello stabilimento. Il cittadino trovato positivo al Covid-19 è un extracomunitario, originario del Bangladesh, che lavora come facchino e lavapiatti. L’infetto avrebbe contratto il virus da un connazionale con il quale divide l’appartamento dove abita. Non sarebbe un caso di importazione, l’uomo non ha fatti visita di recente nel suo Paese: «A causa del lockdown - spiega la titolare - non è nemmeno andato a trovare i suoi familiari in Bangladesh». Il ristorante, così come lo stabilimento, è stato chiuso per consentire il processo di sanificazione. 

Fonte: ilmessaggero.it

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