Malfa - Da circa 30 giorni lavori fermi per il nuovo porto finanziato dalla Regione con 19 milioni di euro.
Fra una sacchetto di capperi e qualche bottiglia di malvasia si dice che cia sia un contenzioso fra chi ha vinto la gara e il secondo classificato.
Fatto sta che il pontone ha abbandonato l'isola...
L'INTERVENTO
di Arturo Ciampi*
I lavori del porto di Scalo Galera non sono mai stati sospesi. I lavori oltre all'area portuale si svolgono anche sulle zone portuali di S. Agata e di Augusta. Su quest ultima, vi è il montaggio di una pesa necessaria a pesare gli scogli naturali cavati in una cava di Belpasso, che ha causato un po di ritardo per la loro collocazione al porto di Malfa, preventiva alla soprastante collocazione degli accropodi attualmente stoccati nell'area di S. Agata
La collocazione della pesa presso il porto di Augusta è stato completato quindi da lunedì' proseguirà lìapprovvigionamento degli scogli naturali che saranno trasferiti al porto di Malfa con la nave / pontone della ditta Zeta, una delle cinque imprese costituite in RTI la cui capogruppo è il Consorzio Stabile Infra Tech di S. Agata
I lavori proseguono indipendentemente dal ricorso al Tar presentato dalla seconda RTI partecipante alla gara. Ricorso già rigettato dal Tar. Al momento si aspetta la decisione nel merito.
A parere dei legali del Comune e del Consorzio aggiudicatario la decisione nel merito da parte del Tar, non dovrebbe mutare.
Rup Comune di Malfa
di Salvatore Leone*
Sulla risposta fornita dal Rup Arturo Ciampi all’articolo relativo ai lavori al porto di Malfa pubblicato dal Notiziario ed al contenzioso avanti al Tar di Catania promosso dalla seconda ditta che ha partecipato all'appalto, devo precisare un mio punto di vista legale. Il Rup del Comune di Malfa in merito alla decisione del Tar, riferisce che il ricorso è stato già rigettato e che si attende la decisione del Tar. Non conoscendo la vicenda giudiziaria, non sono in grado di esprimere un giudizio sui motivi che hanno indotto la seconda ditta ad impugnare l'appalto, posso però confermare che il Tar, si è pronunziato sulla richiesta di sospensiva richiesta dalla ditta ricorrente e sicuramente non è stata accolta. Per tale motivo la causa è stata rinviata per il merito. Ciò, naturalmente, a differenza di quanto commentato dal Rup non significa che il Tar rigetterà il ricorso, potendo nella fase di merito, se ricorrono i presupposti, valutare la decisione indipendentemente dall'esito del rigetto della sospensiva. Non è la prima volta che il giudice amministrativo, nonostante il mancato accoglimento di una sospensiva, si pronunzia in maniera diversa. Quindi l'ultima parola spetta sempre alla decisione del Tar, naturalmente la relativa Sentenza emessa potrà essere impugnata avanti al CGA. E' la vita delle vicende giudiziarie, che finiscono, in mancanza di un accordo in una sentenza in cui non si potrà mai cantare vittoria se non passa in giudicato.
*Avvocato
NOTIZIARIOEOLIE.IT
Diciannove milioni e 200 mila euro per completare il porto di Malfa, uno dei tre Comuni dell'isola di Salina. Il governo Musumeci conferma grande attenzione nei confronti delle isole minori siciliane e finanzia un'opera attesa da ben trent'anni. Era il 1990, infatti, quando l'amministrazione cittadina conferì l'incarico a un professionista per redigere il progetto.
APPROVAZIONE AMMINISTRATIVA PROGETTO ESECUTIVO DI RIUNIONE ED AGGIORNAMENTO DEI LAVORI DEL I° STRALCIO E DI QUELLO DI COMPLETAMENTO DEI LAVORI DI RIQUALIFICA E DI ADEGUAMENTO DELLE OPERE FORANEE, DELLE BANCHINE , DELLO SCALO DI ALAGGIO E DEI FONDALI DELL'APPRODO DI SCALO GALERA MALFA. FINANZIAMENTO DI 19 MILIONI 200 MILA EURO. PROGETTISTA PROGETTISTA L'ING FRANCESCO GIORDANO DI PALERMO, RUP ARTURO CIAMPI, CONSULENTE L'ING SALVATORE PERILLO
LA NOTA DI MUSUMECI
Oltre diciannove milioni di euro per completare la riqualificazione del porto di Scalo Galera nel Comune di Malfa, sull'isola messinese di Salina. Lo ha deciso il governo Musumeci che ha approvato la proposta del dipartimento regionale alle Infrastrutture di utilizzare le 'risorse liberate' della misura 6.03 del Por Sicilia 2000/2006. Il finanziamento servirà per migliorare "le barriere di protezione delle banchine, lo scalo di alaggio e i fondali". «Si tratta - sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci - di un intervento importante per l'approdo turistico dell'isola. L'adeguamento delle strutture permetterà infatti di migliorare l'offerta portuale diportistica delle Eolie. Un'operazione che si tradurrà in un servizio maggiormente efficiente e qualitativo, non solo per turisti e i visitatori, ma anche per gli stessi abitanti del piccolo Comune. Abbiamo il dovere di potenziare le infrastrutturali portuali, soprattutto in quelle aree dove il collegamento con la terraferma può avvenire solo via mare. Quello delle isole minori è un tema sul quale il mio Governo non si farà trovare impreparato».