Papa Francesco lancia un allarme: a causa del coronavirus molte famiglie saranno ridotte in povertà e rischiano di finire vittime degli usurai.
"In tante parti - dice Francesco con preoccupazione - si sente uno degli effetti di questa pandemia, che tante famiglie che hanno bisogno fanno la fame. Purtroppo li 'aiuta' il gruppo degli usurai. Questa è un'altra pandemia sociale: famiglie di gente che ha lavoro giornaliero o purtroppo in nero con figli e non hanno da mangiare e poi gli usurai prendono loro il poco che hanno".
Il Papa prega "per queste famiglie, per i tanti bambini di queste famiglie, per la dignità di queste famiglie. Preghiamo anche per gli usurai, il Signore tocchi loro il cuore e si convertano".(repubblica.it)
IL SINDACO GIORGIANNI "OLTRE UN CENTINAIO DI TAMPONI NEGATIVI. SOLO 2 SARANNO RIPETUTI MA NON ERANO POSITIVI..."
"Tutti i tamponi fatti fino ad ora e sono stati oltre un centinaio, continuano a risultare negativi". Lo ha riferito il sindaco Marco Giorgianni nel videomessaggio giornaliero.
“Solo per due casi che riguardano abitanti delle isole minori vanno ripetuti – ha precisato – ribadisco comunque che non erano positivi. Ma del dato vogliamo essere certi”.
Il sindaco Giorgianni ha anche aggiunto che ci sono novità per quel che riguarda i danni causati dalla mareggiata del 23 dicembre scorso e la prossima settimana farà il punto sui lavori che interesseranno la disastrata Acquacalda, Stromboli e Vulcano.
---Canoni demaniali: Cordaro, Commissione approva esenzione per il 2020
La Commissione Bilancio dell’Ars ha approvato l’esenzione totale del pagamento dei canoni demaniali per l’anno 2020. «Accogliamo con grande soddisfazione la soluzione concordata con tutta la Commissione che ha votato all’unanimità l’esenzione - ha dichiarato l’assessore al Territorio e Ambiente Toto Cordaro - garantendo una copertura che darà ristoro a una categoria alla quale il governo Musumeci guarda con grande attenzione e che è strategica per il tessuto economico della Sicilia».
FASE 2 LE NUOVE PROPOSTE
La fase due è pronta per iniziare: già il 27 aprile 2020 potrebbe esserci una prima ripresa delle attività, mentre il 4 maggio dovrebbe esserci il via libera alle uscite da casa anche per motivi non di stretta necessità. Ma uscire dai confini della propria Regione non sarà ancora possibile.
Per la ripartenza il Governo ha già pronto un calendario delle riaperture: per i negozi - ma anche per bar e ristoranti - la data di ripresa è vicina, ma ricordiamo che sarà necessario rispettare le norme per la sicurezza di lavoratori e clienti (pena la sospensione della licenza).
Se tutto procederà come si spera, ovvero se il trend dei contagi continuerà al ribasso, ci dovrebbe essere un allentamento delle misure restrittive già la prossima settimana, anche se di un vero e proprio inizio per la fase due si potrà parlare solamente dal 4 maggio 2020.
In queste ore sta circolando un calendario - non ufficiale - riguardo alle date in cui potranno aprire negozi e altre attività, grazie al quale potremo farci un’idea su quando si potrà tornare a lavoro. Ricordiamo che il programma che trovate di seguito dipende dalla curva dei contagi: qualora indice R0 dovesse ricominciare a salire, infatti, il programma potrebbe subire un rallentamento.
Quali attività potrebbero riprendere dal 27 aprile 2020
Anche se la fase due comincerà ufficialmente il 4 maggio 2020, ci sono delle attività che potrebbero ottenere l’autorizzazione a ripartire già in data 27 aprile 2020, quindi dal prossimo lunedì.
Nel dettaglio, sempre se i sindacati non proveranno a bloccare il calendario indicato dal Governo, ci potrebbe essere la ripresa delle fabbriche di macchine industriali per l’agricoltura e la silvicoltura. Un piccolo passo, ma necessario per ridare un po’ di ossigeno ad alcune aziende.
Quali attività potrebbero riprendere dal 4 maggio 2020
Il 4 maggio 2020, invece, ci sarà un maggiore allentamento dei divieti che interesserà anche gli spostamenti. Non è da escludere, però, che per spostarsi sarà ancora necessaria l’autocertificazione; inoltre, non si potrà uscire fuori dal Comune di residenza.
Cosa succederà allora? Ad esempio si potrà tornare a fare sport al’aperto, anche fuori dai confini della propria abitazione. L’importante sarà mantenere una distanza di almeno 2 metri dagli altri in caso di allenamenti di gruppo.
Riguardo alle attività che potranno riprendere, invece, è atteso il via libera per tutti i cantieri e anche per le industrie del tessile e della moda. Ripartono anche le estrazioni del Lotto e del Superenalotto.
Parimenti, alcuni dipendenti pubblici potrebbero ottenere l’autorizzazione a tornare in ufficio, ma seguendo un calendario di turnazioni per evitare affollamenti. Per il resto del tempo passato in casa si continuerà a lavorare in smart working.
Quali attività potrebbero riprendere dall’11 maggio 2020
Nel calendario è previsto un leggero allentamento delle restrizioni per ogni lunedì.
Lunedì 11 maggio 2020 dovrebbe essere il giorno in cui anche i negozi per la vendita al dettaglio potranno riaprire, con i centri commerciali (ma anche i mercati rionali che non vendono alimenti) che però resteranno chiusi. Troppo alto, infatti, il rischio che in questi luoghi si vadano a creare affollamenti.
Anche parrucchieri, barbieri, e centri estetici potrebbero ottenere l’autorizzazione a riprendere (ma non è da escludere che per queste attività la riapertura slitti alla settimana successiva).
Quali attività potrebbero riaprire dopo il 18 maggio
Per il 18 maggio potrebbe esserci un ulteriore allentamento dei divieti e probabilmente anche per bar e ristoranti che potrebbero aprire al pubblico ma solo dopo aver riorganizzato i propri spazi con un distanziamento di almeno due metri tra i tavoli.
Inoltre, se tutti i governatori regionali saranno d’accordo, potrebbe esserci la possibilità di spostarsi fuori dalla Regione di residenza.
Per concerti, eventi in piazza, cinema e teatri la chiusura potrebbe essere prolungata almeno fino a giugno 2020, ma anche in quel caso ci sarà una sostanziale riduzione dei posti. Anche per gli stabilimenti balneari l’apertura potrebbe slittare ai primi di giugno.(money.it)