Cari amici lontani e vicini,
l’Italia della curiosità e dell’animazione è la via degli eventi fra una fiera dei tromboni e la visione con una platea larga e duratura. L' indice è l'ascolto e il visionato mentre si guarda e si pensa altro. Il gradimento è la macchia di populismo critico verso le oligarchie, il pop, il trash e il pulp che non deve essere ignorato. Il paragone della vecchia Dc vero paradigma del nostro popolare votata anche col naso turato. Una formula tautologica. L’Italia cerca una moderna autobiografia prima dell'autopsia. Su questa strada potrebbero trovarsi le Eolie, sfruttate, speculate e tristemente abbandonate o vendute per due bottiglie d’acqua con l’idea del vino.
Il fatto peculiare con qualcosa in più nel profondo ma con l’aria superficiale. Il difficile esercizio della psicoestate porta a capire le molle che spingono gli eoliani a leggere e guardare con la coazione a ripetere la necessità di essere protagonisti di un racconto collettivo. Uno specchio fatuo del presente. Un surrogato estremo di un'identità collettiva, di un'antichità e di una tradizione con l'eco sonora della nostra memoria storica. Una specie di rosario che ha perso i miti, gli eroi e i modelli antichi e non d’antiquario.