Il Fep (Fondo Europeo della pesca) ha introdotto nuove misure per promuovere il finanziamento di piani strategici di sviluppo locale delle zone costiere contemplando tra i principi fondatori della progettazione, gestione e realizzazione di tale azione, un approccio di tipo "integrato".
La strategia di lungo periodo che sottende al programma, si basa sulla consapevolezza che il mare è una risorsa-sistema. Non si limita, pertanto, ad individuare e valorizzare le filiere produttive legate alla pesca, ma definisce un modello di sviluppo territoriale che si evolve sulla interdipendenza di attività produttive, turistiche, artigianali, culturali formando un unicum economico. L'orientamento dei legislatori, ispirato dal senso diffuso di salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi marini intende, in tal modo, sostenere lo sviluppo anche economico delle zone costiere che – a seguito della diminuzione delle catture in mare – sempre meno potrà puntare sulla sola pesca come forma di economia prevalente.
I "Gac" – In particolare l'Asse IV " Sviluppo sostenibile delle zone di pesca" del Regolamento C.E. n. 1198/2006 del 27 luglio 2006, che interessa zone di estensione limitata e distinte da elementi di omogeneità di carattere geografico, economico e sociale, mira alla realizzazione di interventi di sviluppo locale da parte di "enti locali" o "gruppi" rappresentanti partner pubblici e privati dei vari settori socio-economici pertinenti.
6. ISOLE DI SICILIA:
Comuni aderenti: Favignana (ente capofila), Lipari, Pantelleria, Ustica, Santa Marina Salina, Malfa.
Oltre ai comuni hanno aderito: Area marina protetta "Isole Egadi", Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e Irepa onlus, Legambiente e Marevivo e le principali associazioni di categoria del settore ittico: Agci Agrital, Federcoopesca, Federpesca, Lega Pesca, Anapi, Unicoop, diversi operatori economici legati al settore ittico primario (cooperative di pescatori, Cogepa Isole Eolie, Osservatorio nazionale della pesca ecc.) e operatori di altri settori economici, sia in forma singola che associata (Federalberghi Isole minori della Sicilia, Distretto turistico Isole minori, Anfe Sicilia, etc.).
Il PSL prevede: Interventi in favore della diversificazione dei redditi degli operatori della pesca senza determinare, come previsto dal Reg. CE 1198/2006, un incremento dello sforzo di pesca (pescaturismo, itti-turismo, sviluppo di una rete di strutture di ristorazione a base di prodotti della pesca, ecc.), delle dotazioni strutturali (sistemazione dei principali luoghi di sbarco del pescato, investimenti in strutture per la lavorazione e trasformazione del pescato, ecc.) e della valorizzazione dell'ambiente, affrontando in particolar modo i conflitti esistenti tra le esigenze di tutela della "risorsa mare" da parte delle Aree Marine Protette, e le esigenze economiche espresse dagli operatori della pesca che in tali aree operano.