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di Gaetano Di Meglio 

Mentre lo staff del viceministro Luigi Di Maio ha contattato la nostra Rosa Iacono per conoscere quale sia lo stato dell’arte della problematica circa l’imbarco delle ambulanze a bordo dei nostri traghetti con pazienti impossibilitati a deambulare, il ministro dei trasporti, la figura maggiormente indicata, ha risposto ad una nota inviatagli dall’associazione Capri in Europa del presidente Avv. Gaetano Simeoli.
Ma prima di leggere le note è opportuno chiarire a che punto è la battaglia. Stando agli ultimi aggiornamenti, dopo le polemiche delle settimane scorse si è in attesa che in RINA certifichi le misure di sicurezza da approntare a bordo per consentire l’imbarco. Una deroga che sarà allargata a tutti gli armatori del golfo e non solo a Caremar come, invece, si era detto nei primi momenti.
In attesa ecco le note.
All’avvocato caprese il ministro Toninelli ha scritto circa il “trasporto malati in ambulanza a bordo dei traghetti che collegano le isole del Golfo di Napoli con il continente”
«Si fa riferimento alla problematica del trasporto di malati/infermi – scrivono dal dicastero dei trasporti – , a mezzo ambulanza, a bordo dei traghetti che effettuano i collegamenti tra le isole minori del Golfo di Napoli cd il continente, recentemente portata alla mia attenzione. AI riguardo, è stato evidenziato come malati ed infermi siano obbligati a lasciare l’ambulanza, per recarsi nelle aree superiori esterne destinate ai passeggeri, quando quest’ultima viene collocata all’interno dei garage “chiusi” della nave, destinati a rimanere inaccessibili per tutta la durata della navigazione; circostanza, quest’ultima, che produce innegabili disagi soprattutto per quei malati che presentano difficoltà di deambulazione o non possono facilmente essere spostati in ragione del particolare trattamento sanitario in atto. Tale divieto trac fondamento dalla normativa in materia di sicurezza della navigazione contenuta nel decreto legislativo n. 45 del 2000, che ha trasposto nel nostro ordinamento una direttiva dell’Unione Europea di identico contenuto e che, in coerenza con altre fonti che disciplinano la stessa materia, prevede il divieto di far permanere persone nei garage delle navi con ponti coperti durante la navigazione. Si tratta di una norma volta a tutelare la salute stessa dei passeggeri in quanto, in caso di incendio nei garage coperti, l’attivazione degli apprestamenti di contrasto è incompatibile con la presenza di persone sul luogo dell’evento. Tuttavia, , è intendimento del mio dicastero evitare, d’intesa con tutti i soggetti istituzionali competenti, quanto più possibile, i segnalati disagi. In particolare, si sta procedendo ad individuare, con gli armatori che effettuano i collegamenti con le isole del Golfo di Napoli, idonei traghetti dotati di garage all’aperto su cui convogliare le richieste di trasporto a mezzo ambulanza; ciò consentirà, in particolare per i collegamenti con le isole di Ischia e Procida, di creare le condizioni per la regolare effettuazione del servizio pur nel formale rispetto della normativa di riferimento. Peraltro, nel corso di una recente riunione organizzata presso la Prefettura di Napoli, alla presenza della Capitaneria di porto e di tutti gli operatori interessati, sono altresì state studiate soluzioni che prevedano la possibilità di operare il trasporto del malato all’interno dell’ambulanza, ed all’interno del garage chiuso, sulla base di una valutazione da effettuare di volta in volta a cura del 118, titolare della gestione delle emergenze, ricorrendone le condizioni di urgenza e necessità. In tali casi, per abbassare il livello di rischio, saranno introdotte delle misure di sicurezza integrative a cura dell’Ente di classifica e dell’ Autorità marittima che, tenuto conto della breve durata della traversata, potranno supportare, sia dal punto di vista formale che da quello, più importante, della sicurezza del cittadino, un eventuale intervento in deroga. Si assicura – conclude la nota – , in ogni caso, il costante monitoraggio della problematica da parte di questo dicastero per un corretto contemperamento degli interessi in gioco atto ad evitare ulteriori disagi all’utenza»
Nei giorni scorsi, però, la stessa rosa Iacono aveva scritto al Ministro Toninelli: 2 Nella qualità di Presidente e Legale Rappresentante dell’Associazione Disabili Isola d’Ischia da 32 anni e Croce Rosa Ischia Soccorso da 22 anni, impegnata e solidale da sempre con le fasce deboli della società, con la presente e facendo seguito alle precedenti note a propria firma al riguardo la problematica di cui in oggetto, con la presente sente il dovere civico e partecipa quanto segue: Giova da subito ringraziare di vero cuore tutti quelli che hanno capito il grave problema circa il mancato imbarco delle ambulanze con malato a bordo e che si stanno impegnando per la giusta risoluzione, e tutto ciò vi fa onore. Da circa un mese a mezzo ambulanze non è possibile eseguire i trasferimenti degli infermi e infortunati dalle Isole minori in terraferma e in questo lasso di tempo numerose sono state le richieste di utenti abbisognevoli di cure mediche, cure oncologiche, ricoveri ospedalieri in strutture attrezzate e specializzate in terraferma e addirittura malati terminali che dalle strutture ospedalieri presenti in terraferma decidono di voler consumare l’ultimo respiro a casa propria sull’Isola. Sembra quasi un gioco e credo che giocate con il fuoco ma prima o poi sicuramente vi bruciate le dita. L’ Asl Napoli 2 Nord ha chiesto un tavolo tecnico per risolvere quanto annunciato, e questo problema sicuramente è giunto in Parlamento. Sono ancora fiduciosa delle Istituzioni e principalmente nel Ministro Toninelli. Ci scambiamo e riceviamo solidarietà dagli appartenenti delle isole di Elba, Capri, Procida e concittadini dell’Isola d’Ischia compreso i Sindaci e in modo particolare del Sindaco di Serrara Fontana, purtroppo non vedo la soluzione del problema. Auspico e credo nel determinato intervento da parte del Ministro Toninelli, Ministro Salvini, Ministro Di Maio ovvero nella modifica del decreto 28/2001 dando la possibilità alle ambulanze con paziente delle Isole minori di poter imbarcare evitando scene e tragedie quotidiane. Voglio ringraziarvi anticipatamente per quanto farete per noi italiani delle isole minori. Tanto al fine di assicurare il diritto alla salute così come sancito dall’ART. 32 della costituzione nell’interesse dello Stato e della cittadinanza. Per quanto sopra detto fiduciosa sempre nelle Istituzioni, credo che l’attenzione delle SS.VV. eviterà successive iniziative non escluso il presidio in Roma presso il Ministero delle Infrastrutture e della Navigazione con simpatizzanti e soci diversamente abili unitamente ai rappresentanti delle altre Isole Minori, con sciopero della fame al fine di ottenere quanto sopra esposto nel pieno rispetto della legalità, significando che se entro dieci giorni non sia stato adottato il provvedimento di legge per l’imbarco di ambulanze con paziente allettato, anticipo che la manifestazione unitamente agli altri rappresentanti delle isole minori avverrà presso il Ministero delle Infrastrutture e della Navigazione a far data dal 01.07.2019.”(ildispariquotidiano.it)

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