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di Psquale Raicaldo

Contro i cliché, le isole minori si disfano dell’etichetta di “oasi felici” e rappresentano i disagi quotidiani che, soprattutto d’inverno, le vedono “boccheggiare”. E a guidare la crociata in Parlamento sono Capri, Ischia e Procida. Mercoledì scorso il sindaco di Capri, Gianni De Martino, che è presidente dell’Ancim, l’associazione che raggruppa i Comuni delle isole minori italiane, ha partecipato – con la segretaria Giannina Usai - all’audizione presso le Commissioni riunite V (Bilancio, Tesoro, e Programmazione) e VIII (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) della Camera dei Deputati sul disegno di legge delle Isole Minori. E ha richiamato l’attenzione sulle principali problematiche che coinvolgono i territori isolani: dalla sanità all’istruzione, dai collegamenti marittimi alla giustizia, dal turismo ai servizi pubblici. In particolare – come spiega in una nota - l’accento è stato posto sulla necessità di garantire una più ampia autonomia nella “governance” dei territori isolani, ma sempre con il coinvolgimento ed il coordinamento di tutti i Ministeri competenti, dei rappresentanti delle sette Regioni alle quali appartengono le piccole isole italiane, di sette sindaci, uno per ogni territorio regionale.

“Ci auguriamo – ha detto il sindaco di Capri che il nostro contributo alla predisposizione della Legge per le Isole Minori possa finalmente portare al riconoscimento di quelle condizioni di ‘disagio’ che i nostri territori, troppo semplicisticamente visti solo come i luoghi dello svago e del divertimento, invece quotidianamente soffrono. Non possiamo essere ricordati solamente per le nostre bellezze, la nostra storia, la nostra ospitalità, la nostra cultura; anzi per garantire questo abbiamo bisogno che i servizi pubblici essenziali, in primis la sanità, l’istruzione, i trasporti, la ricettività possano essere organizzati con norme e deroghe che ci consentano sostenibilità e vivibilità territoriale”.

"Con il loro appeal turistico, le isole minori italiane costituiscono un grande attrattore - dice l'avvocato Carmen Criscuolo, consigliere del Comune di Ischia, da sempre vicina alle questioni dell'Ancim - ma la loro identità va salvaguardata e le loro popolazioni, comprensibilmente preoccupate per i problemi legati a sanità, scuola e trasporti, adeguatamente tutelate".
"Uno dei problemi principali che attanaglia Procida - spiega Rossella Lauro, assessore con delega specifica per l'isola di Arturo, che ha a lungo battagliato per il mantenimento del presidio di pronto soccorso - è legato al rischio spopolamento: ogni anno, una percentuale sempre più significativa di isolani va via. La sfida è quella di invertire la tendenza, incentivando i giovani a restare".

Nel dettaglio, l'Ancim chiede alcuni emendamenti all’articolo 3 del Disegno di Legge, come spiega la segretaria Ancim Giannina Usai: “Quell’articolo costituisce l’anima della ‘governance‘ del Comitato di coordinamento delle Isole Minori. L’esperienza del passato ci ha confermato che solo con i nostri emendamenti si potrà ripetere il successo ottenuto all’inizio del duemila quando i Comuni sono stati capaci di impegnare e spendere, per investimenti sui propri territori, oltre cinquanta milioni di euro con grande risvolto anche sul piano occupazionale e con il coinvolgimento dell’imprenditoria locale. Auspichiamo, pertanto, che la camera apporti le modifiche soprattutto agli articoli sulla ‘governance‘ che costituisce il vero punto qualificante e di innovazione dell’agire sui temi dello sviluppo economico”.(repubblica.it)

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