l sistema aeroportuale italiano, in linea con il trend positivo registrato negli ultimi 4 anni, continua a crescere e chiude il 2018 con 185,7 milioni di passeggeri, il 5,9% in più rispetto al 2017 e 1,6 milioni di movimenti aerei (+3,1%). E’ quanto emerge dai dati di Assaeroporti, che precisa come la crescita dei passeggeri sia trainata dal traffico internazionale (+7,2%). Il cargo, invece, segna un lieve calo dello 0,5% imputabile al rallentamento dell’economia mondiale.
I passeggeri transitati nei 39 scali italiani monitorati da Assaeroporti ammontano, nel 2018, a 185.681.351, ovvero 10,3 milioni in più rispetto al 2017 e 35,2 milioni in più dal 2004.
Una crescita trainata dal traffico internazionale che ha superato i 121 milioni di passeggeri (+7,2%): all’interno di questo segmento, il traffico Ue cresce del 5,6% e quello extra Ue del 13,2%.
Riguardo ai movimenti aerei, che ammontano complessivamente a 1.600.873, si conferma il trend di crescita, favorito principalmente dall’incremento delle destinazioni internazionali (+5,1%), ed in particolare da quelle extra Ue (+9,2%).
“Il trasporto aereo nel nostro Paese continua a crescere a tassi sostenuti e superiori alla media europea, dimostrando l’appetibilità del mercato italiano in un contesto fortemente competitivo”, commenta nella nota Assaeroporti, spiegando che “i nostri aeroporti non operano ormai più in regime di monopolio ma stimolano ed intercettano flussi di passeggeri e merci a livello europeo e internazionale, determinando importanti ricadute economiche, con un’incidenza del settore sul Pil nazionale del 3,6%”.
“Per proseguire il percorso virtuoso intrapreso solo pochi anni fa è necessario continuare ad investire nelle infrastrutture e nell’intermodalità, con sempre maggiore attenzione rivolta alla sicurezza, alla qualità dei servizi e alla sostenibilità ambientale – afferma il presidente di Assaeroporti Fabrizio Palenzona -. Le infrastrutture aeroportuali necessitano di programmazione a lungo termine, per cui le decisioni prese oggi sono determinanti per massimizzare la capacità di accogliere l’enorme mole di traffico aereo che il mercato prevede e, con essa, la crescita di posti di lavoro e di valore per il nostro Paese”.
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Record di crescita negli aeroporti italiani: Genova al top, bene Fiumicino e Malpensa
È l’aeroporto di Genova lo scalo italiano a registrare la maggiore crescita di passeggeri nel 2018, con un incremento del 16,5% (a 1,455 milioni). Ma sono diversi gli scali che segnano un tasso a doppia cifra, tra questi: Napoli (+15,8%), Palermo (+14,8%), Bolzano (+14,3%), Verona (+11,6%) e Malpensa (+11,5%). A renderlo noto Assaeroporti secondo cui invece meno significativo è l’incremento del 122,6% di Taranto Grottaglie, che totalizza appena 365 passeggeri.
In termini passeggeri Roma Fiumicino si conferma al primo posto, con un +4,9% dei viaggiatori che arrivano a sfiorare i 43 milioni. Se si considera anche Ciampino, il sistema degli AdR che chiude il 2018 con il record storico di quasi 49 milioni. Sul podio dei maggiori scali italiani seguono Milano Malpensa, che con 24,7 milioni di passeggeri segna un nuovo record storico (superando i 23,7 milioni del 2007), e Bergamo (12,9 mln e un +4,9%).
Nella top ten per traffico passeggeri, seguono poi: Venezia (+7,8% a 11,1 milioni di passeggeri), Catania (+8,9% a 9,9 mln), Napoli (9,9 mln), Milano Linate (-3,3% a 9,2 mln), Bologna (+3,8% a 8,5 mln), Palermo (6,6 mln) e Roma Ciampino (-0,8% a 5,8 mln).
Maglia nera per Trapani (-62,8%), penalizzata dallo stop temporaneo di Ryanair. Male anche gli scali di Parma (51,1%) e Brescia (-37,9%).
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