di Pierluigi Siclari
Si è svolto a bordo della “Elio”, nave di recentissima costruzione, il II Meeting Gruppo Caronte&Tourist, occasione di incontro tra i vertici e i dipendenti dell’azienda, oltre che momento dedicato a un’analisi della situazione attuale e degli obiettivi futuri.
Olga Franza, presidente vicario del gruppo, ha sottolineato, in apertura, l’importanza del meeting: “Siamo sempre più numerosi, e incontrarci tutti non è facile. Un momento come questo ha proprio il significato di ribadire il senso di appartenenza all’azienda, in cui tutti sono importanti. Noi non potremmo fare a meno di voi, né voi di noi, e pertanto dobbiamo continuare insieme il nostro percorso”.
“La nave Elio rappresenta l’inizio di una nuova attività nello Stretto” ha proseguito l’amministratore delegato Calogero Famiani, “Da ventisette anni il gruppo non costruiva un’imbarcazione per la tratta. Questa nave non solo è accogliente per tutti, ma essendo la prima unità a gas in servizio nel Mar Mediterraneo tutelerà l’ambiente”. Famiani ha poi ricordato che i lavori di costruzione della nave hanno coinciso con l’avvio dei nuovi lavori al porto di Tremestieri, destinato a diventare l’unico approdo: “Le nostre navi saranno le più belle e le più confortevoli, e i viaggiatori saranno accolti dal personale più gentile e preparato che ci sia. A Tremestieri saremo in concorrenza con tutti gli altri vettori, senza poter contare sul vantaggio della posizione dato dalla rada San Francesco”, ma noi ci faremo scegliere dal cliente per la qualità dei nostri servizi”.
Si è concentrato sulle rotte per le isole minori l’intervento dell’ingegnere Vincenzo Franza: “Per quanto riguarda i collegamenti con le altre isole, ci siamo trovati davanti una situazione complicata sia in relazione ai mezzi che sotto il punto di vista giuridico. Da subito ci siamo impegnati al cento per cento per affrontare tali avversità, e in tutte le isole porteremo la qualità delle nostre navi, del cibo e del servizio a trecentosessanta gradi. Useremo navi con caratteristiche specifiche, in merito alla propulsione, alle dinamiche di manovra e alla capacità di trasporto, per le rotte su cui navigheranno. Le navi a gas possono anche trasportare gas, e il sogno è poter arrivare questo tipo di fornitura alle isole più piccole, con tutti i miglioramenti che ne seguirebbero in riferimento alla qualità della vita degli abitanti”.
“Da tempo siamo impegnati nella riduzione delle sostanze inquinanti” ha aggiunto Lorenzo Matacena, presidente settore cabotaggio, “perché prima che professionisti siamo esseri umani, padri e figli. Dobbiamo ringraziare i nostri ingegneri per averci fatto ottenere la certificazione LNG. L’obiettivo è che a nostra nave non cammini a gas liquido, ma a biometano, cioè sottoprodotti e scarti agricoli, e così realizzeremmo una riduzione di sostanze inquinati del cento per cento, diventando la società virtualmente meno inquinante al mondo”.
Il presidente Antonino Repaci ha ringraziato tutti i dipendenti, definendoli il motore dell’azienda: “Siete voi che ci avete permesso di raggiungere successo e affermazione. Essere qui mi emoziona perché la nave porta il nome di Elio Matacena (cofondatore, insieme al fratello Amedeo, del gruppo), che è stato il mio maestro”.(tempostretto.it)
POLEMICO L'ASSESSORE AI TRASPORTI DELLA REGIONE MARCO FALCONE
di Serena Guzzone
“Leggiamo con stupore delle strampalate dichiarazioni di tale signor Tiziano Minuti, parole che spero siano immediatamente corrette dall’ingegnere Franza. Caronte & Tourist non sopperisce per nulla alle carenze delle istituzioni, ma sono invece le istituzioni, e innanzitutto la Regione Siciliana, che pagano fior di quattrini per il trasporto marittimo da e per le isole minori”. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, interviene così dopo la nota, diramata oggi da Caronte & Tourist, che annuncia l’acquisto di tre nuove navi.
“La costruzione e l’acquisto delle due nuove navi per le isole minori, ma noi speriamo di arrivare a quattro inserendo anche le Eolie e le Egadi, sarà finanziata – precisa Falcone – per il 70 per cento dai fondi statali intercettati dal Governo Musumeci, dopo una lunghissima trattativa, nel marzo scorso. Alla restante parte, il 30 per cento, si farà fronte o con economie regionali o col contratto di servizio. È proprio di oggi – prosegue l’assessore – una mia telefonata, abbastanza esplicita, all’ingegnere Franza, con la quale ho chiesto che, già da primavera 2019, vengano messe in campo due navi, adeguate, che non siano catorci come quelli che purtroppo, a causa di precedenti contratti, vengono finora utilizzati per Pantelleria e Lampedusa. Mi dispiacerebbe – conclude l’assessore Falcone – che toni spocchiosi possano incrinare la disponibilità che la Regione ha avuto, nei confronti del gruppo, sino a questo momento”.(strettoweb.com)