sgranatadi Sergio Granata

Raggiungere il 65 per cento di differenziata entro la fine del 2015 per non perdere i benefit europei previsti e quindi impedire aumenti alle bollette dei rifiuti. L'obiettivo molto ambizioso per rimanere nell'ambito del tetto imposto dall'Unione Europea visto che in questo momento la percentuale di differenziata in città oscilla tra il 33 ed il 38 per cento, a seconda dei periodi dell'anno. Un primo aumento tangibile dovrebbe giungere attraverso l'estensione da qualche mese del servizio porta a porta anche alle contrade più periferiche. Adesso quindi la raccolta quotidiana per tipologia avviene su tutto il territorio.
«Credo si possa puntare ad un dato molto alto — afferma il sindaco Enzo Sindoni — anche perché partiamo da una buona base. Basti pensare che città additate come esempio per tutto dell'evolutissimo hinterland milanese hanno percentuali di differenziata più basse della nostra». Raggiungimento di standard alti nella differenziazione dei rifiuti porteranno a benefici economici in bolletta visto che ad oggi i costi più elevati sono quelli di trasporto e conferimento in discarica.
«Intanto — prosegue Sindoni — dopo Ferragosto ci incontreremo i cinque sindaci che abbiamo dato vita al primo Aro comprensoriale riconosciuto in Sicilia, e stileremo insieme un calendario di massima del "porta a porta" in modo da ottimizzare i costi in vista della gara d'appalto che verrà bandita a settembre. Inoltre tra qualche settimana entrerà a regime anche il centro per la raccolta dei materiali vegetali autorizzato in contrada Masseria e nel quale i nostri concittadini potranno depositare gratuitamente».
Anche in questo caso si tratta di una struttura importante visto che attualmente sfalci e potature dovevano essere trasportati in un altro comune con costi notevoli. Poi bisognerà attendere il via libera alla realizzazione del centro raccolta già finanziato dalla Regione proprio a Masseria mentre si lavora tra tutti i sindaci dell'Aro per cominciare a gettare le basi per un impianto a biomasse grazie al quale gestire in loco i rifiuti attualmente indirizzati in discarica.
«Sino ad oggi abbiamo gestito emergenze — conclude il sindaco paladino Enzxo Sindoni — e lo abbiamo fatto senza disservizi per i cittadini, ma adesso dobbiamo cominciare a mettere a regime un sistema per fare della spazzartura una risorsa e non un problema sociale ed economico».

Oltre 63.000 bottiglie in appena un mese ed una crescita costante che ha già convinto i giovani che gestiscono il servizio a potenziarlo con nuovi compattatori. Un numero enorme di bottiglie che (in parte) sarebbero finite in discarica perché tra chi partecipa alla nuova differenziata c'è chi in passato non selezionava i prodotti. Pare essere la strada vincente quella della collaborazione di alcuni giovani imprenditori con i comuni di Capo d'Orlando e Capri Leone, grazie alla quale è stata data vita a un'iniziativa davvero esemplare, di grande utilità per l'ambiente e volta alla creazione di nuovi posti di lavoro. Si tratta degli ecoimpianti, forniti dall'impresa Ecobad, vicino la via Torrente Forno, per iniziare la raccolta della plastica e diminuire il costo della differenziata. I rifiuti diventano così una risorsa che, tramite il riciclo, serviranno anche a far guadagnare qualcosa a chi si impegna a collaborare a questo nuovo sistema di raccolta. I bidoncini di detersivo, le bottiglie di plastica vuote hanno un valore che, a prima vista, sembra irrisorio perché saranno valutate cinque centesimi, ma nella grande quantità comincerà ad avere un senso. Il motto "più ricicli, più risparmi", è un progetto che alla fine distribuisce dei buoni sconto sulla spesa e incentiva le persone per una giusta causa. Un nuovo progetto che il Comune ha deciso di iniziare assieme a questi giovani e che annulla il porta a porta, rendendo il risparmio più significativo perché rivolto direttamente alla persona. L'ecopunto di 5 centesimi a bottiglia o bidoncino inserito nella macchinetta si trasforma in buono spesa da spendere nei negozi di abbigliamento, pizzerie, bar e supermercati che hanno preso parte all'iniziativa, ed il cui numero è in costante crescita in questi giorni. La plastica si trasforma dunque in denaro, e un premio in punti sarà consegnato ai cittadini che raggiungono la quantità di mezzo chilo di materiale, ottenuto dalla pressa. I giovani si occuperanno poi di rivendere la plastica raccolta, alle aziende che operano nel riciclo. Nei primi giorni il risultato è stato così sorprendente che spesso i compattatori finivano per essere pieni già in mattinata. Alcuni dei ragazzi che hanno fondato l'azienda raccontano di aver parlato con giovani che addirittura raccolgono le bottiglie abbandonate in giro o in prossimità di locali pubblici. Insomma un sistema che invoglia e che potrebbe riuscire a far raggiungere l' obiettivo dei comune di Capo d'Orlando e Capri Leone: se almeno il 60% della plastica riuscirà ad essere inserita in questi nuovi punti di raccolta, si potrebbe addirittura sospendere il turno settimanale della plastica, andando naturalmente ad abbassare le bollette della Tares.

--Piazza IV luglio e piazza a ridosso della "fontana leggera". Parte da queste due aree (la prima in pieno centro e la seconda lungo la via Torrente Forno) la rivoluzione avviata in collaborazione tra giovani imprenditori e comune di Capo d'Orlando per abbassare i costi della differenziata e far comprendere a tutti che i rifiuti sono una risorsa di valore. Da ieri sono operative le due prime postazioni posizionate dall'impresa Ecobad (formata da giovanissimi) per creare, dal riciclaggio dei rifiuti, economia e lavoro. Bottiglie vuote di plastica nonchè i bidoncini vuoti di detersivo ed altri materiali plastici varranno cinque centesimi per quanti, anziché gettarli nella differenziata, le smaltiranno attraverso gli impianti dislocati sul territorio che, a loro volta, distribuiranno buoni spesa. Un progetto che si chiama " più ricicli, più risparmi", una idea che il comune ha sposato ufficialmente con una propria delibera e che punta a integrare l'attuale porta a porta. Se almeno il 60% della plastica passerà da questi nuovi punti di raccolta, allora potrebbe essere soppresso il turno di settimanale della plastica e di conseguenza si potrà puntare ad un risparmio sulle bollette Tares. Si comincia con sei compattatori in altrettante aree strategiche del territorio orlandino, ovvero piazza IV Luglio (ex scalo merci), piazza Duca degli Abruzzi, piazza Bontempo (mercato settimanale), piazza di contrada San Giuseppe, piazza Santa Lucia ( spiazzale scuola) ed infine lo spiazzo posteriore di Forno dove è ubicata la Fontana Leggera. I sei compattatori diventeranno dodici entro la fine dell'anno e serviranno tutto il territorio comprese le contrade. I cittadini potranno inserire nelle macchinette le bottiglie (Pet bianco e colorato) ed i contenitori vuoti dei detersivi (materiale HDPE) ed otterranno un "ecopunto" da 5 centesimi a bottiglia o bidoncino che potranno spendere presso i negozi e supermercati convenzionati della città. La plastica, quindi, diventa moneta da spendere per beni primari. I giovani imprenditori hanno approntato in un'area di via Forno un ulteriore ecocompattatore per il riciclo di plastica e per ogni mezzo chilo di materiale ottenuto dalla pressa il cittadino avrà ulteriori buoni-punto. Saranno poi i giovani a rivendere il materiale plastico raccolto alle aziende che si occupano del riciclaggio.

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