Stromboli - Il vulcano piu' eslosivo delle Eolie torna a farsi sentire, con l'isola piena di turisti e con oltre 5 mila escursuionisti che sbarcano giornalmente con una quindicina di vaporetti provenienti dalle coste Calabresi e Siciliane.
Una nuova “esplosione maggiore” è stata registrata dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. In particolare, si è verificata un'esplosione di forte intensità che ha coinvolto le bocche dell'area centro-meridionale poste sulla terrazza craterica. L' esplosione ha prodotto una piccola nube di cenere, che si è rapidamente dispersa nell' atmosfera, ed il lancio di materiale piroclastico grossolano (brandelli di magma incandescente), che è ricaduto prevalentemente nella terrazza craterica e sulla parte alta della Sciara del Fuoco, rotolando abbondantemente lungo le sue pendici. Il segnale sismico associato all'evento ha avuto una durata di poco più di 4 minuti. Successivamente, il vulcano è tornato a produrre la sua normale attività stromboliana.
"Questi eventi esplosivi - spiegano i vulcanologi dell'Ingv - sono contraddistinti da una maggiore energia rispetto all’attività stromboliana “ordinaria” che, invece, caratterizza nella quotidianità questo vulcano. Le esplosioni maggiori sono eventi imprevedibili che possono causare la ricaduta di bombe vulcaniche, lapilli e frammenti rocciosi anche abbastanza grandi nella porzione sommitale del vulcano, e che quindi risultano potenzialmente pericolosi per qualsiasi osservatore si trovi a transitare nelle zone del belvedere del Pizzo sopra la Fossa o lungo i sentieri che vi conducono. L’esplosione ha prodotto una abbondante ricaduta di materiale incandescente principalmente all’interno della terrazza craterica e lungo la Sciara del Fuoco".
L'attività eruttiva dello Stromboli è costantemente monitorata dall'Ingv mediante i sistemi osservativi, geofisici e geochimici gestiti dalle sezioni di Catania, Napoli e Palermo.