Ci sono momenti in cui la cronaca eoliana si arricchisce dei tantissimi problemi che attanagliano l’arcipelago eoliano. Giornalmente si aggiungono domande importanti per la salute della gente che utilizza le Eolie. Non possono essere messi da parte. Il dissalatore ad esempio è una spesa incontrollabile in funzione di cosa dovrebbe fornire. Progetto sbagliato? Cattivo funzionamento? Insufficiente manutenzione? Qualità del prodotto finale controllata sotto l’aspetto sanitario prima di passare dal contatore degli utenti? Controlli prima dell’immissione dell’acqua nelle condotte di servizio?
Oggi tanti isolani chiedono la pubblicazione delle analisi chimiche e microbiologiche. E’ un diritto per capire cosa si compra e se è giusto pagare tutto per buono. Quanto succede a Ventotene dimostra chiaramente che dove si desalinizza ci sono problemi che si cercano di ovviare a vista. L’esempio sono le varie missive di Ventotene fra i vari enti pubblici interessati. La situazione del dissalatore di Lipari, nell’attesa della messa in funzione dell’impianto di Vulcano, che ancora ha seri problemi di entrata in funzione (nella condotta a mare è anche finita sabbia al posto dell'acqua...), lascia seri interrogativi ai quali bisogna dare le giuste e limpide risposte. Anche per quanto riguarda la funzionalità: non è accettabile che l'isola resti senz'acqua in piena estate perchè di notte salta il pulsante a causa della mancata vigilanza. Spesso pur di avere l’acqua, la gente non vede o non chiede che acqua è!
Intanto da qualche anno a Ventotene “contestano e contestano” la "potabilità dell’acqua dissalata, la presa di prelievo e lo scarico dei residui chimici non stoccate a parte". Insomma la carta dei servizi per questi impianti ne farà passare di acqua sotto i ponti…
Nelle foto i dissalatori di Ventotene e di Lipari