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Pesca sperimentale del Cicirello e del Rossetto. Aci Pesca sollecita intervento della Regione presso il Ministero. Accetta (Federcoopesca); Basciano (Agci Agrital) e Gullo (Legacoop Agroalimentare: "Al più presto un decreto autorizzativo anche per la Sicilia". Cartabelotta: "C'è l'impegno della Regione Sicilia".

 

 - Si è svolto presso il Dipartimento Pesca dell'assessorato regionale dell'Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana (alla presenza del direttore Dario Cartabellotta e del funzionario direttivo Leonardo Catagnano), l'incontro sollecitato dalle Centrali cooperative per fare il punto sulla situazione delle pesche speciali.
Come si ricorderà qualche settimana fa è stato pubblicato sul sito del Ministero delle Risorse Agricole il Decreto Direttoriale che autorizza in Calabria la pesca sperimentale del Cicirello e del Rossetto in Calabria.
La notizia ha giustamente suscitato allarme nelle nostre marinerie e la reazione dei nostri pescatori tanto che Alleanza delle Cooperative Italiane - Pesca ha immediatamente incontrato la categoria per concordare le più opportune iniziative di lotta.
Per tornare all'incontro in Assessorato, il direttore Cartabellotta nel dichiarare di essere vicino ai pescatori siciliani ha informato che lunedì avrà un incontro con Riccardo Rigillo, Direttore Generale della Pesca marittima e dell'Acquacoltura presso il Ministero, per sollecitare la pubblicazione del Decreto autorizzativo della pesca sperimentale del Cicirello e del Rossetto anche per la Sicilia.
"Siamo fiduciosi - hanno dichiarato Giovanni Basciano (Agci-Agrital); Nino Accetta (Federcoopesca-Confcooperative) e Pino Gullo (Legacoop Agroalimentare) - ma restiamo in guardia pronti a qualsiasi intervento per difendere i diritti della piccola pesca siciliana. La prossima settimana avremo maggiori chiarimenti ed eventualmente prenderemo le giuste contromisure".

 

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Nino Accetta (Federcoopesca Sicilia): "Solo in Sicilia le pesche speciali del Cicirello e del Rossetto ancora nel limbo. Colpevole e non più tollerabile il silenzio della Direzione Pesca Nazionale. Ci ascoltino o sarà lotta dura. Se è il caso pronti a portare i pescherecci in Via Ruggero Settimo".

 

Anche la Calabria, oltre la Liguria e la Toscana, ha Il Decreto Ministeriale che autorizza le proprie imbarcazioni per la pesca del Cicirello e del Rossetto per acquisire elementi che consentiranno domani di preparare - con Cnr e Ispra - un piano di gestione delle pesche speciali che metta fine a sette lunghi anni di silenzio. Al solito manca ancora la Sicilia nonostante da parte del Dipartimento Regionale Siciliano siano state inviate al Ministero gli elenchi delle imbarcazioni della piccola pesca che parteciperanno all'iniziativa.

 

Perché questa sottovalutazione di un intero pezzo dell'economia siciliana? Perché continuare a mortificare il lavoro quotidiano e le giuste attese dei pescatori siciliani?

 

"Avevamo già enormi perplessità - denuncia Nino Accetta, presidente di Federcoopesca Sicilia, che ha convocato a Patti una assemblea animata da moltissimi e molto arrabbiati pescatori - dovute al totale silenzio, rispetto alla tanta sperata autorizzazione, da parte del Ministero. Tutti adesso sanno e mi auguro che ci sia una presa di posizione da parte del Governo siciliano affinché intervenga sul Governo nazionale per il rispetto di una marineria che rappresenta una grossa percentuale dell'intera flotta della pesca artigianale italiana. Siamo gli unici in Italia che continuano ad essere tenuti in un limbo di incertezza che non promette nulla di buono.

 

"Ci rifiutiamo di pensare che ci sia la volontà terroristica di sminuire e screditare le Associazioni di categoria agli occhi della base associativa. Ma resta il dato di fatto, inconfutabile e inaccettabile, che le attese dei pescatori continuano ad essere ignorate e un intero comparto produttivo continua ad essere ingiustamente mortificato.
"Il nuovo Governo siciliano e il Direttore Cartabellotta - conclude Accetta - mettano in atto quanto necessario per risolvere il problema. Siamo davvero stufi: porteremo i nostri pescherecci a Palermo, in Via Ruggero Settimo, se è il caso".

 

 

Numerosissimi ed agguerriti i pescatori intervenuti presso l’Aula Consiliare del Comune di Termini Imerese (PA) per partecipare all’incontro organizzato da Alleanza delle Cooperative – Pesca per discutere dei problemi che gravano sul settore e per concertare nuove e più decise azioni di lotta. Dalle lunari sanzioni previste nel “Collegato Agricolo” al Decreto sull'utilizzo degli attrezzi per scoraggiare l'illegalità alla raccomandazione ICCAT sulle quote pesce spada. Sono tanti e complessi i temi che destano preoccupazione e dissenso tra i lavoratori del mare.

“Questo di Termini Imerese - ha dichiarato Nino Accetta, presidente di Federcoopesca Sicilia - è un altro dei tanti incontri che stiamo organizzando sul territorio siciliano per informare i pescatori e per raccogliere le loro proposte. Grandi sono l’incertezza e la rabbia che crescono nelle marinerie siciliane e grande è di conseguenza la preoccupazione delle Associazioni di categoria. E’ in discussione il futuro di migliaia di famiglie che di piccola pesca vivono. Non credo proprio possa essere consentito ad alcuno di sottovalutare questa questione. E mi riferisco ai politici della nostra regione che – nonostante siano a conoscenza dei problemi che da anni pervadono l’intero settore – continuano a rimanere in silenzio”.

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