di Cristina Cennamo
Nulla di meglio, avrà pensato Florentino Perez, di una rilassnte crociera in Siciia per festeggiare con la famigia al completo la recente conferma alla guida del Real Madrid (quinto mandato, terzo consecutivo).
Un'idea senz'altro indovinata, visto l'entusiasmo con cui poche ore fa l'equipaggio al completo, lo yacht del presidente della società spagnola, si è unito ai bagnanti di Scari per dedicarsi come ogni vacanziere d'agosto a giochi d'acqua e nuotate senza fine.
L'idea, forse, era quella di restare lontano dai percorsi della grande folla estiva, ma del resto uno yacht di oltre 31 metri di lunghezza non passa inosservato, neanche a Stromboli dove pure ormai residenti ed habitué sono avvezzi ai super yacht in rada.
A scanso di equivoci, ad ogni modo, Perez si è portato al mare naturalmente anche la scorta, che lo segue ad ogni bracciata e ad ogni passo sulla terra ferma con tanto di radioline ed occhiali scuri. Il che, naturalmente, ha contribuito ad innescare la curiosità sull'armatore di quella bella barca in rada i cui ospiti parlano tutti spagnolo.(mattino.it)
(ANSA) STROMBOLI - Vacanze nelle Eolie per il presidente del Real Madrid Florentino Perez. Con lo yacht "Pitina", di 30 metri ha ancorato nella baia di Scari. Si è tuffato nelle acqua di Stromboli e con un tender ha raggiunto la spiaggia. Nonostante gli occhiali scuri è stato riconosciuto da alcuni isolani e turisti e subito hanno chiesto se dopo Neimar anche lui venderà Cristiano Ronaldo al Psg" e seccamente ha risposto "neanche se lo pagano a peso d'oro...". E ha aggiunto "solo i grandi giocatori portano a grandi ricavi e noi siamo secondo il The European Elite 2017 - Football clubs' valuation di Kpmg, il Real al secondo posto nella classifica dei club per valore economico, con un Enterprise Value di circa 3 miliardi di euro".
RASSEGNA STAMPA
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Sono Carlo Caccetta, Federico Cusolito, Antonio Cincotta ed il timoniere Franco Caccetta i vincitori dell’edizione 2016 della"Ricata", la spettacolarissima regata tra gozzi a remi organizzata al largo di Stromboli in concomitanza con la festa di San Bartolo organizzata dalla cooperativa “Stromboli pesca società cooperativa” (pescatori professionisti di Stromboli) e dall'associazione “Stromboli Blu” (pescatori amatoriali di Stromboli) e patrocinata dall' "Associazione Nazionale Circoli delle università italiane".
Il risultato è arrivato al termine di una gara combattutissima nel corso della quale gli equipaggi, che avevano precedentemente ottenuto l’imbarcazione su cui gareggiare a seguito di un sorteggio, hanno dovuto remare per buona parte del percorso dallo Strombolicchio alla spiaggia del porto di Scari con mare di prua ed onda: una prova davvero impegnativa che ha entusiasmato i numerosi tifosi e curiosi accorsi sia per mare che all’arrivo.
Secondo classificato è stato poi l’equipaggio composto da Giuseppe Utano, Vincenzo Cincotta, Gaetano Cincotta ed il timoniere Francesco Utano mentre la terza piazza è stata infine appannaggio di Bryan La Macchia, Giorgio Cusolito, Simone Cincotta e Mario Cusolito (timoniere).
Tra gli armatori, ovvero i proprietari delle imbarcazioni sorteggiate, il podio ha visto primeggiare invece Giuseppe Utano con l'imbarcazione "U zu Peppinu".
Gli equipaggi sono quindi tradizionalmente formati da quattro componenti, tre vogatori ed un timoniere, così disposti: un vogatore (con due remi) seduto a prua, due vogatori (con un remo l'uno), un timoniere a poppa (con un remo “all'antica”, paledda). Il timoniere, stando al regolamento concordato, deve avere compiuto almeno 55 anni di età al momento della regata. Le barche utilizzate sono invece gozzi tipici strombolani in legno, dotati di timone (inteso come paledda) e con carene di lunghezza compresa tra i 480 ed i 580 centimetri mentre i remi sono diversi a seconda che si tratti della coppia di prua (lunghezza minima 220, massima 280) o dei singoli (330 o 410).
Un mix appassionante di storia, mare e tecnica insomma che ogni anno appassiona centinaia di turisti e residenti che si riversano tanto nelle acque antistanti lo Strombolicchio, da dove partono le imbarcazioni trainate da barche a motore, quanto lungo la spiaggia di Scari, dove infine si è conclusa la gara tra il clamore e le incitazioni della folla per poi ritrovarsi tutti insieme nella consueta festa sul molo organizzata dalle stesse associazioni di Stromboli in collaborazione con sezione di Lipari della Lega Navale Italiana: una serata in musica ed allegria iniziata con la tradizionale grigliata di pesce fresco offerta dagli strombolani ed animata quindi dalla musica dal vivo della band di Nino Cicero che ha poi passato il testimone ai giovani dj Fares Zaabat, Alessandro Cursi e Mattia Mandarano che per tutta la notte hanno fatto ballare centinaia di turisti e residenti.
Ai vincitori ed all’armatore della barca prima classificata è spettato quindi l'onore di poter vedere apposto il proprio nome sulla base del trofeo challenge perpetuo realizzato con un'ascia dell'800 donata da Domenico Cusolito ed installata su un pezzo di tartana a sua volta regalo di Ahimèe Camoz, che sarà poi esposta presso il bar Amore Mio di Scari.
Link download foto edizione 2016 : https://we.tl/19VSNxCAmF
Link download video edizione 2016 : https://we.tl/pO5cUpYaMj
6. Bryan La Macchia, Giorgio Cusolito, Simone Cincotta, Mario Cusolito (timoniere)IMBARCAZIONI DA SORTEGGIARE:1.U ZU PEPPINO: ARM. GIUSEPPE UTANO
2.FALCO REALE: ARM. FRANCESCO UTANO
----Viaggio in poltrona, nella migliore delle ipotesi, per le migliaia di turisti che in questi giorni vanno e vengono tra Napoli e le Eolie. È quanto trapela nei corridoi della Siremar che nei giorni scorsi ha subito uno di quei duri colpi che nessun armatore vorrebbe mai dover affrontare, men che mai in pieno agosto. La motonave Laurana, inizialmente adibita al servizio, ha infatti «sbiellato» come si dice nel gergo tecnico. Ovvero, in parole povere, il pistone che muove il motore si è spezzato: un'avaria terribile, che ha messo fuori uso uno dei due motori costringendo la nave prima a navigare alla metà della potenza e, quindi, a fare rotta verso un cantiere per una riparazione tutt'altro che celere e che potrebbe richiedere un intero mese di lavoro ammesso che si trovino subito i pezzi di ricambio. Morale della favola: almeno per ora - e non si sa fino a quando - niente cabine. La nave sostitutiva Isola di Stromboli messa a disposizione dalla Società di Navigazione Siciliana Spa, che lo scorso 12 aprile ha formalizzato l'acquisizione a titolo definitivo della Siremar, non è infatti dotata di cabine come lo era la precedente.
La società ha già fatto sapere che rimborserà interamente il costo della cabina lasciando la possibilità di acquistare quindi il passaggio ponte o il viaggio in poltrona ma tutto questo suona come un fulmine a ciel sereno per i tantissimi che avevano prenotato la cuccetta dovendo portare al seguito bambini, animali o bagagli ingombranti: la legge, del resto, non obbliga a fornire lo stesso servizio ma il trasporto, salvo causa di forza maggiore come è un'avaria così grave che d'altro canto ha danneggiato armatore e passeggeri. Questi ultimi, in una situazione di totale incertezza visto che nessuno riesce a sapere nulla di definitivo, sono alla ricerca di soluzioni alternative come l'acquisto del biglietto sull'aliscafo, che però costa almeno il doppio, o il viaggio via Milazzo o Reggio Calabria che in pieno controesodo non è allettante. La Siremar ha provato a cercare una nave analoga alla Laurana a noleggio, ma invano: ipotesi immediate con cabine manco a parlarne.
Quest'incidente costerà cifre da capogiro: una nave in avaria significa spese di gestione che non si possono sospendere tra cui assicurazioni e personale doppio, laddove una nave non può mai restare senza uomini a bordo. «Ma non si creda che restiamo con le mani in mano - spiega il presidente vicario della compagnia Vincenzo Franza - innanzitutto già rimettere in corsa l'Isola di Stromboli senza far perdere neanche un giorno ai passeggeri non è stata cosa da poco, e anche se anziani e bambini hanno problemi importanti si pensi anche alla stragrande maggioranza dei passeggeri che non possono permettersi di perdere coincidenze di voli e treni. Del resto, la flotta è in mano nostra da aprile e in questi mesi abbiamo fatto il possibile con quel che abbiamo trovato. Ma abbiamo un contratto di dodici anni e ci teniamo a fare bella figura, per cui stiamo già cercando di capire come fare a spostare una nave con cabine da altre rotte su questa, ma non è immediato. Stiamo lavorando a stretto gomito con i sindaci delle isole, perché vorremmo forse cambiare gli orari e potenziare in qualche modo il servizio, nel frattempo cerchiamo navi per ringiovanire la flotta e di qui ad un anno o due contiamo di aver centrato tutti i nostri obiettivi».
Tradizione ed innovazione per la prima volta della "Ricata", la spettacolarissima regata tra gozzi a remi disputata ieri al largo delle isola di Stromboli, Eolie.
Fedeli alla tradizione che prevedeva una competizione tra pescatori locali in concomitanza con la festa del patrono, San Bartolo, ventotto pescatori ieri sera allo scoccare delle sei si sono dati appuntamento
come un tempo i loro progenitori sulla spiaggia nera di Scari, dove sono stati sorteggiati gli accoppiamenti tra gozzi appsitamente realizzati dagli stessi isolani ed equipaggi.
Di qui, gli otto equipaggi ammessi a partecipare sono stati trainati nelle acque antistanti lo Strombolicchio, da dove poco prima delle sette è stato dato ufficialmente il segnale di via della gara
organizzata dalla cooperativa "Stromboli pesca società cooperativa" (pescatori professionisti di Stromboli) e dall'associazione "Stromboli Blu" (pescatori amatoriali di Stromboli).
Incitati da amici e curiosi che seguivano l'avvincente vogata da barche e gommoni, i regatatanti si sono quindi dati battaglia all'ultimo colpo di remo lungo un percorso di due miglia che hanno completato in circa venti minuti, con vento di maestrale ed onda formata che di certo non hanno reso più agevole il compito.
Primi a tagliare il traguardo a Scari sono stati quindi Marco Cincotta, Vincenzo Cincotta, Francesco Restuccia ed il timoniere Paolo
De Rosa, che a bordo di U zu Peppino di Giuseppe Utano detto Zumba hanno superato di appena dieci secondi lo stesso Giuseppe Utano ed i suoi compagni di barca Gaetano Cincotta, Gabriele Famularo ed il timoniere Francesco Utano detto Francone, a loro volta a bordo di Lo
Sparviero di Gaetano Cusolito. Terzo posto ed altri cinquanta secondi di distacco infine per Mario Cusolito, Loraine Cusolito, Antonio
Cincotta ed il timoniere Bartolo Cusolito, il più anziano dei concorrenti con i suoi settantacinque anni di età, che hanno gareggiato invece a bordo de Il Capitano di Domenico Cusolito.
Ai vincitori ed all'armatore, è spettato quindi l'onore di poter vedere apposto il proprio nome sulla base del trofeo challenge perpetuo realizzato con un'ascia dell'800 donata da Domenico Cusolito ed installata su un pezzo di tartana a sua volta regalo di Ahimèe Camoz, che sarà ora esposta presso il bar Amore Mio di Scari. Per i primi tre classificati, invece, gli organizzatori hanno previsto delle inedite medaglie in legno intarsiato realizzate per l'occasione da Chiara Metelli.
La vittoria più grande, del resto, è stata quella della comunità isolana, che nel segno stavolta dell'innovazione ha introdotto quest'anno per la prima volta un'innovazione nel format: una vivace festa popolare autofinanziata a base di grigliata di pesce fresco e dolci offerti a tutti che dalle otto di sera fino alle prime luci dell'alba ha dimostrato ai numerosi turisti presenti che Stromboli non è solo uno scoglio in mezzo al mare ma un luogo in cui divertirsi accolti dal calore di una grande famiglia che sa sempre ritrovarsi nel momento opportuno.
In chiusura, musica e balli sotto il vulcano con i brani interpretati da Nino Utano, Giorgio Trasardi ed Ottavia Figus e le note selezionate
dal dj strombolano Sebastiano Cannavò, in attesa di una prossima edizione ancora più corale e festosa.
Mare, voga e passione. Sono questi i punti di forza che hanno coinvolto in un crescendo di attesa e curiosità la comunità strombolana originaria e quella allargata dei turisti che domani, a partire dalle 18,si raduneranno sulla spiaggia di Scari per attendere l'arrivo della "Ricata" partita dalle acque antistanti lo Strombolicchio.
E'verso questa spiaggia infatti che si dirigeranno gli otto gozzi in legno appositamente realizzati dai partecipanti alla manifestazione organizzata quest'anno per la prima volta dalla cooperativa "Stromboli pesca società cooperativa" (pescatori professionisti di Stromboli) e dall'associazione "Stromboli Blu" (pescatori amatoriali di Stromboli) con l'intenzione dichiarata di regalare all'isola una festa popolare dal sapore dell'allegria e della voglia di ritrovarsi.
La regata vuole ricordare infatti la gara per la "presa della posta" che si svolgeva tra le cosiddette palamitare (a remi e/o a vela) quando andavano a prendere posizione per calare le reti e si svolge non a caso il giorno della festa di S. Bartolomeo, che cade appunto il 24 agosto.
Gli equipaggi, sette quelli confermati, saranno formati da quattro componenti, tre vogatori ed un timoniere, così disposti: un vogatore (con due remi) seduto a prua, due vogatori (con un remo l'uno), un timoniere a poppa (con un remo "all'antica", paledda). Il timoniere, stando al regolamento concordato, deve avere compiuto almeno 55 anni di età al momento della regata.
Le barche utilizzate sono gozzi tradizionali in legno, dotati di timone (inteso come paledda). Ogni equipaggio quindi ha presentato al Comitato tecnico di regata l'imbarcazione affinché fosse ammessa alla gara almeno tre giorni prima ed ogni equipaggio gareggerà invece con remi propri. Le imbarcazioni presentate saranno però assegnate attraverso sorteggio agli equipaggi immediatamente prima dell'inizio della regata dal pescatore più anziano presente al momento della regata.
Nel dettaglio, il gozzo sarà quello tipico strombolano con carene (lunghezza min 480 cm, max 580 cm) mentre i remi saranno diversi a seconda che si tratti della coppia di prua (lunghezza min 220 cm, max 280 cm) o dei singoli (330 - 410 cm).
La gara è di tipo amatoriale e non sono previsti premi in danaro bensì un challenge perpetuo alla cui base saranno incisi ogni anno i nomi dell'armatore e dei membri dell'equipaggio vincitore: una magnifica scultura realizzata con l' "ascia del mastro".
A seguire, ovvero verso l'ora del tramonto, organizzatori, partecipanti e semplici curiosi animeranno infine una grande festa sulla spiaggia con vino, musica e grigliata offerte dal comitato organizzatore, certo, ma anche dai tantissimi strombolani e non che ognuno a suo modo hanno voluto contribuire alla riuscita dell'iniziativa.
---Niente partenza dalle Eolie per centinaia di vacanzieri che ieri sera si sarebbero dovuti imbarcare sul traghetto della «Siremar» per raggiungere il porto di Napoli. La Laurana, la nave della società marittima, costruita nel 1992 e dal 2004 «in servizio» per la flotta, è rimasta all'improvviso ferma nel porto di Lipari, a causa di un'avaria non meglio specificata.
Un danno non marginale per tutti i turisti che avevano prenotato il rientro dal ponte pasquale e che, invece, sono stati costretti a trovare una sistemazione d'emergenza per la notte. La notizia ha suscitato la preoccupazione anche dei residenti che non possono raggiungere Napoli per le proprie necessità e soprattutto degli operatori del turismo, che attendevano l'arrivo, a bordo di questa stessa nave, dei vacanzieri del ponte del 25 aprile.
Il nuovo "turno" di turisti, infatti, sarebbe dovuto partire per le Isole Eolie questa sera da Napoli, con la stessa nave che per tutto l'anno fa su e giù solo due volte a settimana.