Cari amici lontani e vicini,
Scrivere, leggere, parlare, ascoltare, fotografare o filmare e vedere. E’ spesso giornalismo proprio o improprio, per se e per gli altri. Se è vero è senza mediazione, senza preparativi in corsa e meglio se di prima gittata come il cemento a presa rapida. Il vero giornalista non è mai un protagonista, ma un osservatore e un testimone. Principalmente è un cronista con o senza fonte pronto sempre a scrutare la vita quotidiana nel campo della cronaca, della politica, dell’economica, dello sport e dello spettacolo. L’importante è installare un processo produttivo dell’informazione. Il fatto per il fatto senza cadere nella trappola di preparare il pezzo in funzione di chi ha interesse ad apparire diversamente scemo. La libera invenzione del fatto non è giornalismo. E’ cattivo giornalismo. E’ il colesterolo dell’informazione. L’obiettività è la coscienziosità aderente alla realtà. Il giornalismo ha il ruolo di aumentare il patrimonio conoscitivo dei cittadini. In questo il lettore é fruitore naturale dell’informazione. Non come figura astratta ma con un viso reale ed identificabile perché è l’obbiettivo. Non un prodotto col quale arrivare ad altri fini, di orientamento politico o di convincimento commerciale.
Dal sole libero delle Eolie buon giornalismo col Notiziario delle Eolie.