I giudici del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, presidente Maria Celi, a latere Danilo Maffa e Fabio Gullotta, hanno condannato a sei anni e sei mesi di carcere Giacomo Sparaco, 35anni, originario di Palermo, sospettato di essere stato il basista e complice della banda che nel luglio 2008 rapinò la filiale della banca Antonveneta a Lipari, che frutto la somma di 390 mila.
Sparaco è stato condannato, inoltre, all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e al pagamento di 2mila euro di multa. Nel procedimento che ha giudicato nel complesso sette imputati, in precedenza erano stati condannati altri tre soggetti: Giovanni Battista Lo Nigro, che durante la rapina fece da "palo", Francesco Paolo Rubino, ritenuto la mente della banda e Sergio Giannone, con condanne dai quattro ai cinque anni e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Altre tre persone, accusate di favoreggiamento personale, sono state invece assolte: Ignazia Farina, Silvana Giannone e Benito Giannone, tutti residenti a Palermo.I tre erano accusati di favoreggiamento.
Secondo gli inquirenti le due donne e il terzo giovane che alloggiavano assieme ai tre rapinatori in un appartamento del "Residence Tre Palme" di Lipari, sarebbero stati a conoscenza della rapina. I giudici invece hanno optato per l'assoluzione. Il Monte Paschi di Siena, divenuto nel tempo il proprietario dell'Antonveneta, costituitosi parte civile con l'avvocato Ilaria Lena, dovrà essere risarcito con una penale di 35 mila euro. I quattro imputati sono stati difesi dagli avvocati Fabio Catania, Marianna Viola, Paolo Seminara e Calogero Vella.