di Omelia Fulco

Tribunale_TP_TpOggi

Accolta dal gup del Tribunale di Trapani la richiesta del sostituto procuratore Marco Verzera che chiedeva il rinvio a giudizio del presidente dell’Ustica Lines Vittorio Morace. L’accusa ipotizzata dalla Procura è quella di interruzione di pubblico servizio ed è stata derubricata da aggravata a semplice.

L’ipotesi di reato viene contestata in relazione alla sospensione dei collegamenti con le isole Egadi e con le Eolie attuata, dal 7 al 9 maggio dello scorso anno, dalla compagnia di navigazione in segno di protesta nei confronti della Regione per la mancata liquidazione delle relative spettanze. Un debito che rischiava di portare l’Ustica Lines sull’orlo del fallimento spiegò, in una conferenza stampa, lo stesso presidente Morace. La compagnia comunicò di aver anche avviato l’iter propedeutico al licenziamento dei dipendenti.

I collegamenti vennero riattivati nel giro di qualche giorno dopo un colloquio telefonico tra il presidente della Regione Crocetta e Vittorio Morace – che nel frattempo ha ceduto la guida della compagnia al figlio Ettore – seguito da un tavolo tecnico in cui si stabilì che la Regione – che aveva annunciato di voler annullare il bando sulla base del quale la compagnia di navigazione effettuava il servizio, perché riteneva i costi, stabiliti dagli stessi uffici regionali, sovrastimati, avrebbe erogato l’80 per cento di quanto dovuto.
Lo scorso 24 marzo il presidente Crocetta aveva partecipato, a Trapani, alla cerimonia di varo del “Gianni M.”, l’aliscafo più grande del mondo costruito nel cantiere HSC di proprietà dei Morace, spendendo parole di grande apprezzamento per l’attività imprenditoriale della compagnia.(trapanioggi.it)

IL COMUNICATO DI USTICA LINES
Con assoluto rispetto per la decisione del giudice, accogliamo, intanto, con favore la riqualificazione del reato ipotizzato a carico del comandante Vittorio Morace, perchè affronteremo un processo con un’accusa meno grave di quella inizialmente formulata”.

Così, attraverso le parole dell’avvocato Franco Campo, legale della società, l’Ustica Lines ha commentato la notizia del rinvio a giudizio di Vittorio Morace nei cui confronti la Procura della Repubblica di Trapani ha ipotizzato il reato di interruzione di pubblico servizio.

“Potremo dimostrare in giudizio – prosegue il legale – che il comandante Morace non ha commesso alcun reato poiché un imprenditore al quale l’amministrazione regionale ha, prima, negato il pagamento dei servizi già svolti per un intero anno e, poi, rifiutato la stipulazione dei contratti di appalto non si può considerare, comunque, obbligato a continuare a svolgere i servizi che gli erano stati affidati in via provvisoria”.
La vicenda si riferisce alla sospensione, dal 7 al 9 maggio 2015, dei collegamenti con le Egadi e le Eolie attuata dalla compagnia di navigazione in segno di protesta per le inadempienze del governo regionale sul pagamento delle spettanze dovute.

Cifre il cui mancato introito, come spiegò Vittorio Morace in una conferenza stampa, rischiavano di portare al fallimento la società a causa delle ingenti scoperture bancarie contratte per pagare fornitori e dipendenti per l’espletamento del servizio.

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