Vulcano - Erano stati accusati di di tentata violenza privata: l'ex sindaco Mariano Bruno, l'ex assessore Massimo D'Auria, l'ispettore della polizia municipale Beniamino Li Volsi e il commissario della Croce Rossa Grazia Costa sono stati prosciolti al tribunale di Barcellona dal gip Sara D'Addea. Erano stati denunciati da Giuseppe D'Angelo che aveva sostenuto "di essere stato pressato per ritirare un esposto contro la direzione della Cri per un incidente causato dall'ambulanza ai danni di un turista nell'agosto del 2010".
LA REAZIONE.
Gentile Direttore, nel Suo Giornale "come in altri", il giorno 8 del corrente mese, è stata pubblicata una notizia, nella quale si faceva riferimento alla mia persona. L'articolo recitava: "Vulcano, prosciolti in quattro", a tal proposito ad onor del vero, mi corre obbligo formulare due precisazioni, scusandomi anticipatamente per la tempistica, ma data l'importanza dei fatti raccontati era necessario il dovuto quanto cauto accertamento, da parte degli organi competenti: La prima è che il sottoscritto, non ha presentato alcuna Querela nei confronti delle persone prosciolte per problematiche legate ad eventuali incidenti causati dalla maldestra conduzione di Ambulanze, ma nella fattispecie, lo scrivente è stato più volte convocato ed ascoltato come testimone dell'accusa, in fase di indagine, in un procedimento aperto da terze persone, che nulla hanno a che fare con lo scrivente, nei confronti, di due dei quattro indagati menzionati "Li Volsi Beniamino Sergio e D'Auria Massimo" ed il procedimento,
per quanto è a mia conoscenza e senza voler entrare minimamente nel merito, è ancora in corso. Per quanto riguarda la sentenza di "assoluzione per violenza privata" il sottoscritto querelante non è MAI stato convocato, nè ascoltato, nè tantomeno informato dell'eventuale decorso del procedimento stesso, apprendendo soltanto dalla stampa, quello che è di fatto un diritto costituzionale, che, come tutti sanno e per ovvi motivi, risulta viziato nella forma, come eventualmente avranno modo di accertare gli organi Giudiziari a ciò preposti, per il rispetto dei diritti delle parti in causa e dell'operato del Giudice, che provvederanno, ritenendolo opportuno, ad aprire un'inchiesta sui fatti accaduti", in attesa del deposito delle motivazioni, della sentenza di proscioglimento. In Italia la presenza del Querelante, Testimone dinnanzi al Giudice è Obbligatoria, anche eventualmente con accompagnamento coatto da parte delle Forze dell'Ordine.
Giuseppe Alessandro D'Angelo.