Lipari - Il Giudice Ennio Fiocco del Tribunale di Barcellona P.G. (piemme Carlo Cigala), a conclusione di un processo durato ben otto anni, ha assolto il geometra Aldo Natoli, difeso dagli avvocati Salvatore Leone e Luca Zaia, dall’accusa di stalking, interruzione di pubblico servizio e diffamazione.
La vicenda risale agli 2010, 2011 e 2012 allorquando, a causa del malfunzionamento del contatore idrico di un proprio immobile (tutt’ora bloccato e non funzionante) il tecnico Natoli iniziò ad inviare una serie di missive e di richieste di accesso agli atti all’allora responsabile dell’ufficio Idrico del Comune di Lipari Alessandra Dal Zotto ed al dirigente-comandante della polizia municipale Stefano Blasco, senza ottenere i dovuti riscontri e, soprattutto, la risoluzione del disservizio.
Missive, richieste ed esposti che, a dire della Dal Zotto (costituitasi parte civile con l’assistenza dell’avvocato Alfio Ziino ), le avrebbero creato un grave disagio lavorativo, interessando anche la sua sfera personale. Le indagini furono avviate dal comandante Blasco, sentito anche come testimone nel corso del processo. Il Comune ha ritenuto di costituirsi parte civile nel procedimento con l’assistenza dell’avvocato Francesco Chillemi di Barcellona P.G.
SEZIONE DISTACCATA DEL TRIBUNALE DI LIPARI
Assolti perchè non si è raggiunta la prova della colpevolezza.
Sergio Russo, 38 anni e Stefano Russo, 64 anni, di Leni, sono stati difesi dall'avvocato Giuseppe Imbruglia.
La sentenza è stata pronunciata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Ennio Fiocco (piemme Carlo Cigala, assistente giudiziario Rita Villanti).
Secondo il capo d'imputazione "avrebbero ricevuto un telefonino pur sapendo che era di proveninza illecita. Il furto era stato denunciato ai carabinieri da Gaetano Oteri". La vicenda risale al 5 agosto 2014.
Non doversi procedere per il ripristino dei luoghi.
Nunzio Li Donni, 51 anni, di LIpari, è stato difeso dall'avvocato Gaetano Orto.
La sentenza è stata pronunciata alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Ennio Fiocco (piemme Carlo Cigala, assistente giudiziario Rita Villanti).
Secondo il capo d'imputazione "aveva collocato due vetrine nella sua boutique".
La vicenda risale al 18 giugno 2018.
Assolto per la tenuità del fatto.
Giovanni Ferrara, 81 anni, di Amalfi, è stato difeso dall'avvocato Claudio Rugolo.
La sentenza alla sezione distaccata del tribunale di Lipari è stata formulata dal giudice Ennio Fiocco (piemme Carlo Cigala, assistente giudiziario Rita Villanti).
Secondo il capo d'imputazione "avrebbe realizzato un corpo di fabbrica".
La vicenda risale al 30 aprile 2015. Entro 90 giorni le motivazioni della sentenza.
Emergenza covid, 10 nuovi posti letto al Papardo: Messina ora ne ha 297
Dieci nuovi posti letto covid per degenza ordinaria saranno attivi da lunedì 8 febbraio all'Ospedale Papardo: un nuovo importante risultato raggiunto grazie alla preziosa sinergia creata tra il commissario straordinario per l'emergenza covid Maria Grazia Furnari, l’Assessorato regionale alla Salute e i direttori delle strutture ospedaliere coinvolte. In queste ultime settimane i posti letto sono stati arricchiti in modo tempestivo per soddisfare al meglio le eventuali richieste dettate dalla pandemia: 93 erano già stati aggiunti tra Centro Neurolesi e Piemonte, per un totale di 287, ai quali si aggiungono questi nuovi dieci per una somma complessiva di 297 disponibilità.
Alla data del 5 febbraio (dati riferiti al giorno precedente) i posti occupati di degenza ordinaria, senza considerare quelli di terapia intensiva, erano al Policlinico 86 (su 95 disponibili), a Barcellona 19 (su 32), al Piemonte 11 (su 15), alla San Camillo 41 (su 42), alla Cappellani 23 (su 28), alla Opus 33 (su 40), al Papardo 25 (su 35 che ora diventeranno 45), dunque un totale di 49 posti letto liberi che da lunedì (salvo variazioni delle prossime ore) saranno 59.
Salina - Tre anni di reclusione ed € 1.000,00 di multa, oltre il pagamento delle spese processuali. Valerio Ristuccia, 55 anni, è stato difeso dall'avvocato Pietro Saccà. La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Barcellona dal giudice Ennio Fiocco (piemme Rita Lazzara).
Secondo il capo d'imputazione "al fine di trarne un ingiusto profitto acquistava o comunque riceveva un ingente quantitativo di materiale e strumenti per l'edilizia (analiticamente indicati nel verbale di sequestro redatto da personale in servizio presso la stazione carabinieri di Santa Marina Salina eseguito il 10/02/2010 alle ore 11.30), provento del reato di furto, in danno fra gli altri di Natoli Antonio e Zampetti Antonio".
Secondo l'accusa "appare conclamata la penale responsabilità del Ristuccia per il reato di ricettazione perché al fine di trarne un ingiusto profitto acquistava o comunque riceveva i beni (e cioè il martelletto elettrico marca “Hitachi”, con impugnatura verde, una motoserra elettrica EKS 1600. con impugnatura verde, nonché una matassa di treccia di rame di circa 100 mt.), provento del reato di furto in danno di Natoli Antonio (i primi due beni) e Zampetti Antonio (la matassa di rame), come da rispettivi verbali di riconoscimento e conseguente restituzione".
Lipari - Non doversi procedere per intervenuta prescrizione.
Nadia Bernardi, 46 anni, di Lipari, è stata difesa dall'avvocato Saro Venuto.
La sentenza alla sezione distaccata del tribunale di Lipari è stata formulata dal giudice Ennio Fiocco (piemme Carlo Cicala, assistente giudiziaria Rita Villanti).
Secondo il capo d'imputazione era accusata di falsa testimonianza.
La vicenda risale al 26 aprile 2012.
Vulcano - Non doversi procedere per remissione di querela. Valentina De Matteis, 37 anni, di Cavallino (Le). E' stata difesa dall'avvocato Simona Arasi. La sentenza è stata emessa al tribunale di Barcellona dal giudice Ennio Fiocco (piemme Carlo Cigala).
Secondo il campo d'imputazione "abusando della relazione di convivenza e coabitazione con un isolano, allorché nel mese di settembre dell'anno 2013 si allontanava dall'abitazione nella quale i due convivevano, a Milazzo e di proprietà del vulcanaro, per procurarsi un ingiusto profitto si appropriava di cose di proprietà dell'isolano delle quali aveva il possesso in quanto custodite all'interno dell'abitazione di convivenza e comunque ad essa relative, nella specie delle chiavi di
accesso all'abitazione e del telecomando dell'antifurto, nonché di altri oggetti (quali un anello d'oro, alcune pentole ed alcune valigie), come indicate nel telegramma inviatole in data 01/11/2013 e nella successiva lettera datata 17/01/2014 aventi ad oggetto altresì la richiesta di restituzione di detti oggetti, che non restituiva nonostante la specifica richiesta del titolare. La vicenda risale al mese di novembre 2013".
Lipari - Non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Emiliano Vitiello, 67 anni, di Ponza, è stato difeso dall'avvocato Rosa Ellena Alizzi. La sentenza al tribunale di Barcellona è stata emessa dal giudice Ennio Fiocco (piemme Rita Lazzara).
Secondo il capo d'imputazione "in qualità di comandante di una nave cisterna omettendo di dichiarare la presenza a bordo di una donna polacca, attestava il falso nella nota di informazione all'autorità marittima".
Il vice procuratore onorario Rita Lazzara aveva richiesto di non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Il difensore di fiducia dell'imputato Rosa Ellena Alizzi, aveva richiesto l'assoluzione. La vicenda accaduta a Lipari risale al 22 gennaio 2012. Entro 90 giorni saranno rese note le motivazioni della sentenza.
Lipari - Non doversi procedere per maturata prescrizione. Giovanna Mannino, 76 anni, di Catania, è stata difesa dall'avvocato Saro Venuto.
La sentenza alla sezione distaccata del tribunale di Lipari è stata formulata dal giudice Ennio Fiocco (piemme Carlo Cicala, assistente giudiziaria Rita Villanti).
Secondo il capo d'imputazione "aveva realizzato tre locali in muratura in zona sottoposta a vincolo paesaggistico".
La vicenda risale al 25 giugno 2014.
Non doversi procedere per maturata prescrizione. Domenico Giuseppe Mendolia, 41 anni, di Barcellona, è stato difeso dall'avvocato Marilena Lopes.
La sentenza è stata emessa alla sezione distaccata del tribunale di Lipari dal giudice Ennio Fiocco (piemme Carlo Cicala, assistente giudiziaria Rita Villanti).
Secondo il capo d'imputazione "con il peschereccio navigava oltre le 20 miglia al largo dell'isola di Filicudi".
La vicenda risale al 3 luglio 2014.