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Lipari – Sei dipendenti comunali (di cui tre già in pensione) si sono rivolti alla Corte d’Appello di Messina per ottenere oltre 400 mila euro per aver scelto la società “Condotte D’Acqua” di Roma per la realizzazione del porto turistico di Lipari. Sono il dirigente Francesco Subba, il capo area Carmelo Meduri, i già pensionati Stefania Salmieri, Lucio D’Ambra Franco Rando e l’ex comandante reggente della polizia municipale Nico Russo. Esattamente la somma è di 382 mila 460, 93 cosi’ ripartiti: Russo 77.636, 83; Salmieri, Subba, D’ambra, Meduri 62.209 euro cadauno e Rando 55.988.
Erano stati incaricati dalla giunta Bruno dell’epoca che poi insieme a Condotte costituì una società mista. L’amministrazione, con proprio atto deliberativo, aveva determinato il compenso spettante ai componenti la commissione per una cifra pari allo 0,10000% rispetto all’importo del dell’appalto-concorso fissato in 62 milioni 209 mila euro per realizzare circa 500 posti barca tra Pigntaro, Marina Lunga, Marina Corta e il porto commerciale di Sottomonastero. Il mega progetto – come si suol dire – per una serie di contestazioni che si scatenarono a livello ambientale e politico non andò poi in…porto.
E ora resta pendente questo contenzioso che potrebbe ulteriormente aggravare la situazione economica del palazzo di piazza Mazzini che rischia di saltare a causa dei continui debiti fuori bilancio (nell’ultimo consiglio ne sono stati approvati circa 500 mila euro). I dipendenti e gli ex, con l’avvocato Massimiliano Pantano presentarono un decreto ingiuntivo e con sentenza n.532 del 2020 non venne accolto al tribunale di Barcellona. E ora ricorrono in Corte d’Appello di Messina. La giunta Giorgianni è rappresentata dall’avvocato Francesco Ferlazzo Natoli. Stanziati altri 1500 euro.
Lipari, 6 dipendenti comunali richiedono alla giunta Giorgianni oltre 400 mila euro per aver scelto la società "Condotte D’Acqua" per realizzare il porto turistico. E ricorrono in Corte d'Appello
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