Vulcano – Tragedia a Vulcano, nelle Isole Eolie e domenica mattina tragica. Un giorno di vacanza si è trasformato in un dramma.
Un giovane sub siciliano. Giuseppe Giuliano, di Troina, è morto in mare. Aveva 35 anni. Lascia la moglie e una bambina piccola. Era un devoto di San Silvestro, come tanti suoi concittadini.
Lui e due suoi amici, con un potente gommone, erano partiti da Milazzo. Giunti a Vulcano, avevano deciso, approfittando della bella giornata di sole quasi estiva, di raggiungere il canale tra la stessa isola e Lipari per una battuta di pesca subacquea. Il trentacinquenne si era immerso.
Di solito in quel tratto di mare si scende dai 20 ai 30 metri, dopo un po' gli amici hanno iniziato a preoccuparsi perché non lo vedevano rientrare. E hanno iniziato la ricerca fin quando hanno visto il corpo di Giuseppe quasi in fin di vita galleggiare nel tratto di mare sotto un noto albergo di Vulcano.
Hanno tentato di issarlo a bordo, ma senza riuscirci. Prezioso è stato l'intervento di un pescatore che transitava con la sua barca: grazie al suo apporto sono riusciti a riportarlo sul gommone.
Gli amici hanno notato subito che le sue condizioni erano disperate e a tutta velocità oltre a dare l'allarme si sono diretti verso il porto di Levante, dove ad attenderlo c'erano la guardia medica e i volontari della Croce Rossa, che si sono adoperati in tutti i modi e per oltre mezz'ora hanno fatto di tutto per cercare di rianimarlo. Alla fine, però, hanno potuto fare altro che constatare l'avvenuto decesso.
La causa della morte potrebbe essere stata un malore. Difatti, il sub ha staccato la cintura con i pesi per potere tornare subito in superficie. Ma è stato tutto inutile. Appassionato di subacquea, Giuseppe Giuliano, assieme ai suoi amici, era un habitué delle Eolie. La settimana scorsa il gruppetto era stato a Stromboli, a pescare.
Nelle isole venivano spesso ed erano abbastanza conosciuti. Stavolta però la battuta di pesca è stata fatale. Sulla vicenda i carabinieri dell'isola eoliana hanno avviato le indagini e un fascicolo è stato inviato alla procura della Repubblica di Barcellona.
Il sostituto procuratore di turno esaminata l'informativa non ha autorizzato l'autopsia e domani la salma dello sfortunato giovane sarà trasferita a Troina tra il dolore dei familiari e lo sgomento degli amici.
Rassegna stampa. GDS.IT
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di Carolina Barnao*
Il sindaco Riccardo Gullo ancora una volta a Stromboli per condividere con la popolazione i due “Piani degli interventi” da sottoporre al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile relativamente all’Emergenza idrogeologica di Stromboli.
Il primo, già stilato, riguarda l’impiego della cifra di 1 milione di euro stanziata con l’ordinanza di Curcio del 20 settembre scorso e che comprende le prime misure urgenti, in parte già realizzate.
A tal proposito, il sindaco (nella sua funzione di Commissario delegato per l’emergenza) ha relazionato dettagliatamente indicando tutte le voci di spesa:
1. Soccorso e assistenza alla popolazione (€ 355.700)
2. Ripristino funzionalità dei servizi pubblici e attività di gestione dei rifiuti (€ 644.100)
Nel punto 1, oltre agli interventi già realizzati, sono state inserite: l’implementazione del sistema di allentamento acustico (nuove sirene) e l’installazione di 3 pluviometri (utili alla rilevazione in loco delle condizioni meteo) necessari all’implementazione del Piano di Emergenza Comunale per il rischio idrogeologico. Allo studio anche la possibilità di attivare un sistema di rilevazione delle polveri.
Soffermandosi sull’intervento di bonifica della Spiaggia Lunga (che rientra nel punto 2 del Piano), realizzato dal Consorzio Castalia per un importo dI € 260.000, Gullo ha chiarito che il grosso lavoro svolto non è da considerarsi totalmente risolutivo. Considerato lo storico problema della vecchia discarica, e la quantità enorme di rifiuti che nel corso degli anni, e non solo in conseguenza dell’alluvione, sono precipitati verso la spiaggia e il mare, è possibile che qualche residuo riemerga periodicamente. Per questo, la delicata condizione della spiaggia dovrà continuare a essere oggetto di attenzione e interventi.
In corso di studio, con la consulenza di diversi tecnici, anche il problema del contenimento della ex discarica: uno dei due valloni che scendono verso la spiaggia, infatti, è occupato da una quantità enorme di vetro che bisogna trovare il modo di rimuovere (impossibile farlo da monte, molto complicato e costoso farlo da valle). Questo intervento, che richiederà un investimento economico importante, sarà inserito nel secondo “Piano di Interventi” che sarà presentato al Dipartimento della Protezione Civile.
In questo secondo Piano di interventi rientrano:
- Consolidamento argini e aree ex discarica Spiaggia lunga (precedentemente esposto)
- Ristori alla popolazione
- Interventi sulla viabilità con il rifacimento di alcune strade
- Interventi sugli approdi (dragaggio sul lato attualmente non operativo del pontile di Scari, e valutazione di futuri interventi sul pontile di Fico Grande)
- Interventi strutturali dell’Autorità di bacino su tutti i 12 torrenti di Stromboli, di cui solo 4 attualmente scaricano a mare
- Interventi di manutenzione, restauro e rifacimento di diversi immobili: ex scuola, presidio Guardia Cosiera, ampliamento caserma dei carabinieri, foresteria del COA, adeguamento aree d’attesa e possibilità di farne una nuova in una zona individuata in località Piscità.
“Si tratta di opere importanti per l’isola” - ha detto Gullo - “non vogliamo che il vulcano si spenga, né possiamo pensare che non faccia la sua attività naturale, ma dobbiamo essere preparati per affrontare qualunque emergenza”.
Il consueto dibattito, successivo alla dettagliata esposizione del sindaco, è stato anche l’occasione per aggiornare la popolazione sull’attività condotta dall’Amministrazione per affrontare il problema dei tagli sull’assetto dei trasporti (che, tra l’altro, ha portato alla soppressione di una delle due corse della nave per Napoli). Il 26 ottobre scorso, infatti, tutti i sindaci delle isole minori siciliane si sono uniti e, in un incontro a Palermo, affiancati dalla Regione Sicilia, hanno incontrato in videoconferenza i rappresentanti del Ministero dei Trasporti per chiedere l’immediato ripristino dell’assetto precedente.
“Il problema dei trasporti non riguarda solo Stromboli o le Isole Eolie, ma tutte le isole siciliane. Attendiamo una risposta del Ministero - ha detto Gullo - ma se dovesse essere negativa, tutti i sindaci si mobiliteranno insieme ai loro abitanti per una grande manifestazione di protesta”.
*Delegata municipale
Lo Stromboli si prende una pausa, da arancione l’allerta torna giallo
Il dipartimento della Protezione civile ha disposto il passaggio di allerta per il vulcano Stromboli dal livello arancione a giallo. La decisione è stata adottata, d’intesa con il dipartimento della Protezione civile della Regione siciliana, alla luce delle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai centri di competenza che evidenziano l’abbassamento dei parametri di monitoraggio su valori medi. Il livello di allerta di Stromboli ritorna giallo dopo che, a seguito di una fase eruttiva con un flusso piroclastico dall’aerea craterica Nord iniziata il 9 ottobre scorso, era stato alzato ad arancione». E’ quanto si legge in una nota della Protezione civile.
“Il passaggio del livello di allerta è basato sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di competenza che per lo Stromboli sono l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Osservatorio Etneo, Osservatorio Vesuviano e Sezione di Palermo), il CNR-IREA e le Università di Firenze, Palermo, Pisa e Torino - prosegue la nota - Proseguiranno, come di consueto, le attività del sistema di monitoraggio del vulcano e il raccordo informativo tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile».
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