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ULTIMISSIME. Lipari - Un ragazzo residente è giunto da Malta dove era in vacanza ed è risultato positivo. Lo ha comunicato il sindaco Marco Giorgianni. E' già in quarantena insieme al gruppo di amici tutti postivi cui faceva parte. Avviate le verifiche sui possibili contatti. 

VIDEODICHIARAZIONE

Marco Giorgianni era in diretta

ASSEMBRAMENTI, CODACONS INVIA ISPETTORI

Lipari  «Invasione di turisti alle isole Eolie dove si registrano assembramenti intollerabili e molti villeggianti, specie i più giovani, non rispettano le norme sull'uso delle mascherine». Lo denuncia il Codacons, che ha inviato i propri ispettori. «La situazione più grave si registra nei porti in occasione delle partenze di aliscafi e traghetti, dove migliaia di persone (a Stromboli, Panarea, Lipari, ecc.) si accalcano sulle banchine creando pericolosi assembramenti - denuncia il Codacons - L'atmosfera di infuoca di notte a Lipari, dove le strade si trasformano in discoteche all’aperto di fronte ai locali che suonano musica dal vivo: qui centinaia di giovani ballano l’uno sull'altro senza rispettare le distanze minime e senza indossare le mascherine».

NOTIZIARIOEOLIE.IT

IL SINDACO MARCO GIORGIANNI "TUTTI I 68 TAMPONI SONO STATI NEGATIVI"

LA NOTA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Come anticipato dal Sindaco del Comune di Lipari Marco Giorgianni nella diretta su Facebook di questa mattina, si rende noto che hanno dato esito negativo tutti i tamponi effettuati sull’isola di Panarea nella notte tra il 19 e il 20 agosto 2020, effettuati a seguito dei casi di positività di due persone che subito prima di Ferragosto avevano soggiornato sull’isola e che già da diversi giorni hanno fatto rientro presso le proprie abituali abitazioni.

Dei due casi questa Amministrazione ha ricevuto comunicazione da parte dell’Azienda Sanitaria di Napoli, per tramite dell’ASP di Messina – Servizio Igiene – Distretto di Lipari, nella serata del 19 agosto, benché fossero circolate in merito, già nei giorni precedenti, notizie su più testate giornalistiche e siti di informazione: è evidente che per avviare qualunque tipo di azione fosse necessaria la comunicazione ufficiale da parte dell’azienda sanitaria competente all’ASP di Messina e che dunque né la stessa Azienda Sanitaria, tantomeno il Comune e le Forze dell’Ordine avrebbero potuto avviare le procedure previste dalla legge basandosi su notizie di stampa a seguito delle quali, tuttavia, erano state immediatamente richieste le opportune azioni di verifica e di sollecito alla Regione Siciliana e alla Azienda sanitaria in merito.

La nota ufficiale, anticipata per le vie brevi dal Commissario dell’Asp di Messina Dr. Carmelo Crisicelli al Sindaco Giorgianni, è stata ricevuta intorno alle ore 20:00, a seguito della quale l’Amministrazione Comunale, la Polizia Municipale e il Comando dei Carabinieri hanno immediatamente attivato tutte le azioni di coordinamento e sostegno all’USCA – Unità Speciale di Continuità Assistenziale di Lipari in particolare per contattare tutti coloro che avrebbero potuto avere contatti con i soggetti risultati positivi, così da completare i controlli in modo mirato ed efficace.

A seguito di ciò, sentita Sua Eccellenza il Prefetto di Messina e col supporto della Capitaneria di Porto di Lipari che ha messo a disposizione la motovedetta, appena qualche ora più tardi, è stata possibile l’effettuazione di quasi 70 tamponi: una massiccia azione di prevenzione e verifica, al pari di una vera e propria indagine epidemiologica se si considerano le piccole dimensioni dell’isola di Panarea, effettuata con determinazione e senza alcuna remora da parte del Sindaco e dalla Struttura Sanitaria locale per la tutela della salute e della sicurezza degli abitanti e dei turisti attualmente presenti e che ha coinvolto non solo il personale attività frequentate dalle due persone positive (alberghi, ristoranti, attività commerciali…) ma anche tutte quelle categorie lavorative a maggior contatto con il pubblico quali, a titolo esemplificativo, i tassisti, le forze dell’ordine, i medici di continuità assistenziale, indipendentemente dai due casi sopracitati, a fronte di cui l’esito negativo di tutti i tamponi effettuati, di cui è giunta notizia al Sindaco nelle prime ore di questa mattina, assume ancora più rilevanza per questo territorio.

Tuttavia, non si può che ritenere estremamente grave che la comunicazione da parte dell’Azienda Sanitaria di Napoli sia stata trasmessa alla Azienda sanitaria locale e, di conseguenza, alla Amministrazione del Comune di Lipari dopo ben due giorni dall’esito del risultato del tampone di una delle due persone risultate positive: un ritardo inspiegabile che avrebbe potuto avere dure conseguenze.

Come Amministrazione Comunale sentiamo invece il dovere di ringraziare i medici dell’USCA di Lipari, l’ASP di Messina, i Carabinieri della stazione di Lipari, la Capitaneria di Porto di Lipari e la Polizia Municipale per la prontezza con cui hanno effettuato le verifiche, l’impegno massimo e la rapidità con cui hanno espletato tutte le azioni previste e tutti i cittadini di Panarea che hanno collaborato allo svolgimento dell’indagine epidemiologica

L’Amministrazione Comunale

LA FEDERALBERGHI

Somministrati quasi 70 tamponi tutti con esito negativo a Panarea. È questo il risultato di una verifica condotta prontamente dall’Amministrazione Comunale, dalla Polizia Municipale e dal Comando dei Carabinieri, dalla Capitaneria di Porto, attraverso il coordinamento e sostegno all’USCA – Unità Speciale di Continuità Assistenziale di Lipari.

L’indagine era stata ritenuta necessaria a seguito della tardiva comunicazione (48 ore) dell’ASP di Napoli che aveva avuto modo di riscontrare la positività di due turisti passati da Panarea. Il tempestivo intervento da parte dei presidi locali hanno, infatti, permesso di scongiurare la messa in quarantena del personale delle strutture ricettive e degli altri operatori turistici che con questi erano entrati in contatto.

“Le isole minori e nell’occasione le Eolie si dimostrano luoghi particolarmente sicuri grazie anche alla reattività delle amministrazioni locali, delle forze dell'ordine e della popolazione locale. Per questo reiteriamo il nostro appello – ha sottolineato Christian Del Bono, presidente di Federalberghi isole minori della Sicilia – affinché si continuino a rispettare le regole: unico strumento a nostra disposizione per ridurre al minimo i rischi di contagio in presenza di persone contagiate dal Covid-19. Ringraziamo, infine, invitandoli a non abbassare la guardia, il sindaco Giorgianni e la sua amministrazione, le forze dell’ordine, l’USCA e l’ASP di Messina per il pronto ed efficace intervento.”

NOTIZIARIOEOLIE.IT

PANAREA - Tamponi a catena a Panarea nelle isole Eolie, dopo il caso della turista di Napoli risultata positiva con accertamento a Napoli dopo il rientro dalla vacanza. Il sindaco Marco Giorgianni che ha confermato questo caso, segnalato dall’Asp campana ha aggiunto che a Panarea è stato accertato un secondo caso di una turista messicana con tampone positivo rilevato dalla guardia medica. Lo stesso sindaco Giorgianni ha aggiunto che si è proceduto ad accertare tutte le persone che hanno avuto contatti sull’isola e con l’asp si è dato il via ai tamponi: complessivamente sono stati una sessantina. Il personale di tutti i locali pubblici e gli abitanti di alcune ville sono stati sottoposti al test anche con la collaborazione dei carabinieri e della polizia municipale.

Niente e' stato lasciato al caso dalle autorita' competenti. Alcuni non residenti si sarebbero rifiutati di sottoporsi al test e sarebbero stati fermati dai carabinieri. A Panarea il giorno dopo ferragosto, e' avvenuto il classico ricambio turistico e adesso si cerca di scoprire chi ha corso dei rischi, anche se pochi risultano avere l'applicazione "Immune". Un po' di paura si avverte nell'isola ancora affollata da vacanzieri con dimora e pendolari. E ora c’è grande preoccupazione per l’esito dei tamponi di massa che dovrebbe arrivare in giornata. Il sindaco Giorgianni ha anche detto che dopo l'esito dei tamponi si stabilirà che provvedimenti prendere.

IL COMMENTO

di Vania Vadalà

CASO COVID 19 A PANAREA:
MI CHIEDO QUANDO FINIRA' PER SEMPRE L'ARTE DELLA PROPAGANDA E SI UTILIZZERA' IL METODO DELLA TRASPARENZA ED IL DOVERE DELLA VERITA'.

IL PUNTO E VIRGOLA

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Così la bella Panarea, dopo Salina, diventa la seconda isola colpita da corona virus. Un vento gelido scorre sulla schiena dei turisti e degli isolani nell’apprendere che i casi di positività sono 2 e non collegabili fra loro. L’articolo del giornale “Il Mattino” di Napoli è stato preso troppo alla leggera. La notizia andava approfondita subito e velocemente. Il tempo perso adesso va recuperato anche scientificamente. Senza perdere la calma. Ora si è in trepida attesa per l'esito dei 60 tampone. L'auspicio è che siano tutti negativi per evitare ulteriori conseguenze negative per l'isola e per le Eolie.  Facile dire che il virus sarebbe sbarcato nell'Arcipelago. Questo virus è intelligente. Ha scelto l’isola più bella del Comune di Lipari.

-----Segregati in casa in attesa del tampone: col crescere dei contagi se i casi indice sono sottoposti al controllo in ragionevole arco di tempo, solitamente 24/72 ore, i tempi si allungano invece per i contatti stretti consegnati in isolamento domiciliare in attesa del prelievo nasofaringeo e dell’ esito dell’ esame. È quanto sta accadendo in casa Carbonelli D’ Angelo, nota famiglia di imprenditori del settore tessile a Napoli. «Mia figlia Greta – racconta il patron dell’ azienda Cosimo – era con me e la mia famiglia a Capri ed è partita il 12 per Panarea. È rientrata il 15 e mi ha riferito di accusare la perdita del gusto e dell’ olfatto, sintomi abbastanza chiaramente riconducibili al Covid per cui le ho detto di recarsi, come sintomatica, al Cotugno per una valutazione clinica e per un tampone». Erano i giorni in cui una parte dei test nasofaringei di competenza della Asl Napoli 1 venivano effettuati anche al Cotugno che poi, dal 16 agosto, ha dirottato gli accessi diretti al Frullone presso i truck mobili allestiti dalla Asl. «Mia figlia avrebbe dovuto raggiungermi a Capri, ma non l’ ho fatta partire. Le ho detto di restare a casa in isolamento come era corretto che si facesse e il 17 abbiamo avuto il risultato».

POSITIVA AL COVID Ora la giovane è in isolamento con un po’ di raffreddore. Sintomi blandi in una giovane 21enne sportiva e in ottima salute che non avrà difficoltà a superare il contagio. «Ci preoccupa di più l’ iter che spetta a noi familiari sopportare – aggiunge l’ imprenditore – in famiglia ci sono alcuni anziani, persone come me con stringenti impegni sociali e di lavoro ma ci è stato intimato di stare in isolamento e di attendere. Non sappiano però tempi e modi in cui sarà eseguito il tampone e tutto questo si tramuta in una prigionia che presta il fianco a più di una critica, sia sul piano della gestione clinica, perché se qualcuno fosse positivo potrebbe più precocemente iniziare un monitoraggio dei parametri vitali, sia sul piano psicologico e sociale. Ho centinaia di dipendenti a cui rendere conto che, se fossi positivo, dovrebbero a loro volta essere controllati. Allora mi chiedo: per quale motivo io non posso fare rapidamente un tampone in un punto mobile della Asl o con modalità simili a quanto avviene in altri paesi risolvendo la questione nell’ arco di 24 ore? Perché non posso accedere alla sede della Asl al pari di altre persone asintomatiche e a rischio per eseguire il test?

IL TAMPONE Cosimo Carbonelli D’ Angelo ha fatto richiesta del tampone il 17 ed è prenotato sulla piattaforma informatica che mette in collegamento medici di famiglia e distretti ma nessuna informazione certa gli è stata fornita riguardo ai tempi. «Si sono limitati a segnalarmi che ci sono molte richieste e che faranno del loro meglio. Il rischio è che ci vorranno 5 giorni minimo tra tampone ed esito contro 12 ore di altre regioni italiane e sicuramente di altri Paesi. La mia segnalazione va nel verso di dare un contributo per evitare il protrarsi di un corto circuito legale e sanitario e per rimarcare la dicotomia fra i proclami ufficiali e i disagi patiti dagli utenti soprattutto in vista di scenari in cui ci fossero nuove recrudescenze epidemiologiche.
Oggi le istituzioni applicano norme, con particolare riferimento agli asintomatici in isolamento obbligatorio, che espongono a maggiori rischi i cittadini, sia perché le lungaggini non favoriscono il tracciamento sia perché si arriva alla conoscenza della positività con ritardo rispetto a quanto si potrebbe e dovrebbe».

Dalla Asl avvertono che i tamponi sono prenotati e saranno eseguiti nel rispetto dell’ ordine cronologico viste le tantissime richieste. Oggi (ieri) sono stati eseguiti 600 tamponi e altrettanti nel programma di oggi in cui probabilmente rientreranno quelli prenotati due giorni prima e dunque anche D’ Angelo. «I contatti stretti di un positivo non possono recarsi a fare i tamponi – spiegano dal distretto della Asl – ma le regole di ingaggio prevedono siano le Usca a recarsi a domicilio in base alle linee guida nazionali. Il nostro personale è anche tornato, su base volontaria, dalle ferie per accelerare le procedure».(ilmattino.it)

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Il Covid sbarca a Panarea. A darne notizia oggi, sulle pagine di cronaca nazionale del quotidiano Il Mattino, è la giornalista Cristina Cennamo (nella foto) che ha raccolto diverse testimonianze di turisti presenti o in transito sull’isola. A quanto si evince, una turista spagnola di giovane età, forse ventenne, avrebbe manifestato il virus durante la sua perrmanenza sull’isola, poco prima di partire.

La giovane, che si è subito messa in isolamento, era in casa con quattro amici di Napoli, due dei quali sarebbero già risultati negativi al test. Sarebbe risultata invece positiva una ragazza napoletana appena rientrata da Panarea.

Intervistato da Cristina Cennamo, il sindaco di Lipari Marco Giorgianni ha dichiarato di non avere conferme ufficiali, ma intanto sull’isola è caccia al virus soprattutto tra i genitori dei ventenni habitué del by night isolano: già dopo aver appreso della malattia della ragazza, infatti, i suoi amici avrebbero continuato a frequentare locali e feste affollate, rischiando così di contagiare centinaia di ragazzi.

IL SINDACO GIORGIANNI "FATTE TUTTE LE VERIFICHE NON C'E' ALCUN CASO..."

LIPARI - "Alle Eolie non c'è alcun caso di covid19". Il sindaco Marco Giorgianni dopo le voci ricorrenti sulla ragazza di Napoli in vacanza a Panarea e rientrata nel capoluogo campano dove sarebbe stato accertato il "caso di contagio", "smentisce categoricamente la notizia".

"Ho fatto tutte le verifiche possibili e immaginabili - sottolinea - con le Asp di Messina e di Napoli ma delle nostre isole e in particolare di Panarea non risulta alcun caso positivo". Il sindaco Giorgianni ha anche aggiunto " che sono stati tanti i tamponi effettuati per varie motivazioni e tutti sono risultati negativi".

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