di Catello Pongolini
Alla Guardia Costiera di Lipari
E per conoscenza all’assessorato Ambiente ed Ecologia di Lipari
Per conoscenza vi comunico quanto segue: dall’inizio della scorsa primavera ho notato notevoli quantità di asfalto (manto stradale) di dimensioni notevoli spesso anche più di 10cm di spessore, specialmente sul litorale tra torrente calandra e la spiaggia di calandra. Già nelle mie prime nuotate a maggio ho potuto constatare che ne erano pieni anche i fondali.
Dopo lo sconcerto iniziale, pensando che la cosa fosse dovuta a fattori naturali, visto le mareggiate e di piccola entità, piano piano mi sono ripulito prima i fondali e poi la spiaggia, pulizia prolungatasi fino a piena estate, evitando che bagnanti e turisti potessero averne contatto. Rifiuti speciali che all’esposizione solare o in acqua avrebbero potuto rilasciare sostanze tossiche e nocive per la salute oltre che sconcio alla vista.
Materiale depositato poi, sul marciapiede vicino ad una palmetta, la dove ne erano stati lasciati e dimenticati tutta l’estate alcuni resti, dopo la bitumazione della strada. Nonostante tale intervento purtroppo mi accorgevo che il fenomeno era più ampio e di maggiore entità di quanto pensavo, specialmente dopo le mareggiate dell’ultimo mese, dove ho visto lo spuntare dalla spiaggia ancor più materiale e sempre più grande, ciò mi conferma che la cosa è di entità maggiore, più di quanto avevo a prima vista pensato. Spero in un vostro intervento di constatazione e di chiarimento di questa situazione.
Non sto a parlarvi di qualche semplice oggetto di plastica mischiato ai resti di una mareggiata e poi rimessa in spiaggia per pulire la strada (tra l’altro nemmeno accettabile) ma di rifiuti speciali nocivi e tossici per la salute sia per contatto, inalazione che per dissolvimento nelle acque. Spero che un vostro intervento sia di monito, in futuro, per lo svolgersi di alcune attività di pulizia in modo più consono e rispettoso .
Faccio presente altresì che proprio in quel tratto di spiaggia ho potuto notare rifiuti e scarti di diverse attività, non è certo una bel vedere. Il tutto sarà poi mischiato alla spiaggia per poi finire anche in acqua, come le foto dimostrano. Abbiamo l’onore di fregiarci del titolo di spiagge con BANDIERA BLU, ma dovremmo sentire, tutti, l’onere di tutelarle. Spiagge e acque che dovrebbero essere fonte di relax e benessere possono invece trasformarsi con gesti sconsiderati tossiche e nocive per la nostra salute ed a nostra insaputa. Spero sia di vostro interesse, aggiungo materiale fotografico.
IL VIDEO