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di Gaetano Orto Cristina Dante Raffaele Rifici Adolfo Sabatini Giorgia Santamaria*

In questi giorni circola un video risalente alla campagna elettorale in cui il sindaco Riccardo Gullo, durante un dibattito con gli altri candidati, arringava la folla con toni infuocati. Con indignazione, dichiarava che Lipari non aveva bisogno di una Casa di Comunità, ma di un ospedale efficiente, e che il vicesindaco avrebbe dovuto scrivere immediatamente all'ASP e alla Regione per ribadirlo. Parole forti, pronunciate con convinzione.

Oggi, due anni e mezzo dopo, assistiamo a una scena completamente diversa: il Sindaco Gullo è diventato il primo sostenitore della Casa di Comunità, dimenticando, o facendo finta di dimenticare, quanto urlava dai palchi elettorali. Un'incredibile capriola politica, l’ennesima giravolta a cui ormai ci stiamo tristemente abituando.

Non possiamo, però, esimerci dal porre una domanda semplice ma essenziale: cosa è cambiato, Sindaco?
Forse due anni e mezzo di governo hanno modificato le sue convinzioni? O forse la battaglia per l’ospedale era solo uno slogan elettorale?

La realtà è sotto gli occhi di tutti: l’ospedale è ridotto peggio di due anni fa, i servizi sono carenti, il personale insufficiente, i trasferimenti d’urgenza aumentano. E mentre il Sindaco ha provato a bypassare il Consiglio Comunale, che si era espresso negativamente sulla richiesta di deroga per la costruzione della Casa di Comunità, ricevendo un sonoro due di picche dalla Regione, i cittadini continuano a chiedersi dove sia finito quel paladino della sanità che, in campagna elettorale, diceva di non voler essere preso in giro.

La memoria sarà anche corta… ma le bugie hanno le gambe ancora più corte.

*Consiglieri Comunali d'opposizione

VIDEO

La replica di Rinascita Eoliana Riccardo Gullo sindaco

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𝐋𝐀 𝐍𝐔𝐎𝐕𝐀 𝐂𝐎𝐍𝐓𝐑𝐎𝐕𝐄𝐑𝐒𝐈𝐀 𝐋𝐈𝐏𝐀𝐑𝐈𝐓𝐀𝐍𝐀 𝐒𝐔𝐋𝐋𝐀 “𝐂𝐀𝐒𝐀 𝐃𝐈 𝐂𝐎𝐌𝐔𝐍𝐈𝐓𝐀'” - 𝐍𝐎𝐍 𝐏𝐈𝐔’ 𝐕𝐄𝐒𝐂𝐎𝐕𝐈 𝐍𝐄̀ 𝐏𝐀𝐏𝐈 𝐈𝐍 𝐒𝐂𝐄𝐍𝐀, 𝐌𝐀 𝐈 “𝐂𝐎𝐄𝐑𝐄𝐍𝐓𝐈 𝐃𝐄𝐋𝐋’𝐈𝐍𝐂𝐎𝐄𝐑𝐄𝐍𝐙𝐀”.
La costruzione di una Casa di Comunità nelle Isole Eolie ha acceso grandi dibattiti che nel Comune di Lipari assumono, come di consueto, particolare veemenza e sapori locali che si gustavo al mattino al bar già dal primo caffè.
Il metodo è ormai collaudato: opposizione in Consiglio Comunale, comunicati, dichiarazioni, contro-informazione, polemiche e registrazioni da festival del cortometraggio.
Insomma, per dirla alla buona, di tutto e di più, tanto che fare chiarezza richiederebbe molto tempo e tanti studi, come quelli che hanno fatto i soliti denigratori, ma ci tentiamo lo stesso provando a raccontarla così:

- Partiamo da un frammento di un discorso pubblico del Sindaco Gullo che, a maggio 2022, in campagna elettorale, incita amministratori del tempo 𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐭𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐚𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀ “𝐬𝐨𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐭𝐢𝐯𝐚” 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐎𝐬𝐩𝐞𝐝𝐚𝐥𝐞 che era stato destinato dal Decreto Razza (allora Assessore regionale alla salute) a diventare un pronto soccorso, smantellato di tutti i reparti.
In quella occasione il candidato Sindaco (“Chiddu da Salina”) si è spinto oltre, dicendo “non fatevi prendere in giro”; ed ecco che tale affermazione, pronunciata nel santuario della nobile politica locale, diventa blasfemia.
Va da sé che lo scandalo non poteva essere seppellito con l’evoluzione dei fatti e della situazione sanitaria nelle isole Eolie che, intanto, è progredita. I dogmi sono dogmi, e basta!
Ma lasciando i dogmi al loro eterno destino, noi proviamo, a modo nostro, a ragionarci su, se ai nostri oppositori “coerenti!” ciò non crea alcun fastidio, ponendoci un paio di domande:
- 𝐋’𝐨𝐬𝐩𝐞𝐝𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐋𝐢𝐩𝐚𝐫𝐢 𝐞̀ 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐚 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐩𝐫𝐨𝐧𝐭𝐨 𝐬𝐨𝐜𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐨, 𝐢𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐞 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐜𝐞𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐯𝐚𝐧𝐨 𝐛𝐮𝐨𝐧𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐮𝐚𝐥𝐢 “𝐜𝐨𝐞𝐫𝐞𝐧𝐭𝐢”, 𝐡𝐚 𝐚𝐯𝐮𝐭𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐥𝐞𝐧𝐭𝐚 𝐫𝐢𝐩𝐫𝐞𝐬𝐚 𝐞 𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢?

- La “Casa di Comunità”, allora proposta erroneamente come sostitutiva dell’Ospedale, è ancora considerata “alternativa” o, invece, è fondamentale per lo sviluppo dei servizi sanitari territoriali?
Basta dare risposta a queste domande, e non dimenticare cosa era nel momento di quel discorso pubblico l’Ospedale di Lipari, che l’incoerenza del Sindaco Gullo diventa azione di grande responsabilità e di coerenza istituzionale.
𝐈𝐧𝐟𝐚𝐭𝐭𝐢 𝐨𝐠𝐠𝐢, 𝐚 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝟑 𝐚𝐧𝐧𝐢, 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐬𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐢 𝐞 𝐂𝐨𝐦𝐢𝐭𝐚𝐭𝐢, 𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐨 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞, 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐧𝐞𝐟𝐚𝐬𝐭𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 di chiusura 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢 𝐞̀ 𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐚𝐭𝐚: 𝐥’𝐎𝐬𝐩𝐞𝐝𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐋𝐢𝐩𝐚𝐫𝐢 𝐞̀ 𝐮𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐩𝐨𝐜𝐡𝐢 𝐨𝐬𝐩𝐞𝐝𝐚𝐥𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐟𝐞𝐫𝐢𝐜𝐢 𝐬𝐚𝐥𝐯𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐢𝐥 𝐃𝐞𝐜𝐫𝐞𝐭𝐨 𝐁𝐚𝐥𝐝𝐮𝐳𝐳i, oggetto di cospicui investimenti.

Contemporaneamente, la costruzione di una “Casa di Comunità”, proprio mentre si lavora al rafforzamento del presidio ospedaliero, diventa una strategia di buon senso che ha l’unico scopo di innalzare il livello delle prestazioni sanitarie nel nostro territorio.
Noi un’incoerenza la vediamo, eccome! E’ l’ostinazione di non volere cogliere l’occasione che, con tutte le problematiche connesse, l’intera nazione ha afferrato al volo impegnandosi per realizzare le strutture; a meno che non si voglia sostituire la sanità pubblica con quella privata, come ci sembra di percepire in questa insensata e “incoerente” opposizione ad ogni logica, e alla stessa evoluzione dei fatti.

La contro replica di Gaetano Orto e company

di Gaetano Orto Cristina Dante Raffaele Rifici Adolfo Sabatini Giorgia Santamaria*

Menzogne o incompetenza? La farsa del sindaco Gullo...

Il Sindaco Gullo continua ad arrampicarsi sugli specchi con una serie di menzogne che sfiorano il ridicolo. Anzi, lo superano abbondantemente.
Gullo vaneggia di un fantomatico “Decreto Razza” – probabilmente il n. 22 dell’11/01/2019 di riordino della rete sanitaria regionale– che, a suo dire, avrebbe trasformato l’Ospedale di Lipari in un semplice pronto soccorso. Ora, vogliamo davvero credere che il Sindaco non abbia nemmeno letto il decreto in questione? Perché se così fosse, sarebbe un caso patologico di incompetenza.
 
E se invece lo ha letto e continua a mentire, allora siamo davanti a qualcosa di ancora più grave: una farsa politica bella e buona che ha solo l'intento di confondere i nostri cittadini.
Passiamo ai fatti, perché a differenza del Sindaco e delle sue chiacchere noi amiamo le cose concrete. Il suddetto decreto invocato da Gullo, a differenza di quanto sostenuto dallo stesso e dal suo partito di governo, collocava l’ospedale di Lipari tra quelli di zona disagiata, con 34 posti letto così suddivisi:
14 per medicina generale 6 per lungodegenza 6 per chirurgia 4 per riabilitazione 4 per pediatria
In aggiunta, il decreto prevedeva numerosi servizi sanitari, tra cui: Radiologia Laboratorio analisi
Pronto soccorso Servizio di Anestesia Emodialisi Ostetricia e Ginecologia
Direzione sanitaria di presidio
 
E questo sarebbe il decreto che ha trasformato l’ospedale in un semplice pronto soccorso? Ma davvero il Sindaco pensa che i cittadini abbiano l’anello al naso?
Invece di dire falsità perché il Sindaco non ha preteso in questi anni con azioni forti e fatti concreti la piena attuazione di quanto previsto?
Ma andiamo oltre. Se davvero il Decreto Razza avesse previsto la chiusura dell’ospedale, com’è possibile che dal 2019 al giugno 2022 – fino all’elezione di Gullo – l’ospedale sia rimasto perfettamente in funzione, COVID compreso? Non è forse la prova definitiva che il Sindaco sta raccontando fandonie?
 
La verità è che Gullo, dopo la colossale figuraccia sulla Casa di Comunità e le sue continue giravolte politiche, ora tenta disperatamente di riscrivere la storia a suo favore. Sta cercando di vendere ai cittadini la favola del "Sindaco salvatore", quello che avrebbe impedito la chiusura dell’ospedale. Peccato che sia tutto falso.
E mentre lui farnetica, la realtà sanitaria di Lipari è sotto gli occhi di tutti. Da quando è in carica, la situazione è precipitata:
Ortopedia? Scomparsa. Ginecologia? Smantellata, funziona a singhiozzo e senza un calendario decente. Pediatria? Un miraggio. Cardiologi? A intermittenza, la sera e nei festivi del tutto assenti. Radiologia? Tempi d’attesa dilatati fino a mesi, quando prima si ottenevano esami in pochi giorni, se non in giornata. Infermieri e OSS? Dimezzati. Servizi territoriali? Un caos senza precedenti, con direttive che vanno contro il decreto Balduzzi, impedendo agli specialisti di prestare consulenze per l’ospedale. E l’Amministrazione? Immobile.
 
Sindaco Gullo, ma lei dove vive? Su Marte? O pensa davvero che la gente non veda il disastro sanitario che ha lasciato esplodere sotto i suoi occhi?
Per chiudere il discorso una volta per tutte, pubblichiamo la tabella del Decreto Razza del 2019, che dimostra in modo inequivocabile che l’ospedale di Lipari non è mai stato trasformato in un semplice pronto soccorso.
 
L’unico vero rischio di chiusura dell’ospedale si ebbe nel 2011, sotto l’Assessore regionale alla Salute Massimo Russo del governo Lombardo. Allora, grazie alle proteste dei cittadini e di tutta la politica locale, maggioranza e minoranza, si riuscì ad impedire il disastro. E lei, caro Sindaco Gullo, dov'è era in quel periodo? Cosa ha fatto per difendere l’ospedale quando era Sindaco di Leni? La risposta è semplice: niente.
Oggi Gullo continua a fare ciò che gli riesce meglio: nulla, a parte inventarsi scuse e bugie sempre più imbarazzanti per coprire i suoi fallimenti. Ma stavolta la realtà lo ha travolto e il tempo delle scuse è ormai finito.
*Consiglieri Comunali

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