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Lipari - Il cimitero di Canneto, nel caldo mese d’agosto, ha ospitato Totò Schillaci che accompagnato da Tobia Scoglio ha portato un mazzo di fiori al suo indimenticabile mister.

Le parole che il goleador d’Italia ha dedicato davanti alla tomba di Franco Scoglio sono ancora oggi un testamento e un presagio che testimoniano l’ultima rete prima di appendere le scarpe al chiodo della vita.

L’eco degli appalusi da stadio, per chi era presente, è arrivato dal cielo e Totò con i suoi occhi magici nascosti dagli occhiali scuri, ha dato la sua ultima pallonata vellutata in attesa del fischio finale dell’arbitro con la giacchetta celeste.
Totò Schillaci: Campione fino all’ultimo dei suoi giorni.

Il video è stato diffuso dopo la sua morte. “Devo tuttu al mister – ha esclamato commosso – mi ha lanciato come calciatore. Quando spiegava gli schemi io non c’ero. E glielo ricordavano i miei compagni. Il mister rispondeva “non c’è bisogno, lui in campo è libero, deve fare solo i gol…”.

Si è scusato con gli ex compagni del “Grande Messina”, da Catalano a Caccia, per non essere stato a Lipari in occasione della grande festa organizzata dalla famiglia di Raffaele China con i figli Michele e Vincenzo, per ricordare il “Professore”, “ma non stavo bene…”.

Le sue parole adesso rimbombano, lasciando una scia di commozione anche tra i tanti fans eoliani. L’unica consolazione è l’incontro lassu’ con il suo mister “corri che sei piu’ forte di Pelè…”.

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Totò Schillaci, il centravanti italiano delle notti magiche ha ultimato la partita della vita a 59 anni. Sconfitto dopo i supplementari dal nemico del mondo.

A Lipari, qualche mese fa quasi come un arrivederci a presto, era stato al cimitero di Canneto a visitare la tomba del suo allenatore del cuore Franco Scoglio.

Nello stadio del paradiso parleranno, da veri siciliani, delle palle morte che tante gioie hanno dato agli amanti del calcio.

Ai familiari le condoglianze del Notiziario