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Alle Eolie non solo turisti ma anche tartarughe grandi e piccole, delfini - l’ultimo dei quali dopo essere stato liberato dalla rete ha ringraziato ripetutamente i diportisti saltando su e giu’ - e capodogli.

Da Milazzo a Vulcano ripreso dall’alto è stato avvistato un capodoglio di grandi dimensioni. E' stato immortalato mentre danzava nel mare e sbruffava.

Certo ci sono stati anche i casi di capodogli finiti nella rete da pesca e per liberarli si sono attivati i volontari di Filicudi Conservation insieme alla guardia costiera, quasi sempre con successo, così come anche per tartarughe e delfini.

In tutto il Mediterraneo sono solo 2500 esemplari ma alcuni di questi capodogli fanno visita in questi giorni alle Eolie dove ancora trovano un habitat marino ideale. 

Secondo il World Wide Fund for Nature i capodogli sono una specie in via di estinzione nel mar Mediterraneo, dove si stima che sopravvivano solo in 2.500 esemplari. Sebbene vengano spesso scambiati per balene i capodogli appartengono al gruppo degli odontoceti, cioè quei cetacei che, come orche e delfini, sono dotati di denti invece che di fanoni.

Possono raggiungere i 18 m di lunghezza per un peso anche di 45 tonnellate. La caratteristica tipica dei capodogli è la forma della testa, arrotondata e di grandi dimensioni. Al suo interno si trova una sostanza (lo spermaceti) dalla consistenza cerosa, utilizzata dal cetaceo per regolare il proprio assetto in immersione. In cima alla testa è presente lo sfiatatoio, attraverso cui l’animale respira quando riaffiora in superficie.

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