“Grazie al supporto del dipartimento di Protezione Civile – dicono - con un elicottero è stato effettuato il sopralluogo post-parossismo sul vulcano Stromboli da parte del nostro personale per verificare lo stato delle stazioni sommitali dei vari centri di competenza, per ripristinare la telecamera sommità Shl, nonché per pulire i pannelli solari per evitare l'interruzione della trasmissione dei segnali. Dal sopralluogo effettuato, la morfologia dei crateri risulta decisamente variata, la terrazza craterica che era parzialmente crollata, dopo l’esplosione parossistica non esiste praticamente più”.
“Alcune stazioni e pannelli solari – precisano ancora - risultano danneggiati da materiale balistico di ricaduta, ma i danneggiamenti sono stati molto limitati in quanto il materiale espulso dal vulcano risulta di quantità decisamente inferiore rispetto agli eventi del 2019”.
A Stromboli dopo che il cratere si è calmato è ripreso l’afflusso dei turisti soprattutto stranieri. Permangono comunque ancora le restrizioni decise da Ingv e Protezione civile e confermate con ordinanza dal sindaco Riccardo Gullo che non permette l’attracco dei vaporetti carichi di turisti giornalieri. Viaggiano regolarmente aliscafi e navi.
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