di Rosalba Basile
Direttore Buongiorno,
Solo una segnalazione se me lo consente perché ormai siamo stanchi della situazione che si è venuta a creare a Vulcano Gelso. E questo scritto è rivolto quel qualcuno residenti o vacanzieri così innamorati dell'isola...
Ormai hanno scambiato Gelso per una discarica a cielo aperto! Sulla provinciale belvedere di zona Portella dove si fermano pulman carichi di turisti e taxi per ammirare la costa Siciliana. Una discarica di vetro che impiegherà da 400 a 4000 anni per decomposizione e altro materiale di ogni genere. Ora pure 3 o 4 cucine economiche in una postazione di cassonetti zona Gelso.
Una continua discarica con materiale di ogni genere perfino...vergogna pubblica anche un gabinetto! Spettacolo per gli escursionisti. Già a Pasqua gli operatori avevano ripulito tutto. E l'altro ieri Santino Serrato e gli operatori sono scesi e con davvero tanta buona volontà hanno raccolto quello scempio inguardabile!..
Che qualcuno si faccia un esame di coscienza e la smetta di portare tutto a Gelso! Diversamente comunico che a partire da oggi 24 Aprile 2024 le situazioni inquinanti verranno segnalate agli uffici competenti...
Perché non ci volteremo più dell'altra parte!!! Esiste un numero verde per la raccolta del materiale.
Prima e dopo
Lipari, sul Corso arriva l'operatore ecologico su input del capo Tindaro Fonti...
Panarea, invece scoppia di rifiuti. La denuncia dell'isolano Pietro Taranto... VIDEO
La replica
di Gianni Iacolino*
ULTIME NOTIZIE Domani 25 aprile e 1 maggio su Lipari servizio dei rifiuti regolare, su Vulcano, Panarea e Stromboli cestini e spazzamento porto
---A farci ben caso, nella vita di ogni giorno, ci sono circostanze che si ripetono con costante frequenza. Spesso fastidiose e moleste, a volte banali ed inconcludenti ma puntuali.
Ma una circostanza che si ripete con sospetta regolarità, e che rifugge dal buon senso, è l’invio e la pubblicazione puntuale di foto di rifiuti nella strada in assenza di una pur minima spiegazione sulle cause che determinano quell’abbandono. Nella migliore delle ipotesi, si guarda il dito e non la luna.
Anche quando si è perfettamente a conoscenza della realtà di un territorio e dei suoi limiti strutturali, si fa in modo di screditare il supposto nemico di turno mostrando il trofeo del solito sacchetto.
Ma andiamo ai fatti. In questi giorni di avverse condizioni meteomarine, è da Panarea che arriva la foto, anzi il video dello “scandalo” dei rifiuti non raccolti, con l’intento evidente di trovare un responsabile che, guarda caso, non è mai quello indicato. Il cineoperatore contro chi si scaglia? Contro la nave che non raggiunge Panarea causa condizioni meteomarine avverse. E si arrabbia a tal punto da recarsi dai Carabinieri e di telefonare al suo avvocato, anche di domenica, perché “il suo avvocato gli risponde sempre”.
Faccio un invito a rileggere le pagine della Giara di Pirandello, che parlano di Don Lollò e del suo ossessivo dinamismo giudiziario: “sistematemi la mula” diventò l’oggetto di scherno nel paese; Don Lollò andava di continuo dall’avvocato che, stanco di riceverlo, gli aveva regalato un libricino del codice penale.
Prendo spunto da questo filmino appena pubblicato, visto che l’autore nel suo commento super eccitato non prende in considerazione volutamente le reali cause del disservizio, non riuscendo ad andare oltre all’invettiva di cui è capace chiunque sappia aprire bocca.
Sono invettive da respingere con fermezza, quando a pronunciarle non è un marziano caduto dal cielo su quell’isola, ma è proprio un residente storico del posto, che sa perfettamente le cause del disservizio cronico e che “stranamente” finge di non conoscere. Omettere l’assenza sull’isola di un’area di trasferenza (di raccolta dei rifiuti) che ti permetta di tamponare, vuol dire essere in perfetta malafede.
Abbiamo fatto i necessari sopralluoghi per una soluzione definitiva di un atavico problema, anche con la stipula di contratti più adeguati e che prevedano anche la disponibilità di una seconda nave di emergenza. Si sta procedendo da parte dei nostri uffici ad affidare la progettazione esecutiva per la realizzazione di CCR (Centro Comunale di Raccolta) nell’isola di Panarea, con i fondi del PNRR isole verdi, un insieme di iniziative che richiedono i loro tempi e che daranno una svolta definitiva.
Un cambio di passo a breve, qualche settimana ancora, lo avremo su Vulcano (altra isola con molte criticità) al momento della consegna imminente del centro di trasferenza, in passato ripetutamente chiuso dai NAS e, da oggi, adeguato alle norme.
Anche l’isola di Stromboli da tempo presenta criticità importanti nel settore dei rifiuti, sempre per l’assenza di un’adeguata area di stoccaggio. Dati gli incarichi, mentre i lavori erano in corso, un’area del cantiere del CCR di Stromboli è stata sottoposta a sequestro dalla magistratura per accertamenti, dopo il sospetto della presenza di inquinanti in loco.
Attendiamo gli esiti, sperando in tempi celeri, per affrontare un’estate meno sofferta della precedente.
Il massimo impegno, quindi, per trovare soluzioni a problemi antichi.
Le isole di Alicudi e Filicudi non presentano le criticità delle altre ma, anche loro, necessitano di una serie di opere di adeguamento, già all’attenzione dei nostri tecnici.
Le difficoltà che si incontreranno su Panarea saranno tante, e tutte legate alle peculiarità dell’isola, alla viabilità, agli approdi, agli orari di raccolta e trasbordo, al tipo di naviglio, ed altro ancora.
Inoltre, le procedure numerose non sono per niente rapide, richiedendo tempi abbastanza lunghi.
Si è già avviato un percorso che troverà spazio anche nella stesura del PUG e del Piano dei Porti.
E’ normale, umano, provare disgusto e rabbia nel vedere rifiuti abbandonati, ma chiedersi le ragioni e, per noi isolani, fare un sincero esame di coscienza, non sarebbe vano.
Gridare alla luna sarà certamente più facile anziché ragionare, ma sarà del tutto insensato e inutile.
*Assessore
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