Lipari, il cav Felice D'Ambra e il commenda Vittorio Restuccia con mogli: il ritorno dei nativi "figli di quest'isola" dimenticati e continuano a pagare sui mezzi di collegamento come...turisti.
PER I PENDOLARI CHE LAVORANO NELLE ISOLE DI SICILIA LA REGIONE NON HA PIU' QUATTRINI E DA LUNEDì DOPVRANNO PAGARE IL BIGLIETTO. IL SERVIZIO DEL TG3 SICILIA
VIDEO
di Luca Giuffrè
Egregio Direttore,
trovo davvero singolare che tra tutti i “pianti greci” delle ultime settimane, provenienti da ogni angolo dello stivale e perlopiù attinenti alle vicissitudini politiche del paese, non vi sia traccia della nemmeno troppo recente ed ennesima beffa a danno degli eoliani residenti e nativi, perpetrata nel loro più totale silenzio.
Mi riferisco, nello specifico, al curioso benefit dei biglietti gratuiti ai pendolari che prestano servizio negli enti pubblici siti alle Eolie. Pongo due domande retoriche: a qualcuno di voi che legge, risulta forse che i lavoratori pubblici pendolari da Milazzo a Messina usufruiscano gratuitamente di bus o treni? Oppure che i lavoratori pubblici pendolari da Messina verso i paesi della zona ionica abbiano il privilegio dei mezzi pubblici gratuiti? Qualcuno obietterà: “ma se non si facesse così, alle isole non verrebbe nessuno a lavorare!”
Chi afferma ciò mente sapendo di mentire, poiché quasi tutti quelli che vengono a lavorare alle isole godono di benefici accessori, ad esempio i docenti di ruolo ottengono il punteggio annuale doppio rispetto a quelli che insegnano a terraferma e ne ho conosciuto più d’uno che ha appositamente scelto il trasferimento di cattedra alle Eolie proprio per tale motivazione. E nessuno dica che lavorare nelle forze dell’ordine alle Eolie sia come farlo a Gela, Castelvetrano o simili. Perché non c’è proprio paragone tra lavorare qui oppure farlo in posti ad alto rischio, nei quali uscire di pattuglia potrebbe significare la possibilità di imbattersi in personaggi “difficili” oppure in circostanze di notevole pericolosità. Per le categorie di cui sopra, un biglietto parificato nel costo a quello dei residenti sarebbe stato sicuramente più equo ed onesto.
Non si comprende il motivo, a questo punto, per il quale chi viva alle isole e sia dunque costretto ad usare i mezzi marittimi per andare a terraferma all’Università, in Tribunale, all’Agenzia delle Entrate o nei vari ospedali debba pagare e chi, invece, venga qui per guadagnare del denaro possa farlo completamente gratis! Il picco dello sdegno sale ulteriormente a fronte della recente maggiorazione del 20% sulle tariffe dei traghetti, ovviamente sempre sul groppone dei soli residenti e nativi, poiché i pendolari di solito non utilizzano le navi.
Un povero residente (pagante!) non riesce nemmeno a procurarsi agevolmente un biglietto su alcune corse (come quella in partenza alle ore 7.00 da Milazzo per Lipari il lunedì mattina) perché tale corsa viene monopolizzata per intero dal “popolo” non pagante. Esattamente come successo al sottoscritto più di una volta. Complimenti! Si lascia a terra chi paga e deve rientrare a casa per dare priorità di imbarco ai “gratuiti”! Qualcuno provi a prenotare una corsa, diciamo il venerdi per il successivo lunedì mattina alle 7 da Milazzo: se ci riesce mi alzerò in piedi per applaudirlo!
Sempre qualcuno dirà: “eh, ma i loro biglietti gratuiti sono pagati con fondi regionali, mica coi tuoi!”. Perché, io non pago forse le tasse e quindi indirettamente quei biglietti gratuiti non sono anche a carico mio? Insomma, mai una volta che gli abitanti delle isole (disagiati dalla nascita e per la loro intera esistenza) vengano avvantaggiati in qualcosa, ogni modifica viene sempre fatta in maniera peggiorativa per loro. Tempo addietro la gente portava la residenza alle Eolie per viaggiare con lo sconto, adesso il paradosso: conviene trasferire la residenza fuori per viaggiare gratis! Ma che paese è?
Le reazioni nel web
Giovanna Ristuccia Che barba sempre la solita storia. Gente che viene una volta l'anno o ogni 10 anni che paghino pure il ticket ingresso, anzi è un contributo alla loro isola e di certo non diventano poveri per un biglietto di aliscafo.
Stefano Imbruglia Non è una questione di soldi, i 5 euro di ticket possiamo permetterceli tutti. E' una questione di principio: pagare 5 euro per entrare a casa propria (per chi vive fuori le isole sono casa propria) è, a mio avviso, indecente. Ti giro la domanda: quanti soldi incassa il comune di Lipari con i nostri ticket? potrebbe il comune di Lipari fare a meno di qualche centinaio di euro incassati dai nostri contributi?
AntoAle Buscema Imbruglia Effettivamente, e' assurdo che chi è nato nell'isola debba venire ogni 10 anni e pagare il biglietto residente. Io farei una legge che il nativo/a delle isole ha l'obbligo (se vuole il biglietto residente) di tornare almeno una volta all'anno così contribuisce alla sua povera isola che in certe circostanze l'ha costretto ad andarsene da casa per motivi di lavoro o per altri.
Giovanna Ristuccia Paga e zitto
Francesco Subba I nativi sono esentati dal pagamento del contributo di sbarco, unitamente ai componenti del proprio nucleo familiare, quindi da parte del Comune di Lipari pieno rispetto di tale condizione. Sono altresi' esentati i proprietari di casa che pagano l'IMU nel comune e altre categorie di seguito riportate nella foto...
Deborah Ruggiero Ma allora di cosa si lamentano???
Francesco Subba Credo che alcuni chiedano di pagare il biglietto come i residenti, questione che non attiene a competenze del Comune.
Girolamo Casali Dott. Subba, perchè questo che Lei ha scritto, non lo sa NESSUNO?? Perchè non lo scrivete UFFICIALMENTE?? Specialmente alla agenzia di Milazzo?? Grazie! Buona Pasqua.
Francesco Subba Esiste un regolamento del tributo pubblicato sul sito del Comune e lo stesso contempla le modalità per avvalersi dell'esenzione. Lo trovate nella sezione statuti e regolamenti. La domanda va presentata per tempo e prima di trovarsi in agenzia a Milazzo. Purtroppo a volte non conosciamo circostanze che potrebbero essere utili, per esempio credo che non molti sappiano che chi si reca a Roma per visite mediche è esentato dal pagamento dell'imposta di soggiorno, unitamente all'accompagnatore (a me lo disse un receptionist e da allora ho fatto attenzione..), non tutti gli eoliani residenti sanno che sono esentati dal pagamento dell'imposta di soggiorno nel Comune di Milazzo (Lipari ha esentato i residenti a Milazzo dal Contributo di sbarco e Millazzo ha esentato i residenti nelle Eolie dalla loro imposta di soggiorno).
Girolamo Casali Grazie per le belle informazioni! Ma come Lei sa, non vivo a Lipari, e non tutto quello che ha scritto arriva fino a noi e i liparesi sparsi per il mondo! Sono cose che leggo per la prima volta! Forse sarebbe meglio, che queste utili informazioni, verrebbero scritte sul Notiziario, per potere informare meglio noi emigranti... cos' non si parlerebbe male, del Comune di Lipari! La ringrazio di vero cuore!
Memi De Luca Inoltre il nulla osta del comune con l'esenzione della tassa di sbarco, va presentato "agli aliscafi" in anticipo perchè ti registrino fra gli esenti
Fausto Mandarano Basta presentarsi alla biglietteria con documento che dimostri la Natività.
Ora giusto che ogni persona deve leggere tutti i regolamenti prima di mettersi in viaggio ma è altrettanto giusto esporre presso le biglietterie tale delibera. Poi addentrandoci nel tema ritengo sia un estorsione pagare la tassa di sbarco visto il pagamento della tassa di soggiorno almeno per i turisti. Dicasi altrettanto per la tassa sui bagagli.
Giansanto Lo Giusto I turisti pagano la tassa di sbarco e basta...non pagano la tassa di soggiorno!...il sovrapprezzo per i bagagli oltre certe dimensioni non è una tassa, ma un costo maggiore del biglietto perchè comunque occupano uno spazio in più del bagaglio standard
Stefano Imbruglia Peccato che per evadere la richiesta ci vogliano mesi...in più bisogna rinnovare la richiesta ogni anno, come se il mio luogo di nascita potesse subire una variazione
Francesco Subba In effetti il rinnovo ogni anno per i nativi appare superfluo...
Donazioni, dai genitori ai figli niente tasse Come cambiano le regole: tutte le risposte