Lipari - La nuova ordinanza del sindaco Riccardo Gullo per la regolamentazione degli orari pubblici degli esercizi e per i trattenimenti musicali e danzanti è contestata in quasi tutte le isole delle Eolie e la protesta parte da Stromboli dove isolani e vacanzieri hanno anche inscenato un corteo con cartelli per manifestare il loro dissenso sui nuovi orari non condivisi, considerato che nelle isole c'è anche una "vita notturna".
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Cosa prevede l'ordinanza.
Dal 1 al 31 Agosto 2023 la chiusura entro le ore 02:00 del giorno seguente e l’apertura non prima delle ore 06:00 degli esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, anche congiuntamente ad ulteriori attività commerciali e servizi autorizzati, con esclusione delle discoteche, sale da ballo ed attività similari, operanti sul territorio comunale;
Nel periodo compreso tra il 01 e il 30 luglio 2023 (salvo eventuali provvedimenti emergenziali adottati da Autorità Statale e Regionali in materia di Covid):
Nei giorni di venerdì, sabato, domenica e prefestivi dalle ore 20:00 alle ore 01:00 del giorno successivo;
- Nel periodo compreso tra il 31 luglio ed il 03 settembre 2023(salvo eventuali provvedimenti emergenziali adottati da Autorità Statale e Regionali in materia di Covid):
Tutti i giorni, con esclusione dei giorni di lunedì e martedì, dalle ore 20:00 alle ore 01:00 del giorno successivo, E’ consentita l’attività di intrattenimenti musicali (musica di ascolto) non rientranti nella casistica del pubblico spettacolo senza l’ausilio di impianti elettroacustici di amplificazione e di diffusione alle sorgenti sonore.
E’ consentita la diffusione musicale soltanto all’interno dei locali con l’ausilio di strumenti elettrici/elettronici ed amplificatori, senza dare luogo ad emissioni sonore avvertibili dall’esterno, mediante l’installazione sugli apparecchi di diffusione sonora di limitatori acustici non manomissibili, atti ad impedire il superamento dei limiti di rumorosità stabiliti dalle norme vigenti.
Per le attività di pubblico spettacolo, trattenimento e svago, consistenti in: Sale da ballo, Discoteche e attività similari con annessa attività di somministrazione di alimenti e bevande, di cui alla nota Cat. 10/B2023 – DIV P.A.S. del 23.05.2023 della Questura di Messina – Divisione Polizia Amm.va e Sociale – Ufficio Licenze, assunta al protocollo dell’Ente al n. 18061 del 23.05.2023, disciplina i seguenti orari:
Fascia oraria massima consentita dalle ore 21,00 alle ore 02:30 del giorno seguente, con ammessa la tolleranza di 30 minuti per adoperarsi, sotto la propria vigilanza, nel far defluire gli avventori dal locale, permanendo in capo ai gestori, l’obbligo di evitare e di impedire che durante il deflusso, nelle immediate vicinanze del locale, si formino assembramenti stanziali, causa di disordini/schiamazzi, disturbo alla quiete pubblica e al riposo delle persone, chiedendo, quando le condizioni di sicurezza per l’incolumità pubblica siano turbate, compreso l’insorgenza di disordini alla quiete ed ordinato e pacifico svolgersi delle attività umane, l’intervento delle Forze dell’Ordine.
LE REAZIONI NEL WEB
di Luis Mazza
Ho un presentimento, e non sono ironico: tutti questi post, video e foto di Lipari deserta e silenziosa la sera, flagellata dalle ordinanze anti movida, e poi foto doppie a mo' di "trova la differenza": Milazzo piena di gente che si diverte, e Lipari un mortorio; e poi: state ammazzando il turismo, i nostri figli torneranno a prendere la zappa a causa vostra; poi: ci vorrebbe un aeroporto; un avioporto risolverebbe la situazione, eccetera, tutto questo, dicevo, potrebbe davvero fare bene al turismo a Lipari!
Seriamente, non sono ironico, questa é la migliore promozione per Lipari. Non c'è l'aeroporto, si va a dormire presto, non si sente musica brutta fin nelle campagne e in mezzo al mare; si può camminare a piedi nei sentieri e nella zona pedonale, si possono guardare le stelle di notte, un film all'aperto, andare a teatro, seguire un festival di arte e letteratura, dopo un tuffo assistere alla presentazione di un libro, visitare uno dei musei più fighi del Mediterraneo, organizzare un'escursione o un'immersione, visitare aziende agricole e vitivinicole, mangiare frutti che solo i vecchi coltivano ancora, andare a nuotare in anfratti selvaggi dell'isola, perdersi su una falesia.! E nient'altro. In effetti non c'è nient'altro da fare. Penso che funzionerebbe, continuate!
Io detesto la spocchia con cui si finge di voler fare turismo selezionato allontanando i giovanissimi e la massa, perché è classista, e perché l'unica scelta attuata per fingere di volere un turismo selezionato é quella di alzare i prezzi. Ma questa cosa non seleziona un bel niente, semplicemente favorisce i benestanti, che comunque vi lasciano i bar vuoti e fanno i turisti ma odiano i turisti.
Però Lipari ha la fortuna di essere sfuggita alla turistificazione di massa: ci ha provato a diventare Rimini, ma non c'è riuscita. Ha provato a diventare una città in mezzo al mare, e pure in questo non c'è riuscita (io ci vivrei anche per il solo fatto che in questo comune non esistono semafori!). Io penso che questa presunta arretratezza attragga, e non respinga.
I cali di flussi sono fisiologici: successe dopo il boom della Primavera Araba, sta succedendo dopo il boom della pandemia.
Poi si può e deve riflettere sui costi, trasporti in primis; di una seria progammazione culturale, degli spostamenti nelle e tra le isole.
Ma intanto, continuiamo a raccontare questo mortorio: è davvero la migliore narrazione possibile.
di Adolfo Sabatini
"È vietata la presenza di apposite strutture o attrezzature per l'esecuzione del ballare ancorché spontaneo degli astanti, l'accompagnamento della musica attraverso la battuta delle mani o del canto da parte degli avventori. È vietato l'incitamento del dj o del cantante alla partecipazione attiva con canto, ballo. È vietato in ogni caso il karaoke e l'utilizzo di strumenti a percussione".
Non sono i dieci comandamenti. Sono molti di meno. Eppure questi limiti previsti dell'ordinanza del sindaco sui "trattenimenti musicali e danzanti" [n.29 del 22 giugno 2023] ingabbiano la vita dell'isola, la dimensione umana, sociale e creativa di Stromboli, delle persone che la vivono ogni giorno dell'anno, e le emozioni di chi la sceglie per scoprire bellezza e cultura. Sembrano leggi di un incubo del futuro, ma Stromboli non lo è e non lo vuole diventare. Stromboli è storicamente un'oasi di chi desidera convivenza e conoscenza.
Non è il regno di fantascienza di un imperatore onnipotente e non è una proprietà privata. Stromboli è dei suoi cittadini, degli operatori culturali, dei visitatori, dei bambini, degli artisti internazionali, degli addetti ai lavori. Degli amanti della musica e del ballo. Che con queste norme sono messi all'angolo, come pericolosi delinquenti da tenere d'occhio e punire. Nonostante negli ultimi anni una squadra sempre più numerosa di organizzatori creativi abbia investito energie sul territorio proprio attraverso percorsi e contenuti di danza, musica, teatro, illustrazioni, laboratori per adulti e per bambini.
Qual è la visione di Stromboli da parte delle sue istituzioni?
Qual è il futuro dell'isola?
Qual è il futuro degli abitanti e degli operatori?
Qual è la proposta culturale di questa giunta?
Stromboli è ancora un'isola di natura e cultura o è l'isola dell'eterno riposo?
Nb il geom Sabatini precisa che ha rilanciato una nota di Facebook
RASSEGNA STAMPA GDS.IT
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